Arriva l'ora del "back to school": prendete ripetizioni (a pagamento!)
 

Con il prossimo venerdì, si aprirà l’ultimo quadrimestre del 2023. Fino a questo momento, l’anno ha lasciato in sospeso tutti i giudizi, e lasciato la gran parte degli investitori con il fiato sospeso.

Tutto questo lo abbiamo visto tutti nel mese di agosto che va a chiudersi.

Noi di Recce’d abbiamo scelto, per questo Post di fine agosto, di concentrare la nostra attenzione su quello che, senza dubbio, è stato fino ad oggi il fatto di maggiore significato dei primi otto mesi dell’anno.

Il fatto più significativo dei primi otto mesi del 2023 NON è ovviamente quello di cui scrive questa immagine sopra.

E tuttavia, anche a proposito del tema a cui si accenna nella nostra prima immagine, come pure su molti altri temi, nel corso del mese di agosto 2023, Recce’ ha:

  1. prodotto ogni giorno l’aggiornamento della pagina MERCATI del sito

  2. prodotto quotidianamente un numero superiore alla media di nuovi contributi INFORMATIVI attraverso la pagina TWIT - TWOO del sito

  3. prodotto con regolarità nuovi aggiornamenti per la pagina NEL MOTORE DELLA PERFORMANCE che è dedicata alle scelte operative per i portafogli titoli

  4. per i propri Clienti, in esclusiva, prodotto aggiornamenti puntuali ed approfonditi delle analisi

  5. che sono stati poi quotidianamente inviati al Cliente attraverso The Morning Brief

  6. insieme con le necessarie indicazioni che traduco o tradurranno poi il lavoro di analisi in operatività sui portafogli modello

In aggiunta, i nostri Clienti hanno ricevuto, il 19 agosto 2023, una nuovissima Lettera al Cliente, tutta dedicata all’operatività ed alla performance dei portafogli modello.

Per Recce’d è stato possibile produrre tutto questo output in tempo reale grazie ad:

  • un metodo di lavoro consolidato e testato sul campo

  • un database articolato e sperimentato

  • una struttura pronta a reagire in ogni momento

  • un bagaglio adeguato di conoscenze

  • l’eperienza maturata attraverso decenni

  • un modello proprietario di valutazione di tutti gli asset finanziari che rientrano nel nostro universo investibile.

Nessun operatore italiano, che agisca nel settore dei “servizi che riguardano la gestione del risparmio”, ha fatto altrettanto.

Non in termini di quantità.

Ancora meno in termini di qualità

E sicuramente non in termini di risultati, come viene documentato nella nuova Lettera al Cliente.

La gestione del portafoglio titoli impone a chi se ne prenda la responsabilità (sia professionalmente, sia individualmente) di essere in grado di distinguere ciò che conta davvero da ciò che, al contrario, conta nulla.

Non è facile, non è gratis. Richiede tempo. Richiede attenzione. Richiede risorse. Richiede capacità di analisi.

Noi di Recce’d abbiamo scritto, nell’interesse di chi ci legge e ci segue attraverso il sito, che investire

  • non può essere improvvisato

  • non può essere condotto come un hobby

  • non può essere affidato a figure professionali la cui principale qualifica è quella di “sapere vendere i prodotti”

In due parole: investire è un’altra cosa: non è un hobby, non è il fai-da-te del Brico OK, non è una serie di fortunate intuizioni, ma soprattutto non è, né mai sarà, un’attività che può essere svolta dai venditori “di prodotti finanziari” che non hanno mai fatto gestione del portafoglio (e non sanno di che cosa si tratta).

Questo, molto semplicemente, per la ragione che non sono in grado di distinguere ciò che davvero conta, ciò che davvero è rilevate, per il risultato (ma pure per il rischio) da ciò che non lo è.

Ed ora traduciamo questa lunga introduzione nei fatti concreti dell’attualità, che dimostrano quanto abbiamo appena scritto.

Ma ora torniamo al fatto di maggiore rilevanza (per la gestione del portafoglio titoli) di questo 2023.

Come Recce’d ha scritto, in molte precedenti occasioni, un gestore di portafoglio che abbia competenza, equilibrio e responsabilità nel 2023 guarda prima di tutto alle obbligazioni.

In questo agosto 2023 i mercati obbligazionari di tutto il Mondo hanno fatto segnare i livelli massimi di rendimento.

Fatto che ha ricevuto una nuova conferma proprio nella settimana appena conclusa, con il tasso a 2 anni dei Titoli di Stato USA ai massimi del 2023 e sopra il 5%.

Non fatevi confondere le idee da chi vi racconta che “riguarda soltanto gli Stati Uniti”: vi sta mentendo.

Sul piano della operatività, delle scelte di investimento, della gestione del portafoglio, questo è il dato forte dei primi otto mesi: è il dato di maggiore significato, per la ragione che la massa degli investitori deve ancora accettare questo nuovo stato dei fatti.

Lo spiega benissimo l’immagine qui sopra: “non è più il mercato obbligazionario dei vostri padri”.

Aggiunge l’immagine: “gli investitori oggi prevedono un calo dei rendimenti a venire, ma dovranno accettare la realtà di essere ritornati a quelle condizioni di mercato che erano normali prima della Grande Crisi Finanziaria 2007-2009”.

Noi di Recce’d vogliamo precisare: le condizioni alle quali siamo già ritornati, alla fine del 2023, NON sono quelle degli anno 2000 - 2006. E’ necessario ritornare molto più indietro nel tempo, come avete letto molte volte nel nostro Blog.

E come spiega l’immagine qui sotto, nessuno sa come comportarsi, nessuno sa come navigare, e pochissimi sanno dove andare.

I Clienti che ci seguono attraverso The Morning Brief, invece, hanno in mente una rotta che è chiarissima, e non da oggi bensì da molti mesi. Rotta che trova conferme letteralmente ogni giorno.

Sottovalutare questi dati, e sottovalutarne le implicazioni, porterà molti investitori a commettere errori di investimento gravi: lo abbiamo già visto, tutti, nei giorni dal 10 al 31 marzo scorsi.

Si ripeterà.

Dovrebbe essere evidente a tutti a questo punto, NON si tornerà MAI a “come le cose andavano prima”: e qui c’è molto da guadagnare, proprio per la ragione della precedente immagine: tutti lo dovranno accettare, molti NON lo hanno ancora capito.

Come abbiamo letto in una immagine più in alto, tutti gli investitori saranno costretti ad accettare questo nuovo stato delle cose: ed accadrà in modo improvviso, come accade sempre, sui mercati finanziari.

Chi ha capacità, competenza ed equilibrio da utilizzare per gestire i propri denari investiti sui mercati finanziari si prepara in anticipo e muove in anticipo il propri portafoglio titoli.

La distinzione, che da molti anni Recce’d vi propone anche attraverso il suo sito e in particolare in questo Blog, è quella tra la realtà dei fatti e la fantasia di tutti quelli che stanno cercando di vendervi qualcosa.

Ad esempio, di tutti quelli che otto mesi fa a voi vendevano che “il 2023 sarà l’anno delle obbligazioni”.

Si trattava di un semplice errore, spiegato dalla scarsa competenza, da una professionalità insufficiente e da un atteggiamento irresponsabile?

Oppure stavano cercando di fregarvi e farvi comperare Fondi Comuni di Investimento e BTp?

I termini come “realtà” e “fatti”, come leggete qui sopra, ricorrono anche nella comunicazione dei media, quando la tensione aumenta e la crisi si avvicina.

Nelle fasi nelle quali risulta impossibile scrivere che “tutto va così bene, che meglio è impossibile”, allora si corre alla ricerca di un ancoraggio sicuro, scoprendo che soltanto la realtà ed i fatto costituiscono un solido punto di appoggio per le scelte di investimento.

Investire il proprio denaro puntando tutto sulla speranza che arrivi un altro “fallimento di Credit Suisse” a salvare la situazione non è soltanto miope, è anche stupido.

Nella parte finale del 2023, sarà invece necessario mettere avanti a tutto quella che noi di Recce’d già nel 2022 avevamo chiamato la Nuova Era (autorevolmente citata poi anche immagine qui sotto), e ripartirà dalla valutazione dei problemi che verranno portati alla luce da una fase di elevati tassi di interesse che si prolungherà per i prossimi cinque oppure dieci anni (immagine qui sotto).

Come abbiamo scritto più in alto, qui c’è da guadagnare bene: guadagni veri, guadagni soldi e sostenibili, perché fondati sulla realtà.

La realtà oggi ci dice che è già in corso un generale repricing ovvero un generale cambiamento dei livelli di tutti i mercati finanziari: obbligazioni, e poi azioni, ma pure materie prime e valute.

I grandi guadagno dove si potranno fare?

Semplice: ritornate con la mente al 2021: nel 2021, i pochissimi che parlavano di inflazione al 10% e tassi al 5% venivano accolti da sorrisi di sufficienza: “ma figurati … oggi le cose sono differenti”.

Nel 2023, state assistendo a una replica di quella situazione: con la grande differenza, che rispetto a due anni fa oggi la situazione delle economie è molto, molto, molto peggio.

Eppure ancora oggi, se nella vostra chat, nella vostra community, in metropolitana, al mare sulla sdraio, al bar tra amici, mentre siete al ristorante con la famiglia, parlate di rendimenti al 6%, non manca mai chi ancora insiste con quel sorriso di sufficienza: “ma figurati … oggi le cose sono differenti”.

Sui mercati però si parla una lingua diversa: sui mercati NON si parla come a tavola, al ristorante, al bar, nella chat e sulla sdraio.

Recce’d vi suggerisce, come fa anche l’immagine qui sotto, di domandare a voi stessi:

che cosa sanno le obbligazioni, che noi NON sappiamo ancora?

Davvero tutti siamo in un Mondo tutto Nuovo?

Anche un investitore distratto, oppure arrogante, oppure tutto concentrato sui risultati di Nvidia e sulle notizie sul match al Colosseo, oppure che opera in opzioni alla Borsa di New York, farebbe il suo stesso interesse a domandarsi per quali ragioni la curva dei rendimenti sta, lentamente, ritornando verso il piatto, in un momento nel quale voi stessi leggete sul Sole 24 Ore e sul Corriere della sera dei timori di recessione per l’autunno.

Che cosa sanno, che noi invece NON sappiamo ancora?

L’investitore i cui orizzonti sono ristretti ai risultati di Nvidia ed alle notizie sul match al Colosseo farebbe bene a chiedersi la ragione per cui (immagine sotto) il numero di investitori professionali (gestori di Fondi Comuni) che oggi prevede il calo dell’inflazione sia il massimo mai registrato.

A loro, chi lo ha detto? Powell venerdì 25 agosto? Non lo ha detto. Lagarde nella medesima data? Neppure.

Leggono le foglie del the?

E’ stata la Maga Circe?

Ma chi è, che lo dice, che i tassi caleranno?

Ah, no .. aspetta … è vero … lo dicono quelli che, 24 mesi fa, a noi dicevano che “è un fatto certo che l’inflazione è transitoria”. Quattro ragazzotti che lavorano per soddisfare le esigenze delle cosiddette “banche di investimento”, e quindi scrivono di fantasie prive di importanza nel reale.

Chi legge questo Post probabilmente non ha chiara una cosa, sulla quale invece oggi poggiano tutti i prezzi di tutti gli asset finanziari.

Per fare sì che quei prezzi, nel tempo, risultino quanto meno sostenibili (ovvero: non perdere soldi) è indispensabile che la previsione che vedete qui sotto, ovvero di un calo del costo del denaro dello 1% nel 2024, si realizzi. Dovrebbero realizzarsi (per una volta) le cosiddette “aspettative”.

Come hanno detto anche venerdì 25 agosto sia Powell sia Lagarde, questa previsione dell’immagine è del tutto slegata dalla realtà.

Peggio, aggiungiamo noi di Recce’d: è ridicola.

E quindi: debbono cambiare i prezzi di tutti gli asset finanziari.

Si tratta del re-pricing.

E’ già iniziato. E’ in corso.

E visto che la stagione è quella del “back to school”, del rientro a scuola, ecco noi di Recce’d subito pronti ed attenti, ad aiutarvi con i compiti, che voi sulla sdraio NON avete fatto, e che sono tutti ancora da finire.

Primo compito: prendete spunto da questa immagine che segue, e spiegate voi stessi cosa c’entrano, e che influenza anno, i fatti della Cina e del Giappone sui prezzi e sui rendimenti dei vostri BTP, e dei Titoli di Stato in generale.

Secondo compito: se oggi le previsioni per la crescita (annualizzata) del PIL degli Stato Uniti sono al 5,8%, a quale livello deve arrivare il rendimento dei Titoli di Stato USA? E del dollaro USA? Per quale ragione a tutto oggi le Banche Centrali fanno finta di non vedere? Ci avevano già provato due anni fa, a “fare finta di non vedere” ma poi sono state tutte costrette a cedere.

E’ finita male per loro, malissimo per la massa degli investitori.

Terzo compito: dalla settimana prossima tutti i Parlamenti dell’Occidente tornano al lavoro, e ci sarà un solo tema da dibattere, ovvero lo stato dei conti pubblici. Informatevi sullo stato dei conti pubblici, e lavorate poi sulle ricadute sui mercati finanziari (azioni, obbligazioni, valute e materie prime). Forza, amici lettori del Blog, mettetevi subito al lavoro: non c’è sempre una Nvidia a tenere tutti in allegria …

Quarto compito (di ripasso): tutti voi avete già studiato anni fa, il libro sui “tassi reali di interesse”, ovvero sui tassi di interesse al netto dell’inflazione, e sul modo in cui questi tassi reali impattano sia sui prezzi degli asset finanziaria sia sull’andamento dell’economia reale.

Ma oggi ve lo siete dimenticato.

E quindi ripassate

E se siete in difficoltà (come molto probabilmente siete già oggi) allora fatevi aiutare e prendete ripetizioni: ci sono in giro molti giovani supplenti, poco preparati ma volenterosi, che si fanno chiamare financial advisor, oppure wealth manager, oppure private banker, oppure robo advisor, ma sono solo giovani inesperti supplenti, pronti a darvi qualche ora di ripetizione perché in realtà non hanno un vero lavoro.

A pagamento: vi tocca di pagare.

Amici lettori: lo sappiamo, questo Post vi parla di cose poco piacevoli.

E’ meglio stare fuori, all’aria aperta, col pallone a tirare contro il muto della chiesa. Oppure in aperta campagna, a giocare con la capretta Heidi. Oppure stare sdraiati sul divano, a leggere della trimestrale di Nvidia.

E’ decisamente più piacevole occupare la propria mente con frasi come:

“Una nuova era del computer che è cominciata, si passa da computer generalisti a computer accelerati e AI generativa”

Un bambino delle elementari capisce che si tratta di parole prive di senso.

O meglio, per il 99% delle persone sono frasi vuote di senso, mentre il restante 1% capisce che si tratta di frasi buone per “piazzare la merce”.

A noi di Recce’d tocca il compito, ingrato, di dire ai lettori che le vacanze sono FINITE e si torna a scuola, è obbligatorio ritornare a studiare e a fare fatica.

Il compito è ingrato, ma quanti di voi, amici lettori, guardando indietro al proprio maestro si sono detti “ah, se solo avessi dato più ascolto alle parole di quella mia maestra delle elementari! lei si che parlava solo per il mio bene!”.

Valter Buffo
Briefing del 19 agosto per il lettore del Blog di Recce'd
 

Amici lettori: e voi, dove eravate, nell’ultima settimana?

Che cosa avete fatto, nell’ultima settimana?

Vi siete goduti la meritata vacanza?

E tra un tuffo ed un aperitivo, di che cosa vi siete interessati, nell’ultima settimana?

Avete letto i giornali?

Avete almeno gettato uno sguardo ai mercati?

Lo sapete che c’è un po’ di nervosismo? Giusto un filo …

Ma … siete proprio sicuri, che “è tutta colpa della Cina”?

Vi ricordate il giorno 15 aprile del 2022, poco più di 12 mesi fa?

L’inflazione è tutta colpa di Putin.

Poi tutti abbiamo scoperto che non era vero.

Proprio a proposito di questo tema, ma pure su molti altri temi, nel corso dell’ultima settimana, che era come sapete la settimana del 15 agosto, Recce’ ha:

  1. prodotto ogni giorno l’aggiornamento della pagina MERCATI del sito

  2. prodotto quotidianamente un numero superiore alla media di nuovi contributi INFORMATIVI attraverso la pagina TWIT - TWOO del sito

  3. prodotto due nuovi aggiornamenti per la pagina NEL MOTORE DELLA PERFORMANCE che è dedicata alle scelte operative per i portafogli titoli

  4. per i propri Clienti, in esclusiva, prodotto aggiornamenti puntuali ed approfonditi delle analisi

  5. che sono stati poi quotidianamente inviati al Cliente attraverso The Morning Brief

  6. insieme con le necessarie indicazioni che traduco o tradurranno poi il lavoro di analisi in operatività sui portafogli modello

In aggiunta, i nostri Clienti ricevono oggi, 19 agosto 2023, una nuovissima Lettera al Cliente, tutta dedicata all’operatività ed alla performance dei portafogli modello.

Per Recce’d è stato possibile produrre tutto questo output in tempo reale grazie ad:

  • un metodo di lavoro consolidato e testato sul campo

  • un database articolato e sperimentato

  • una struttura pronta a reagire in ogni momento

  • un bagaglio adeguato di conoscenze

  • l’eperienza maturata attraverso decenni

  • un modello proprietario di valutazione di tutti gli asset finanziari che rientrano nel nostro universo investibile.

Nessun operatore italiano, che agisca nel settore dei “servizi che riguardano la gestione del risparmio”, ha fatto altrettanto.

Non in termini di quantità.

Ancora meno in termini di qualità

E sicuramente non in termini di risultati, come viene documentato proprio oggi, nella nuova Lettera al Cliente.

I lettori del Blog ovviamente capiranno che ci resta pochissimo tempo per nuovi Post.

Anche perché Recce’d aveva pubblicato il 3 giugno, un Post avevamo già scritto ai nostri lettori che è stata fatta una scelta politica, di tirare una corda fino a che non sarà spezzata; spiegando poi che è stata scelta con decisione la strada del “fare finta di non capire e non vedere”, come altre volte nel passato recente. Di tollerare, di continuare a sperare, e di spargere “ottimismo”.

Abbiamo scritto, il 3 giugno, che proprio a causa di questa scelta politica oggi tutti gli investitori (che non siano decisamente distratti, malissimo informati … oppure un po’ semplicioni) si trovano davanti un solo scenario possibile, e stiamo tutti andando verso questo esito con massima velocità.

Il solo scenario possibile metterà in massima evidenza la differenza tra la ricchezza “soltanto sulla carta” e la vera ricchezza”: questo noi di Recce’d lo avevamo già chiarito sette giorni prima. Ed in aggiunta a questo vi avevamo anticipato già il 24 giugno che ci aspetta un’estate calda (caldissima) e poi un inverno freddo (freddissimo): ma soprattutto, un agsto indimenticabile.

Come avevamo scritto in data 10 giugno scorso, oggi dovrebbe esservi chiaro che il “punto di svolta” è stato ampiamente superato: ormai, siamo già tutti dentro quello scenario che noi anticipammo appunto il 3 giugno.

Ma se per caso non vi è stato sufficiente tutto questo nostro lavoro, allora il 5 agosto scorso siamo arrivati noi, a ricordare al lettore … come si previene l’insolazione.

Ed è proprio in quel Post (se lo leggete con attenzione ed un pizzico di arguzia) che trovate le indicazioni su che dovete fare del vostro portafoglio e dei vostri investimenti sui mercati finanziari.

In sostanza, vi avevamo già detto con anticipo tutto ciò che oggi è necessario per sfruttare in modo profittevole la nuova situazione dei mercati finanziari: che cosa ci rimane, oggi 19 agosto, da aggiungere, di concreto, utile e pratico?

Prima di tutto, ripetiamo l’invito a contattarci: come la settimana scorsa, anche la settimana prossima noi di Recce’d saremo al nostro posto, disponibili a chiarire alcuni dei vostri dubbi e ad aiutare chi ritiene sia arrivato il momento della decisione.

In secondo luogo, questa occasione ci offre uno spunto per ricordare ai nostri lettori che la gestione del portafoglio titoli impone, a chi se ne prenda la responsabilità (sia professionalmente, sia individualmente), di distinguere ciò che conta davvero da ciò che, al contrario, conta nulla.

I titoli azionari e obbligazionari sono scesi in settimana a causa dei dati economici positivi che hanno spinto a pensare che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse più alti ancora a lungo, anche se i prezzi si sono stabilizzati venerdì.

Dopo aver toccato giovedì il livello più alto dal novembre 2007, il rendimento di riferimento del Tesoro americano a 10 anni è tornato sotto il 4,3%, ma ha comunque registrato la quinta settimana consecutiva di guadagni. Il costante aumento dei rendimenti rende nervosi gli investitori perché le passate impennate si sono talvolta rivelate destabilizzanti per i mercati.

Con il rendimento decennale ancora ben al di sotto del livello dei tassi a breve termine fissati dalla Fed, alcuni analisti vedono un margine di crescita per il tasso di riferimento.

Tra i principali indici del mercato azionario questa settimana, l'S&P 500 ha registrato un calo del 2,1%, raggiungendo il livello più basso in quasi otto settimane, il Dow Jones è sceso del 2,2%, registrando la maggiore perdita settimanale da marzo, e il Nasdaq Composite è scivolato del 2,6%, raggiungendo il minimo da 10 settimane.

Distinguere ciò che è vero da ciò che è falso non è gratis e non è facile.

  • richiede tempo

  • richiede attenzione

  • richiede risorse

  • richiede capacità di analisi.

Sono numerose (lo ricorderete) le occasioni nelle quali noi di Recce’d abbiamo chiarito, nell’interesse di chi ci legge e ci segue attraverso il sito, che investire

  • non può essere improvvisato

  • non può essere condotto come un hobby

  • non può essere affidato a figure professionali la cui principale qualifica è quella di 2sapere vendere i prodotti”

In due parole: investire è un’altra cosa: non è un hobby, non è il fai-da-te del Brico OK, non è una serie di fortunate intuizioni, ma soprattutto non è, né mai sarà, un’attività che può essere svolta dai venditori “di prodotti finanziari” che non hanno mai fatto gestione del portafoglio (e non sanno di che cosa si tratta.

Questo, molto semplicemente, per la ragione che non sono in grado di distinguere ciò che davvero conta, ciò che davvero è rilevante per il risultato e la performance (ma pure per il rischio), da ciò che non lo è.

Voi, amici lettori, come avete impiegato il vostro tempo durante il primo semestre?

Vi siete interessati di Intelligenza Artificiale, e di inflazione “che cala”, e di soft landing, e dello “anno dei bonds”, e delle “riaperture post COVID in Cina”?

Vi siete concentrati (voi insieme ai vostri amici in chat, e leggendo sullo smartphone, e durante il caffé mattutino, nel dopo cena a casa di amici) sul circoletto rosso del grafico che segue?

Spiamo spiacenti: ma siamo costretti ad informarvi che avete buttato via il vostro tempo. E probabilmente, anche dei soldi, dei vostri soldi.

Sono anni, che noi di Recce’d ve lo scriviamo: smettetela di pensare che “tutto ritornerà come prima”.

A meno che … il vostro “prima” non sia un “prima di prima”.

Spieghiamo meglio: le probabilità di un ritorno dei mercati finanziari agli anni 2009 -2021 sono pari a zero, e forse sotto zero. Ma ci sono altri periodi, del passato dei mercati finanziari, che possono farvi da utile riferimento.

Noi, per oggi, ci fermiamo qui.

Ma ci saranno altri Post (forse durante la settimana?): e ci ritorneremo.

Valter Buffo
Il Post di Ferragosto 2023: quella fondamentale differenza
 

Ferragosto non è una festa: non è festa per nessuno, tranne che in Italia.

Ma non è una festa per il Mondo, che continua imperterrito a girare.

E lo potete leggere, oggi 15 agosto, nella nostra pagina TWIT - TWOO.

Noi in Recce’d siamo (ovviamente) tutti al lavoro per i nostri Clienti e per i portafogli modello. Il nostro lavoro di analisi oggi deve essere particolarmente ampio, date le notizie ed i dati che arrivano da ogni parte del Mondo.

Per il nostro Blog, però, oggi che è Ferragosto abbiamo scelto di dedicare il nuovo Post ad un tema del tutto staccato dall’attualità.

Descriveremo, e commenteremo, uno degli aspetti essenziali del nostro servizio, che distinguono il servizio di Recce’d da ogni altro servizio oggi disponibile per i risparmiatori italiani.

Le fonti di informazione finanziaria oggi sono tante. Tante: e a nostro giudizio, decisamente troppe. Il che rende più facile distribuire falsi messaggi.

C’è la stampa quotidiana e settimana, le TV, e poi le banche internazionali, e infine le Reti di promotori finanziari. Tutti questi soggetti fanno informazione, e a voi lettori sicuramente NON serve altra informazione.

La trovate sullo smartphone, in TV, sul Web, nelle chat, nelle community, e leggendo il quotidiano. Ma non ci capite molto, vero?

Tutti questi soggetti danno all’investitore un grande numero di “informazioni”, vere oppure false non importa.

Ora vi spiegheremo le ragioni per cui Recce’d NON fa informazione finanziaria.

Molti dei nostri lettori già lo sanno: in molti, nel corso degli anni, si sono avvicinati a Recce’d chiedendo se fosse possibile acquistare “solo le informazioni”.

In tutte quelle occasioni, noi di Recce’d abbiamo esposto agli amici che ci contattavano le nostre forti ragioni che ci hanno portato alla decisione di NON vendere “l’informazione”, rinunciando quindi, nel concreto, a quel canale di ricavi.

Quei ricavi possibili, noi di Recce’d abbiamo deciso di lasciarli ai (tanti) altri che “fanno informazione finanziaria”.

Il nostro lavoro è differente; e in questo Post chiariremo il perché.

La nostra forte convinzione (una delle nostre idee ispiratrici, sulla quale abbiamo fondato l’intero progetto di Recce’d) è che per ciò che riguarda la materia dell’investimento finanziario, e della gestione del portafoglio in particolare

l’informazione che è scollegata a scelte concrete sul portafoglio titoli è inutile: NON è un servizio per l’investitore (e potrebbe anche fare danno)

Non è difficile motivare questa nostra forte convinzione: tutti i giorni voi lettori trovate disponibili, in chat, in Rete, nella community, sul giornale, ed alla Tv, migliaia di opinioni.

Opinioni inutili. Spieghiamo il perché: se poi nessuno si impegna ad andare a verificare un anno dopo, due anni dopo, tre anni dopo, i risultati che sono derivati per chi ha seguito quelle opinioni, allora

ognuno si sente libero di dire tutto, ed anche il suo contrario. tanto, chi va poi a controllare dopo uno o due anni?

Recce’d ha scelto fin dall’origine, di distaccarsi totalmente da quel modello di "cosiddetta informazione finanziaria”. Recce’d NON fa “informazione finanziaria. Non pretende di “distribuire informazioni”.

Recce’d però fa un enorme, e quotidiano, sforzo: investe tempo (molto tempo ) e risorse (moltissime risorse) proprio nella comunicazione.

Attraverso il sito Web ed altri canali pubblici. Ma soprattutto, quotidianamente, attraverso i molti canali di comunicazione con il proprio Cliente.

A che cosa serve, tutto questo lavoro, e questo impiego di risorse?

Recce’d comunica (dopo una attentissima selezione) soltanto a proposito di quei temi che saranno poi riscontrabili, nella concreta gestione dei portafogli modello. I temi che influenzano da un lato le stime dei futuri rendimenti, e dall’altro le stime dei futuri rischi di ribasso. E che determinano le future operazioni sui portafogli modello.

E questo, fidatevi, fa tutta la differenza del Mondo. Ora tentiamo di spiegarlo chiaramente.

L’informazione finanziaria è quella cosa che porta ai lettori i dati, le notizie ed anche moltissimi (troppi) commenti.

Ma non c’è alcun vincolo: chi fa questa “informazione” si limita a parlare oppure scrivere, e non risponde alle cinque domande che leggete qui sotto:

chi? cosa? come? quando? con chi?

In questa situazione, si può scrivere tutto, ed anche il contrario di tutto. Cosa che, effettivamente, tutti loro fanno.

Questo è un dato di fatto. Che riguarda sicuramente i giornali e le TV. Che sicuramente riguarda anche le banche internazionali, le Reti di promotori finanziari, chi propone GPM e Fondi Comuni, polizze Vita, certificati, ed altri prodotti con le commissioni nascoste al Cliente (con il beneplacito delle Autorità di Controllo).

Per quale ragione, questi altri soggetti investono il loro tempo e le loro risorse a produrre questa cosa che si chiama “informazione finanziaria”?

In sostanza, la pretesa di “distribuire semplici informazioni” spesso maschera una finalità economica, che è quella di “contribuire a piazzare la merce”.

Il che vale per come già detto per le banche, ma pure per le Reti di promotori finanziari come a titolo di esempio FINECO e Fideuram e Mediolanum, e pure per i Governi, che devono assolutamente piazzare a qualcuno i loro debiti abnormi.

Poi, subito dopo, si capisce che … una volta che si è piazzata la merce, poi … beh …

“allora possiamo pure cambiare idea, a questo punto”.

Ripetiamolo, quindi: per il lettore del sito di Recce’d è utile capire (i nostri Clienti lo hanno già ben compreso) che Recce’d NON fa informazione finanziaria.

Il nostro lavoro, quotidiano, a favore del Cliente è quello di mettere il Cliente in condizione di essere CONSAPEVOLE, ovvero di comprendere il perché di tutte le decisioni prese sui nostri portafogli modello:

  • la scelta di fare una posizione LONG

  • la scelta di fare una posizione SHORT

  • la scelta di NON fare, di rinviare nel tempo le operazioni.

A differenza di chi fa “informazione finanziaria”, noi di Recce’d rispettiamo un vincolo molto, molto, molto stringente: la performance dei portafogli modello.

Come minimo ogni mese, nella Lettera al Cliente, presentiamo un confronto con i Fondi Hedge, con i Fondi Comuni tradizionali a benchmark, con i cosiddetti Fondi Flessibili, ed ogni altra CONCRETAMENTE ACCESSIBILE opzione alternativa per investire..

Ecco quindi chiarito il perché Recce’d NON fa informazione: il lavoro quotidiano che noi facciamo è quello di spiegare al Cliente come si può USARE le (troppe) informazioni (spesso false, e a volte vere) per produrre risultati, performance, incremento del capitale investito, su basi durature e solide (risk-weighted).

Non ci sono altri operatori, oggi in Italia, che abbiano la capacità di offrire questo tipo di supporto al Cliente.

Nessun altro operatore oggi lo sa fare, nessun altro operatore oggi lo può offrire.

Con il nostro Post di Ferragosto 2023 noi vi invitiamo a fare una verifica su tutti gli altri operatori del settore “servizi per il risparmio”.

Quegli operatori che che a voi vendono le GPM, i Fondi Comuni, le polizze assicurative Vita e UCITS, la cosiddetta (ma si tratta solo di una etichetta) “consulenza indipendente”, e tutti gli altri “prodotti finanziari”.

Noi vi invitiamo a fare due cose. Prima una indagine a 360 gradi e dopo anche una approfondimento che risponda almeno a queste basiche domande:.

  • come “comunicano” queste realtà concorrenti?

  • che cosa dicono e scrivono, ai loro Clienti?

  • con quale frequenza? E per quali ragioni? E con quale livello di qualità, attenzione, specificità?

  • ma soprattutto domandatevi: ciò che dicono e scrivono al Cliente è di utilità concreta e pratica? Il materiale “informativo” spiega le scelte concrete di investimento che sono state effettuate?

  • e in che misura spiega le prossime, future mosse sui portafogli?

  • oppure, è legittimo concludere tutta questa roba è solo semplice “informazione finanziaria”?

Valter Buffo
Guadagnare: fare i soldi come Barbie (seconda parte)
 

Il Ferragosto italiano.

Il bagno a mare, la grigliata, la musica e gli schiamazzi, i parenti da lontano, gli amici della scuola. La chitarra, le canzoni di Baglioni, l’anguria ovvero cocomero.

C’è bisogno di staccare, di liberare la mente dai pensieri stressanti, sorridere e soprattutto allontanare i dubbi.

Chi può avere voglia di parlare di inflazione durante una grigliata?

Nel Mondo di Barbie, la grigliata è un must, un appuntamento fisso: e nel Mondo di Barbie la grigliata è infinita, del tutto gratuita, e le bevande sono a fiumi. La brace? Non fa neppure fumo.

Inflazione? Ma chi ha voglia di parlare di inflazione, quando tutto è così fantastico!

Sarebbe come cantare i Canti Gregoriani, invece che Baglioni!

Altri temi, altri argomenti vanno forte tra gli invitati alla Festa di Barbie: l’auto nuova, lo smartphone nuovo, la casa nuova.

Ma soprattutto i Barbillions, i favolosi guadagni di Borsa. Ne abbiamo già scritto ieri, nella prima parte di questo Post.

I guadagni di Nvidia, in questo 2023, fanno il paio con i Barbillions di Barbie.

Chi ne è stato fuori, è un fesso.

Ci sarebbe poi l’analisi dei dati e la valutazione dell’investimento, ma a che cosa serve tutta questa analisi?

Non è possibile, ignorare i Barbillions! Non possiamo non partecipare! Non perdiamo il nostro tempo con i dettagli!

E poi ci sono i confronti, e nel Mondo di Barbie non può mancare il confronto con il titolo che Barbie ama di più.

CNBC ci racconta che i multipli di Nvidia sono superiori, e di ben tre volte, a quelli di Tesla.

Multipli? Che cosa sono? A che servono? Si possono grigliare?

chiede Barbie.

Un amico si avvicina, e la stuzzica:

tu parli sempre di Tesla, ma lo sai che c’è un titolo che ha fatto molto di meglio? Che ha fatto guadagnare molto di più? Perché non ci hai pensato, e perché tu non ne parli mai? Ma alla fine che cosa te ne frega, di quella Tesla?

Ed aggiunge poi un episodio personale, che è assolutamente vero, senza ombra di dubbio.

Conosco un amico di un amico che gli ha raccontato che suo zio aveva investito attraverso un suo amico tutto in Nvidia! E adesso fa lo sceicco in Oman!

Barbie è perplessa, si guarda in giro, cerca un appiglio, uno spunto, un punto di appoggio.

E proprio in quel momento, sopra la grigliata, svolazza un gufo.

Ci sono i gufi, nel giardino di Barbie: uccellacci fastidiosi.

Uno, ad esempio, è il Wall Street Journal.

Barbie farebbe bene a leggere, con grande attenzione, questo articolo del Wall Street Journal, che è stato pubblicato la settimana scorsa.

Dovrebbe leggerlo attentamente, perché i risultati delle sue scelte di investimento (tra un mese, tre mesi, sei mesi) potrebbero dipendere anche da quello che ci racconta questo articolo.

Purtroppo, Barbie non ha il tempo, e neppure la voglia, di fermarsi a leggere: il party di Ferragosto va avanti, e lei deve, disperatamente, partecipare a questa festa.

Un party in costume, al quale alcuni invitati si sono presentati in costume da gladiatore.

Recce’d oggi ha la fortuna di potervi raccontare queste autentiche indiscrezioni, in diretta dal party di Barbie, perché Recce’d dispone di buoni informatori ed aggiornatissimi rendiconti: ogni giorno, noi di Recce’d facciamo un attento monitoraggio della festa di Barbie.

Per fortuna, la nostra giornata non è soltanto quello: abbiamo anche cose di qualità più elevata, da fare ogni giorno.

Allo stesso tempo, noi sappiamo che è fondamentale essere bene informati anche di quello che fanno gli altri, i fan della Barbie.

E’ fondamentale, avere un attenta e completa informazione (ed analisi, ovviamente) per capire e quindi per ottenere dal proprio portafoglio titoli una performance positiva, stabile nel tempo, e basata su valide regole di investimento. Alla ricerca del VALORE negli investimenti sui mercati finanziari.

Nel tempo, le nostre regole si sono dimostrate valide ed efficaci, associando risultati annuali in media positivi con un eccellente controllo del rischio dei nostri portafogli modello.

Queste regole oggi ci permettono di garantire ai nostri Clienti qualche cosa che è molto importante: e che NON è la performance (quella, nessuno la può garantire). Ciò che possiamo garantire è che i nostri Clienti non faranno la fine che ci racconta la linea bianca qui sotto.

Se vi sembra poco …

… beh, vi sbagliate, e ve ne renderete conto molto presto.

Come?

Semplice: osservando. E poi contando il numero di investitori (anche vicino a voi) che hanno seguito il destino del Fondo ARK.

La settimana scorsa, il Presidente degli Stati Uniti ha definito l’economia della Cina una bomba che sta per scoppiare. Barbie di bombe non vuole neppure sentire parlare, invece noi di Recce’d vorremmo domandare a Joe Biden quale è la bomba che sarà la prima a scoppiare. Sarà poi davvero la Cina?

Noi in Recce’d pensiamo che non sarà la Cina: ma siamo in ogni caso pronti.

E se scoppiasse la bomba, verrebbero in nostro soccorso i gladiatori romani?

Potrebbero fare poco, anzi un bel nulla, i gladiatori romani, visto che le loro spade, ed i loro scudi, sono di cartone.

Anzi: c’è chi pensa (lo leggete qui sotto) che alla vista dei gladiatori sarebbe buona cosa aprire una posizione SHORT … sull’umanità, “perché è arrivata l’ora”.

I lettori che hanno avuto la pazienza di leggere sia il precedente Post, sia questo Post fino a questo punto, potrebbe forse concludere che noi di Recce’d ci siamo presi quella che una volta era chiamata “una licenza”:

quelli di Recce’d scherzano, e si divertono a scherzare, perché tanto è Ferragosto, e possiamo essere più leggeri!

Ringraziamo i lettori del pensiero, ma NON è così.

Questo Post in due parti NON è uno scherzo, ed è invece uno dei Post più seri dei nostri otto anni di pubblicazione.

Nell’immagine sopra, e poi nell’immagine qui sotto, voi lettori potete trovare dati ed informazioni che Barbie non conosce.

Se la realtà è il Mondo di Barbie, questi dati e queste informazioni non hanno senso. Non esistono proprio.

Se questi numeri, e queste informazioni, esistono, allora … vorrà dire che (forse, magari …) il Mondo di Barbie non esiste.

Entrambe, le due cose non possono esistere.

Neppure a Ferragosto.

Voi, amici lettori, in quale dei due Mondi vivete? In quale dei due Mondi investite il vostro risparmio?

Non vogliamo pensare che siate voi, amici lettori di Recce’d, i bambini della foto, che spensierati giocano sul cornicione …

Valter Buffo
Guadagnare: fare i soldi come Barbie (parte prima)
 

L’estate del 2023, per ciò che riguarda la cultura cosiddetta pop, è sicuramente segnata dal successo del film Barbie, i cui incassi hanno battuto ogni record.

I produttori del film Barbie hanno guadagnato …

un Barbilione!

Noi investitori, e soprattutto noi gestori professionali di portafoglio, siamo chiamata anche noi a guadagnare e fare guadagnare.

Che cosa possiamo imparare dall’esperienza (e dai guadagni favolosi) di Barbie?

Se avete un amico nel mondo del cinema, se conoscete un produttore, oppure semplicemente se avete letto qualche intervista, sapete già he ogni film di successo serve, soprattutto, per colmare le perdite lasciate da altri 99 film di in-successo.

Ci sono, nel mondo della gestione di portafoglio, alcuni aspetti in comune con la vita del produttore cinematografico.

Ad esempio: la maggior parte degli investitori professionali esalta, nel dialogo con i propri clienti, le mosse “azzeccate, mentre nasconde le mosse “meno riuscite”.

Ovviamente, ogni dubbio, incertezza ed equivoco viene poi risolto, quando si guarda alla performance complessiva del portafoglio titoli (a uno, tre, cinque anni) e la si confronta con i risultati di altre gestioni (quelle vere, però, che hanno un nome ed un cognome: non quelle inventate sui social, sui Web, e sui siti di trading-on-line con le loro community).

Ed è esattamente questo, che noi di Recce’d facciamo, con periodicità almeno mensile, per i nostri Clienti attraverso la Lettera al Cliente.

In modo irregolare, quando ne abbiamo il tempo e la voglia, lo facciamo anche attraverso il sito: ad esempio, la settimana scorsa, alla pagina TWIT - TWOO abbiamo pubblicato una selezione di dati ESTREMAMENTE significativa a questo proposito.

Fatta questa premessa, doverosa, torniamo però al “caso Barbie”, ai guadagni di “Barbilioni”, ed alle altre favole che vanno di moda in questo 2023.

Vi chiediamo di fare prima di tutto con noi un passo indietro: ritorniamo indietro insieme, e di venticinque anni.

Alcuni di voi ricorderanno, certamente, il motivetto di grande successo internazionale che si chiamava “Barbie Girl”. Il gruppo musicale che portò al successo questo brano aveva origini scandinave.

Se non ricordate questo brano di successo, non preoccupatevi: questi successi musicali estivi sembrano per alcune settimane imperdibili, il massimo, impossibili da dimenticare.

Ma poi succede che, dopo pochi mesi, quella moda passa, arriva un altro motivo canticchiabile, e quasi tutti dimenticano il precedente grande successo.

Qualche cosa di molto simile lo vediamo accadere (e con sempre maggiore frequenza) anche sui mercati finanziari.

Tra le decine di esempi che si potrebbero fare, oggi Recce’d per voi ha scelto un esempio di altissimo livello: niente di meno che un Premio Nobel, che scrive niente di meno che per il maggiore quotidiano al Mondo.

Questo Premio Nobel (insieme con tantissimi altri “autorevoli” analisti e commentatori, va precisato) scriveva meno di due anni fa quello che leggete nell’immagine che segue.

Non è difficile giustificare tanta miopia: fa parte dell’animo umano. E’ il non voler vedere.

Nell’animo umano, c’è una naturale tendenza a volere vedere soltanto le cose che non provocano stress: fino a che risulta evitabile, ci si rifiuta di vedere fatti e notizie problematiche.

Un secondo esempio recentissimo, di venerdì 11 agosto 2023, viene commentato nell’immagine che segue: il sondaggio dell’Università del Michigan ci dice che la massa, il pubblico, negli Stati Uniti vede tra 12 mesi l’inflazione al 2,9%.

E non ci stupisce, dato il quotidiano bombardamento di tutti i media (“l’inflazione sta calando”).

Per fare le scelte di investimento, per il presente e per il futuro, ciò che è davvero utile è ritornare a vedere questa previsione nel settembre 2021, quando Paul Krugman pubblicò quell’articolo citato sopra.

E vi invitiamo a farlo da soli (non è difficile).

Noi di Recce’d invece vi aiutiamo pubblicando un puntuale e dettagliato commento, e proprio nell’immagine che segue, al dato dello scorso venerdì 11 agosto appena citato.

Il giorno prima, ovvero il 10 agosto 2023, era stato pubblicato il dato aggiornato per l’inflazione negli Stati Uniti: nella versione “core” è rimasta al 5% circa.

Per l’Italia, il dato sta invece al 6,4%. Ce lo hanno detto sempre giovedì 10 agosto.

Ma Barbie? Barbie non vuole sapere, e non legge neppure i numeri.

Per fortuna, però, non tutti ragionano come Barbie, sui mercati finanziari.

Ad esempio, andiamo a vedere negli Stati Uniti, che cosa hanno fatto la settimana scorsa i rendimenti delle obbligazioni, con il grafico che segue.

Sempre per verificare il fatto che non tutti sono Barbie, chiediamoci che cosa si ricava leggendo i dati per le aspettative di inflazione che vengono espressi dai prezzi delle obbligazioni (anziché da chi risponde ad un sondaggio).

E adesso chiediamoci di nuovo: che cosa ne pensa Barbie, di tutti questi numeri'?

Semplice: non ne pensa NULLA.

Barbie ha letto, sul giornale, solo il titolo dell’articolo, che ovviamente diceva “l’inflazione sta calando”.

“Bene” si è detta Barbie: “Lo dicevo io, che le cose vanno bene!”

Inutile perdere tempo ed approfondire più di tanto: a cosa servono poi, tutte queste analisi, e tutti questi dettaglio, quanto tutti in giro ci dicono che “tutto va bene”?

E i numeri della tabella qui sotto?

Barbie, lei, non sa neppure di che cosa si tratta: e non lo vuole sapere, non lo vuole vedere, non lo vuole neppure sentire nominare.

Chissà che cosa sono, dice Barbie curiosa …

… ma poi, perché preoccuparsi?

Perché la mia vita, il mio Mondo, non può essere il Mondo di Barbie e la vita di Barbie?

Tutta rosa, tutta sorrisi e tutta zucchero?

Veniamo adesso a quello che a noi interessa.

Si può guadagnare, con il metodo Barbie? Possiamo utilizzare questo metodo, nella gestione del nostro risparmio, del nostro patrimonio, dei nostri portafogli titoli?

Al cinema, il metodo funziona, questo è sicuro! Il pubblico, la massa, va al cinema per sognare. Almeno per due ore! Tutti quelli del pubblico lo sanno, che poi il film finisce, ma ogni tanto ci è necessario, di sognare ad occhi aperti, pensare ad altro, uscire dalla realtà.

E per sognare, serve un racconto, una favola: e c’è appunto la favola di Barbie, oppure ci sono anche le favole che ci raccontano la storia dei gladiatori di Roma.

Ma questo, ovviamente, ha nulla a che vedere con l’investimento.

Come spettatori, noi assistiamo alle vicende di Barbie e a quelle dei gladiatori esattamente con il medesimo spirito.

Perché si tratta della medesima materia, della medesima sostanza, di cose che hanno la medesima natura, la medesima trama, e la medesima finalità, ovvero offrire al pubblico, alla massa (ovviamente: alla parte meno disincantata, più credulona) una storia, per quanto irrealistica, ma che aiuti a combattere la noia e la disperazione del quotidiano.

A questo punto, è d’obbligo una avvertenza ai nostri lettori.

Sui mercati finanziari, a differenza che al cinema, a volte la realtà fa irruzione (con tutta la sua brutalità e la sua ruvidezza) anche durante la proiezione del film.

Li chiamano “shock dei mercati”.

Nel 2023, o meglio per i primi mesi del 2023, il pubblico di massa ha decisamente fatto la sua scelta: e la scelta stata è quella di credere, ciecamente e disperatamente, alla favola viene proiettata su tutti gli schermi.

E poi, di provare a vivere la vita di Barbie, come se tutti fossimo nel Mondo di Barbie.

Ce lo dicono (tra i mille segnali che tutti vediamo ogni giorno) i dati del grafico qui sotto. Che, a proposito di quello di cui parloamo, non lasciano dubbi. I numeri parlano: non nel Mondo di Barbie, ma in questo nostro Mondo.

Recce’d proseguirà, in una seconda parte di questo Post, al sua analisi della favola di Barbie: come si fa a guadagnare, con il metodo-Barbie? Con il metodo-Barbie, si fa performance? Si incrementa il valore del patrimonio, oppure lo si riduce, perché poi quando si accende la luce in sala, ogni sogno viene spazzato via?

E voi, amici lettori, siete anche voi tra quelli che pensano:

io lo so, e lo so in anticipo, il momento in cui il film di Barbie finisce: si capisce dalla trama, e la trama io, insieme a pochi, la capisco.

Le conclusioni di Recce’d le leggerete, come già detto, nella parte seguente: ma le potete vedere subito, nell’immagine qui sotto.

Valter Buffo