Arriva l'ora del "back to school": prendete ripetizioni (a pagamento!)

 

Con il prossimo venerdì, si aprirà l’ultimo quadrimestre del 2023. Fino a questo momento, l’anno ha lasciato in sospeso tutti i giudizi, e lasciato la gran parte degli investitori con il fiato sospeso.

Tutto questo lo abbiamo visto tutti nel mese di agosto che va a chiudersi.

Noi di Recce’d abbiamo scelto, per questo Post di fine agosto, di concentrare la nostra attenzione su quello che, senza dubbio, è stato fino ad oggi il fatto di maggiore significato dei primi otto mesi dell’anno.

Il fatto più significativo dei primi otto mesi del 2023 NON è ovviamente quello di cui scrive questa immagine sopra.

E tuttavia, anche a proposito del tema a cui si accenna nella nostra prima immagine, come pure su molti altri temi, nel corso del mese di agosto 2023, Recce’ ha:

  1. prodotto ogni giorno l’aggiornamento della pagina MERCATI del sito

  2. prodotto quotidianamente un numero superiore alla media di nuovi contributi INFORMATIVI attraverso la pagina TWIT - TWOO del sito

  3. prodotto con regolarità nuovi aggiornamenti per la pagina NEL MOTORE DELLA PERFORMANCE che è dedicata alle scelte operative per i portafogli titoli

  4. per i propri Clienti, in esclusiva, prodotto aggiornamenti puntuali ed approfonditi delle analisi

  5. che sono stati poi quotidianamente inviati al Cliente attraverso The Morning Brief

  6. insieme con le necessarie indicazioni che traduco o tradurranno poi il lavoro di analisi in operatività sui portafogli modello

In aggiunta, i nostri Clienti hanno ricevuto, il 19 agosto 2023, una nuovissima Lettera al Cliente, tutta dedicata all’operatività ed alla performance dei portafogli modello.

Per Recce’d è stato possibile produrre tutto questo output in tempo reale grazie ad:

  • un metodo di lavoro consolidato e testato sul campo

  • un database articolato e sperimentato

  • una struttura pronta a reagire in ogni momento

  • un bagaglio adeguato di conoscenze

  • l’eperienza maturata attraverso decenni

  • un modello proprietario di valutazione di tutti gli asset finanziari che rientrano nel nostro universo investibile.

Nessun operatore italiano, che agisca nel settore dei “servizi che riguardano la gestione del risparmio”, ha fatto altrettanto.

Non in termini di quantità.

Ancora meno in termini di qualità

E sicuramente non in termini di risultati, come viene documentato nella nuova Lettera al Cliente.

La gestione del portafoglio titoli impone a chi se ne prenda la responsabilità (sia professionalmente, sia individualmente) di essere in grado di distinguere ciò che conta davvero da ciò che, al contrario, conta nulla.

Non è facile, non è gratis. Richiede tempo. Richiede attenzione. Richiede risorse. Richiede capacità di analisi.

Noi di Recce’d abbiamo scritto, nell’interesse di chi ci legge e ci segue attraverso il sito, che investire

  • non può essere improvvisato

  • non può essere condotto come un hobby

  • non può essere affidato a figure professionali la cui principale qualifica è quella di “sapere vendere i prodotti”

In due parole: investire è un’altra cosa: non è un hobby, non è il fai-da-te del Brico OK, non è una serie di fortunate intuizioni, ma soprattutto non è, né mai sarà, un’attività che può essere svolta dai venditori “di prodotti finanziari” che non hanno mai fatto gestione del portafoglio (e non sanno di che cosa si tratta).

Questo, molto semplicemente, per la ragione che non sono in grado di distinguere ciò che davvero conta, ciò che davvero è rilevate, per il risultato (ma pure per il rischio) da ciò che non lo è.

Ed ora traduciamo questa lunga introduzione nei fatti concreti dell’attualità, che dimostrano quanto abbiamo appena scritto.

Ma ora torniamo al fatto di maggiore rilevanza (per la gestione del portafoglio titoli) di questo 2023.

Come Recce’d ha scritto, in molte precedenti occasioni, un gestore di portafoglio che abbia competenza, equilibrio e responsabilità nel 2023 guarda prima di tutto alle obbligazioni.

In questo agosto 2023 i mercati obbligazionari di tutto il Mondo hanno fatto segnare i livelli massimi di rendimento.

Fatto che ha ricevuto una nuova conferma proprio nella settimana appena conclusa, con il tasso a 2 anni dei Titoli di Stato USA ai massimi del 2023 e sopra il 5%.

Non fatevi confondere le idee da chi vi racconta che “riguarda soltanto gli Stati Uniti”: vi sta mentendo.

Sul piano della operatività, delle scelte di investimento, della gestione del portafoglio, questo è il dato forte dei primi otto mesi: è il dato di maggiore significato, per la ragione che la massa degli investitori deve ancora accettare questo nuovo stato dei fatti.

Lo spiega benissimo l’immagine qui sopra: “non è più il mercato obbligazionario dei vostri padri”.

Aggiunge l’immagine: “gli investitori oggi prevedono un calo dei rendimenti a venire, ma dovranno accettare la realtà di essere ritornati a quelle condizioni di mercato che erano normali prima della Grande Crisi Finanziaria 2007-2009”.

Noi di Recce’d vogliamo precisare: le condizioni alle quali siamo già ritornati, alla fine del 2023, NON sono quelle degli anno 2000 - 2006. E’ necessario ritornare molto più indietro nel tempo, come avete letto molte volte nel nostro Blog.

E come spiega l’immagine qui sotto, nessuno sa come comportarsi, nessuno sa come navigare, e pochissimi sanno dove andare.

I Clienti che ci seguono attraverso The Morning Brief, invece, hanno in mente una rotta che è chiarissima, e non da oggi bensì da molti mesi. Rotta che trova conferme letteralmente ogni giorno.

Sottovalutare questi dati, e sottovalutarne le implicazioni, porterà molti investitori a commettere errori di investimento gravi: lo abbiamo già visto, tutti, nei giorni dal 10 al 31 marzo scorsi.

Si ripeterà.

Dovrebbe essere evidente a tutti a questo punto, NON si tornerà MAI a “come le cose andavano prima”: e qui c’è molto da guadagnare, proprio per la ragione della precedente immagine: tutti lo dovranno accettare, molti NON lo hanno ancora capito.

Come abbiamo letto in una immagine più in alto, tutti gli investitori saranno costretti ad accettare questo nuovo stato delle cose: ed accadrà in modo improvviso, come accade sempre, sui mercati finanziari.

Chi ha capacità, competenza ed equilibrio da utilizzare per gestire i propri denari investiti sui mercati finanziari si prepara in anticipo e muove in anticipo il propri portafoglio titoli.

La distinzione, che da molti anni Recce’d vi propone anche attraverso il suo sito e in particolare in questo Blog, è quella tra la realtà dei fatti e la fantasia di tutti quelli che stanno cercando di vendervi qualcosa.

Ad esempio, di tutti quelli che otto mesi fa a voi vendevano che “il 2023 sarà l’anno delle obbligazioni”.

Si trattava di un semplice errore, spiegato dalla scarsa competenza, da una professionalità insufficiente e da un atteggiamento irresponsabile?

Oppure stavano cercando di fregarvi e farvi comperare Fondi Comuni di Investimento e BTp?

I termini come “realtà” e “fatti”, come leggete qui sopra, ricorrono anche nella comunicazione dei media, quando la tensione aumenta e la crisi si avvicina.

Nelle fasi nelle quali risulta impossibile scrivere che “tutto va così bene, che meglio è impossibile”, allora si corre alla ricerca di un ancoraggio sicuro, scoprendo che soltanto la realtà ed i fatto costituiscono un solido punto di appoggio per le scelte di investimento.

Investire il proprio denaro puntando tutto sulla speranza che arrivi un altro “fallimento di Credit Suisse” a salvare la situazione non è soltanto miope, è anche stupido.

Nella parte finale del 2023, sarà invece necessario mettere avanti a tutto quella che noi di Recce’d già nel 2022 avevamo chiamato la Nuova Era (autorevolmente citata poi anche immagine qui sotto), e ripartirà dalla valutazione dei problemi che verranno portati alla luce da una fase di elevati tassi di interesse che si prolungherà per i prossimi cinque oppure dieci anni (immagine qui sotto).

Come abbiamo scritto più in alto, qui c’è da guadagnare bene: guadagni veri, guadagni soldi e sostenibili, perché fondati sulla realtà.

La realtà oggi ci dice che è già in corso un generale repricing ovvero un generale cambiamento dei livelli di tutti i mercati finanziari: obbligazioni, e poi azioni, ma pure materie prime e valute.

I grandi guadagno dove si potranno fare?

Semplice: ritornate con la mente al 2021: nel 2021, i pochissimi che parlavano di inflazione al 10% e tassi al 5% venivano accolti da sorrisi di sufficienza: “ma figurati … oggi le cose sono differenti”.

Nel 2023, state assistendo a una replica di quella situazione: con la grande differenza, che rispetto a due anni fa oggi la situazione delle economie è molto, molto, molto peggio.

Eppure ancora oggi, se nella vostra chat, nella vostra community, in metropolitana, al mare sulla sdraio, al bar tra amici, mentre siete al ristorante con la famiglia, parlate di rendimenti al 6%, non manca mai chi ancora insiste con quel sorriso di sufficienza: “ma figurati … oggi le cose sono differenti”.

Sui mercati però si parla una lingua diversa: sui mercati NON si parla come a tavola, al ristorante, al bar, nella chat e sulla sdraio.

Recce’d vi suggerisce, come fa anche l’immagine qui sotto, di domandare a voi stessi:

che cosa sanno le obbligazioni, che noi NON sappiamo ancora?

Davvero tutti siamo in un Mondo tutto Nuovo?

Anche un investitore distratto, oppure arrogante, oppure tutto concentrato sui risultati di Nvidia e sulle notizie sul match al Colosseo, oppure che opera in opzioni alla Borsa di New York, farebbe il suo stesso interesse a domandarsi per quali ragioni la curva dei rendimenti sta, lentamente, ritornando verso il piatto, in un momento nel quale voi stessi leggete sul Sole 24 Ore e sul Corriere della sera dei timori di recessione per l’autunno.

Che cosa sanno, che noi invece NON sappiamo ancora?

L’investitore i cui orizzonti sono ristretti ai risultati di Nvidia ed alle notizie sul match al Colosseo farebbe bene a chiedersi la ragione per cui (immagine sotto) il numero di investitori professionali (gestori di Fondi Comuni) che oggi prevede il calo dell’inflazione sia il massimo mai registrato.

A loro, chi lo ha detto? Powell venerdì 25 agosto? Non lo ha detto. Lagarde nella medesima data? Neppure.

Leggono le foglie del the?

E’ stata la Maga Circe?

Ma chi è, che lo dice, che i tassi caleranno?

Ah, no .. aspetta … è vero … lo dicono quelli che, 24 mesi fa, a noi dicevano che “è un fatto certo che l’inflazione è transitoria”. Quattro ragazzotti che lavorano per soddisfare le esigenze delle cosiddette “banche di investimento”, e quindi scrivono di fantasie prive di importanza nel reale.

Chi legge questo Post probabilmente non ha chiara una cosa, sulla quale invece oggi poggiano tutti i prezzi di tutti gli asset finanziari.

Per fare sì che quei prezzi, nel tempo, risultino quanto meno sostenibili (ovvero: non perdere soldi) è indispensabile che la previsione che vedete qui sotto, ovvero di un calo del costo del denaro dello 1% nel 2024, si realizzi. Dovrebbero realizzarsi (per una volta) le cosiddette “aspettative”.

Come hanno detto anche venerdì 25 agosto sia Powell sia Lagarde, questa previsione dell’immagine è del tutto slegata dalla realtà.

Peggio, aggiungiamo noi di Recce’d: è ridicola.

E quindi: debbono cambiare i prezzi di tutti gli asset finanziari.

Si tratta del re-pricing.

E’ già iniziato. E’ in corso.

E visto che la stagione è quella del “back to school”, del rientro a scuola, ecco noi di Recce’d subito pronti ed attenti, ad aiutarvi con i compiti, che voi sulla sdraio NON avete fatto, e che sono tutti ancora da finire.

Primo compito: prendete spunto da questa immagine che segue, e spiegate voi stessi cosa c’entrano, e che influenza anno, i fatti della Cina e del Giappone sui prezzi e sui rendimenti dei vostri BTP, e dei Titoli di Stato in generale.

Secondo compito: se oggi le previsioni per la crescita (annualizzata) del PIL degli Stato Uniti sono al 5,8%, a quale livello deve arrivare il rendimento dei Titoli di Stato USA? E del dollaro USA? Per quale ragione a tutto oggi le Banche Centrali fanno finta di non vedere? Ci avevano già provato due anni fa, a “fare finta di non vedere” ma poi sono state tutte costrette a cedere.

E’ finita male per loro, malissimo per la massa degli investitori.

Terzo compito: dalla settimana prossima tutti i Parlamenti dell’Occidente tornano al lavoro, e ci sarà un solo tema da dibattere, ovvero lo stato dei conti pubblici. Informatevi sullo stato dei conti pubblici, e lavorate poi sulle ricadute sui mercati finanziari (azioni, obbligazioni, valute e materie prime). Forza, amici lettori del Blog, mettetevi subito al lavoro: non c’è sempre una Nvidia a tenere tutti in allegria …

Quarto compito (di ripasso): tutti voi avete già studiato anni fa, il libro sui “tassi reali di interesse”, ovvero sui tassi di interesse al netto dell’inflazione, e sul modo in cui questi tassi reali impattano sia sui prezzi degli asset finanziaria sia sull’andamento dell’economia reale.

Ma oggi ve lo siete dimenticato.

E quindi ripassate

E se siete in difficoltà (come molto probabilmente siete già oggi) allora fatevi aiutare e prendete ripetizioni: ci sono in giro molti giovani supplenti, poco preparati ma volenterosi, che si fanno chiamare financial advisor, oppure wealth manager, oppure private banker, oppure robo advisor, ma sono solo giovani inesperti supplenti, pronti a darvi qualche ora di ripetizione perché in realtà non hanno un vero lavoro.

A pagamento: vi tocca di pagare.

Amici lettori: lo sappiamo, questo Post vi parla di cose poco piacevoli.

E’ meglio stare fuori, all’aria aperta, col pallone a tirare contro il muto della chiesa. Oppure in aperta campagna, a giocare con la capretta Heidi. Oppure stare sdraiati sul divano, a leggere della trimestrale di Nvidia.

E’ decisamente più piacevole occupare la propria mente con frasi come:

“Una nuova era del computer che è cominciata, si passa da computer generalisti a computer accelerati e AI generativa”

Un bambino delle elementari capisce che si tratta di parole prive di senso.

O meglio, per il 99% delle persone sono frasi vuote di senso, mentre il restante 1% capisce che si tratta di frasi buone per “piazzare la merce”.

A noi di Recce’d tocca il compito, ingrato, di dire ai lettori che le vacanze sono FINITE e si torna a scuola, è obbligatorio ritornare a studiare e a fare fatica.

Il compito è ingrato, ma quanti di voi, amici lettori, guardando indietro al proprio maestro si sono detti “ah, se solo avessi dato più ascolto alle parole di quella mia maestra delle elementari! lei si che parlava solo per il mio bene!”.

Valter Buffo