Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare
 

Oggi Recce’d pubblica quattro nuovi Post. Il lancio della nuova impostazione di questo Blog (a temi, e con un nuovo layout) è stato rinviato al secondo trimestre 2021 in ragione della rapidissima evoluzione della situazione dei mercati finanziari nel mese di gennaio. Per noi di Recce’d, sono sempre i mercati a dettare i tempi. In aggiunta, oggi le occasioni per gli investitori sono le più grandi di una generazione. e noi di certo non vogliamo perderle di vista. Stiamo preparando un nuovo Longform’d dedicato al tema dei tassi di interesse, dei rendimenti delle obbligazioni, e della Federal Reserve: verrà pubblicato … quando sarà stato completato. Non sentiamo l’urgenza di scriverne oggi (anche se si tratta del “tema del giorno”) per il fatto che ne scrivemmo già quattrodici giorni fa, e che ne abbiamo scritto anticipando i fatti di queste settimane fino dallo scorso mese di agosto 2020.. Per questo siamo tranquilli: i nostri lettori hanno già oggi le idee chiarissime su ciò che sta per accedere.

2021_Jan_476.png

Il tempo è una risorsa preziosa: anzi, la più preziosa di tutte. Se il tempo non fosse una risorsa scarsa, tutti noi saremmo in grado di fare tutto, di raggiungere qualsiasi obbiettivo, e di occuparci di tutte le cose.

Purtroppo, però, il tempo è una risorsa scarsa: nel nostro destino di esseri viventi, c’è un tempo che è limitato.

In Recce’d ne siamo consapevoli, anche perché è la nostra stessa professione a ricordarci, ogni giorno, che il tempo, il timing, è un fattore cruciale di successo..

Per conseguenza, noi non amiamo perdere tempo. E non facciamo perdere tempo.

Non facciamo perdere tempo ai lettori del Blog. Noi non scriviamo, oggi, delle tensioni sui mercati delle obbligazioni, perché chi ci segue con attenzione ne ha già letto, in particolare dall’agosto 2020 ad oggi.

Ciò che poi vedete oggi è semplicemente una conseguenza, necessaria ed inevitabile.

2021_Jan_469.png

Non faremo, quindi, perdere tempo ai lettori raccontando le ragioni di una tensione, di uno stress, che era ampiamente, facilmente, banalmente prevedibile.

Questo, oggi, non è il punto: le tensioni sui tassi di interesse non sono, oggi, il punto chiave, il pivot intorno al quale ruota la situazione dei mercati finanziari globali. E quindi, oggi non sono il fattore decisivo, per decidere delle proprie posizioni in portafoglio.

Le Reti, grandi e piccole, di venditori di Fondi Comuni, oppure di “robot”, ed di “algoritmi per la selezione dei Fondi e dei titoli”, oggi scrivono al proprio Cliente di “come si gestisce la correzione”. Sempre dopo. la correzione c’è già stata.

Ma siamo già oltre. Il fattore decisivo oggi è già un altro. Un investitore consapevole e competente oggi guarda già ad altro. Non gestisce “la correzione”, quella è già sul suo rendiconto. Gestisce ciò che viene dopo.

Ed è esattamente di questo che Recce’d parla con i propri Clienti, e soltanto con i propri Clienti.

2021_Jan_464.png

Come detto già più in alto in questo Post, noi non facciamo perdere tempo soprattutto ai nostri Clienti: e qui la cosa assume risvolti pratici, concreti, e operativi.

Noi non facciamo perdere tempo ai nostri Clienti con operazioni del tutto inutili sui portafogli.

Noi non facciamo mettere nei portafogli dei Clienti posizioni a rischio che aumentano solo il rischio, e non il rendimento atteso.

Noi non facciamo intrattenimento: non dobbiamo tenere i Clienti “interessati” con argomenti di colore, con argomenti anche stupidi, solo per creare un diversivo e distrarre il Cliente dai temi fondamentali della gestione del portafoglio, intrattenendoli mentre giocano con il telefonino.

Noi invece con i Clienti parliamo sempre di quei temi che le Reti di private banking, le Reti di wealth managers, e le Reti di promotori finanziari evitano accuratamente: perché non sono in grado di affrontarli.

Fermatevi a riflettere: negli ultimi quattro mesi, quante volte avete ascoltato la parola “vaccino” pronunciata dal vostro private banker, dal vostro promotore, dal Corriere Economia, dal PLUS del Sole, in TV al TG economia?

Il vaccino come fattore chiave, per le decisioni sui vostri portafogli di Fondi Comuni.

E quante volte, avete ascoltato discorsoni pieni di enfasi, tutti pompati, sulla ripresa che arriverà “tra sei o dodici” mesi?

E quante volte vi hanno raccontato del “Piano di Biden”?

Quante ore avete speso, del vostro tempo, a leggere di queste cose? E a scriverne su Whatsapp e Telegram? Su Twitter e Fabeook? Al telefono con gli amici? Via e-mail?

Sicuri del fatto che “tra dodici mesi sarà tutto come prima”, e che quindi ci si poteva divertire con Tesla, con il Bitcoin, con Gamestop, con l’oro e con il petrolio?

Quante ore avete dedicato, della vostra vita, al NULLA?

2021_Jan_472.png

Perché, cari amici lettori, a metà seduta di venerdì 6 marzo 2021 l’indice della Borsa più grande al Mondo valeva 3730 punti. Il giorno 9 novembre 2020, quattro mesi prima, valeva 3668 punti. Incredibile, ma vero.

Che cosa pensate, al proposito? Con un quotidiano bombardamento di nuovi vaccini, e un quotidiano bombardamento di notizie “favorevoli”, dal Piano di Biden da 1900 miliardi, alle rassicurazioni di BCE e Federal Reserve, l’indice è INVARIATO.

Che cosa pensate? Visto che voi, amici lettori, avete comperato, chi ha venduto? Sono davvero dei poveri cretini, quelli che hanno venduto negli ultimi sei mesi?

2021_Jan_462.png

Noi, come detto, non amiamo perdere tempo, e sicuramente non ne facciamo perdere al lettore, ed ancora meno ne facciamo perdere al nostro Cliente.

A differenza di ciò che vi racconta, ogni giorno, il private banker, il wealth manager, il family banker, il promotore finanziario travestito da consulente, non è vero che “è meglio essere sempre investiti al 100%”: se un indice di Borsa resta fermo per quattro mesi, ha vinto soltanto chi è rimasto fuori, a guardare, tenendo all’asciutto le proprie munizioni.

Ha vinto chi capisce la differenza: ci sono periodi nei quali giocano i bambini, ed altre fasi, nelle quali il gioco si fa più duro, più difficile. fasi nelle quali muovere il portafoglio non è un’attività di intrattenimento.

E’ una attività di investimento.

2021_Jan_470.png
Non può che salire
 

Oggi Recce’d pubblica quattro nuovi Post. Il lancio della nuova impostazione di questo Blog (a temi, e con un nuovo layout) è stato rinviato al secondo trimestre 2021 in ragione della rapidissima evoluzione della situazione dei mercati finanziari nel mese di gennaio. Per noi di Recce’d, sono sempre i mercati a dettare i tempi. In aggiunta, oggi le occasioni per gli investitori sono le più grandi di una generazione. e noi di certo non vogliamo perderle di vista. Stiamo preparando un nuovo Longform’d dedicato al tema dei tassi di interesse, dei rendimenti delle obbligazioni, e della Federal Reserve: verrà pubblicato … quando sarà stato completato. Non sentiamo l’urgenza di scriverne oggi (anche se si tratta del “tema del giorno”) per il fatto che ne scrivemmo già quattrodici giorni fa, e che ne abbiamo scritto anticipando i fatti di queste settimane fino dallo scorso mese di agosto 2020.. Per questo siamo tranquilli: i nostri lettori hanno già oggi le idee chiarissime su ciò che sta per accedere.

Barron’s, 5 febbraio 2021

Barron’s, 5 febbraio 2021

Lo scriviamo spesso: che i grafici aiutano a comprendere il passato, ma non il futuro.

Questo è un fatto: è vero, allo stesso tempo, che comprendere il passato è utile. L’analisi del passato è uno strumento indispensabile, per comprendere il futuro che ci aspetta. Non è l’unico strumento: il passato non si ripete, mai. Ma è uno strumento indispensabile.

Un esempio, che pesca proprio nelle ultime settimane, è la fortissima divergenza tra i prezzi di alcune materie prime: nel grafico che segue, mettiamo a confronto la quotazione dell’oro e quella del petrolio.

2021_Jan_466.png

Come utilizzare le informazioni dei due grafici?

La primissima impressione, crediamo per chiunque, è quella che il petrolio (in alto) sta salendo e continuerà a salire, mentre l’oro (in basso) sta scendendo e continuerà a scendere..

Questa è la prima reazione, quella basata sull’istinto: ovviamente, non è sufficiente.

Da qui in avanti, il lavoro diventa più accurato, e richiede risorse, tempo, conoscenze e mezzi.

E’ questo il lavoro che Recce’d fa per i propri Clienti: a vantaggio dei quali c’è il fatto che le nostre analisi, a differenza di quelle di tutti gli altri operatori del settore, non hanno lo scopo di “vendere prodotti”, ma unicamente lo scopo di mettere il Cliente in condizione di guadagnare senza assumere rischi che possono andare fuori controllo.

E questo abbiamo fatto, per quindici anni.

In Recce’d le esperienze e le competenze ci servono per mettere i dati dei due grafici più in alto nel giusto contesto, e nella giusta prospettiva.

Non ci addentreremo qui nelle analisi su oro e petrolio, che in febbraio abbiamo offerto (in quantità abbondante ed esaustiva) ai nostri Clienti attraverso The Morning Brief..

Ma sarà utile per tutti i lettori riflettere sul fatto che un grafico che sale non significa nulla, per ciò che riguarda il futuro. Anche qui, sfruttiamo uno spunto delle ultime settimane dei mercati, che vi offriamo attraverso i due grafici che seguono.

Prima (fuori dai due grafici che vedete sotto), in entrambi i due casi, c’era invece un grafico in salita.

Una salita di quelle che, ad una primissima impressione, sembrano non dover finire mai.

E’ questo, il mercato finanziario.

2021_Jan_463.png

Di entrambi i due argomenti (ARK e Tesla) questo Blog ha trattato in questo 2021, e ci torneremo sicuramente nei prossimi mesi.

Ma non si gode proprio mai!
 

Oggi Recce’d pubblica quattro nuovi Post. Il lancio della nuova impostazione di questo Blog (a temi, e con un nuovo layout) è stato rinviato al secondo trimestre 2021 in ragione della rapidissima evoluzione della situazione dei mercati finanziari nel mese di gennaio. Per noi di Recce’d, sono sempre i mercati a dettare i tempi. In aggiunta, oggi le occasioni per gli investitori sono le più grandi di una generazione. e noi di certo non vogliamo perderle di vista. Stiamo preparando un nuovo Longform’d dedicato al tema dei tassi di interesse, dei rendimenti delle obbligazioni, e della Federal Reserve: verrà pubblicato … quando sarà stato completato. Non sentiamo l’urgenza di scriverne oggi (anche se si tratta del “tema del giorno”) per il fatto che ne scrivemmo già quattrodici giorni fa, e che ne abbiamo scritto anticipando i fatti di queste settimane fino dallo scorso mese di agosto 2020.. Per questo siamo tranquilli: i nostri lettori hanno già oggi le idee chiarissime su ciò che sta per accedere.

2021_Jan_479.png

In Recce’d amiamo i thriller (romanzi, cinema, e altro), ed amiamo in modo particolare i thriller insoliti ed originali.

Tra questi, vale la pena di citare il secondo film del regista francese Jean-Luc Godard, intitolato “Il piccolo soldato”.

Nel settore del risparmio e dell’investimento, i “piccoli soldati” sono quell’esercito di venditori di polizze e Fondi Comuni messo in campo dalle Reti di venditori che di vola in volta chiamano private bankers, family banker, prviate banker, consulente, wealth manager, ed altre etichette ancora.

Etichette appiccicate sopra la sola, autentica definizione di questi soggetti profesisonali, ovvero “promotori finanziari” pagati a retrocessione, sui prodotti che riescono a piazzare.

Si tratta di un conflitto di interesse ovvio ed evidente, riconosciuto anche dalla Legge, che però né Banca d’Italia né CONSOB riescono ad arginare.

E’ fuori dal loro controllo, per effetto della potenza politica delle lobby in Parlamento, che difendono l’interesse particolare delle Reti, tutte quante, da quelle grandi (Fideuram, FINECO, Banca Generali, Mediolanum, Azimut sono i nomi più noti al pubblico) fino a quelle piccole che si presentano come “boutique” (risata in sottofondo).

2021_Jan_477.png

I piccoli soldati, i promotori finanziari, sono costretti dalla loro rete a portare in giro, nella case degli investitori italiani, sempre la stessa storia, anno dopo anno dopo anno dopo anno: “non c’è ragione di preoccuparsi, non c’è ragione di disinvestire, sono solo problemi momentanei, e quest’anno finalmente ci sarà da godere”.

Solo che poi, quell’anno in cui godere, non arriva mai.

Prendete il 2021: era stato preparato tutto alla grandissima, prima con “il vaccino” e dopo con il “Piano Biden”

E visto che lo scenario è definito, e le “grandi questiono” sono tutte risolte, abbiamo del tempo libero e possiamo dedicarci alle bambinate: e vai di tesla, di Bitcoin di Gamestop e di altri elementi di folklore.

E poi (favoloso) questi sono argomenti che non richiedono neppure una preparazione specifica. ne può parlare chiunque (e infatti, ne parlano anche la bar), sono argomenti semplici, facili,

Argomenti da pomeriggio con Barbara d’Urso, presentatrice tv apprezzata anche dal dimissionario Segretario PD Zingaretti.

Per il piccolo soldato, quello è lo scenario perfetto, quindi: si vende, si fanno muovere i portafogli, si possono mandare SMS e Whatsapp con frasi semplici e lapidarie, non bisogna farla tanto lunga.

Poi, un giorno all’improvviso, tutto finisce.

2021_Jan_457.png

Ed è penoso, davvero penoso.

Da un giorno all’altro, nessuno sui mercati finanziari parla più di quelle belle cose semplici, luminose come neon e colorate come coriandoli.

Da un giorno all’altro, sui mercati, si parla e si scrive soltanto più di cose complicate, e difficili, e noiose, e vecchie, che fino a quindici giorni prima sembravano avere perso del tutti di importanza.

Da un giorno all’altro, si è costretti ad occuparsi di cose difficili, che il promotore finanziari non conosce, e che da sempre spera, semplicemente di evitare.

2021_Jan_471.png

Il promotore finanziario non capisce perché saltano sempre fuori queste fastidiose cose complicate, quando invece era così bello, bellissimo, quando si guadagnava tutti e con tutto, e la Federal Reserve diceva sempre che va tutto bene e garantiva che “vi aiuteremo sempre”.

Da un giorno all’altro, non ci aiuta più. E come se non bastasse, siamo anche costretti ad andare dal Cliente e spiegare frasi come quelle che si leggono nelle due immagini precedenti, oppure peggio ancora nell’immagine che segue qui sotto,: frasi che, francamente, noi non capiamo. E quindi, non sappiamo più che cosa dire al Cliente.

Mica sarà indispensabile capire di queste cose, per dare consigli per l’investimento?

Ma ti pare? Io ho anche passato l’esame da promotore, e queste cose mica c’erano!

2021_Jan_459.png

Questo è ciò che pensa, il promotore finanziario: che motivo c’è di rompersi le balle con queste cose, quando si potrebbe invece guadagnare tutti, guadagnare tanto, e guadagnare sempre?

Tra i promotori finanziari ci sono molte persone valide, ed anche molti soggetti impreparati ed inadeguati, e purtroppo (come documentato) sono numerosi anche i mascalzoni che ingannano il pubblico.

Con questo Post, noi di Recce’d ci rivolgiamo ai tanti promotori finanziari preparati e competenti, che sono i primi ad essere consapevoli che la situazione è quella che noi abbiamo descritto in questo Post,

Consapevoli del fatto che, procedendo sulla strada della promozione, e operando con quei metodi e quegli strumenti, il futuro per loro è segnato. E per questo pensano:

Non si gode proprio mai.

Recce’d ha qualche cosa da proporre a tutti loro.

Recce’d è l’opportunità giusta per esercitare una professione qualificata e di sostanza, una professione che per loro genera reddito partendo dai risultati dei Clienti, E NON dalle retrocessioni dei Fondi Comuni e delle polizze di assicurazione. Una professione che allo stesso tempo non pretende che abbiate fiducia cieca ed acritica in robot ed algoritmi.

Noi vi aspettiamo, amici promotori ovvero private banker ovvero wealth managers, e vi aiuteremo la vostra evoluzione professionale, se siete pronti a disintossicarvi dalla droga delle retrocessioni.

E’ arrivato il momento di lasciare i giochi dei bambini, e diventare adulti.

2021_Jan_478.png
Se hanno perso il controllo, voi che cosa fate?
 

Oggi Recce’d pubblica quattro nuovi Post. Il lancio della nuova impostazione di questo Blog (a temi, e con un nuovo layout) è stato rinviato al secondo trimestre 2021 in ragione della rapidissima evoluzione della situazione dei mercati finanziari nel mese di gennaio. Per noi di Recce’d, sono sempre i mercati a dettare i tempi. In aggiunta, oggi le occasioni per gli investitori sono le più grandi di una generazione. e noi di certo non vogliamo perderle di vista. Stiamo preparando un nuovo Longform’d dedicato al tema dei tassi di interesse, dei rendimenti delle obbligazioni, e della Federal Reserve: verrà pubblicato … quando sarà stato completato. Non sentiamo l’urgenza di scriverne oggi (anche se si tratta del “tema del giorno”) per il fatto che ne scrivemmo già quattrodici giorni fa, e che ne abbiamo scritto anticipando i fatti di queste settimane fino dallo scorso mese di agosto 2020.. Per questo siamo tranquilli: i nostri lettori hanno già oggi le idee chiarissime su ciò che sta per accedere.

2021_Jan_467.png

Tutta la retorica (il 100%) delle banche globali di investimento, e quindi delle Reti italiane che vendono le polizze di assicurazione ed i Fondi Comuni è basata sulla retorica delle Banche Centrali.

La retorica che dice che:

  1. tra sei mesi sarà ritornata la normalità

  2. grazie al vaccino ed al Piano Biden

  3. inutile perdere tempo con le sorprese: non ce ne saranno, perché le Banche Centrali hanno tutto sotto controllo.

  4. e quindi i tassi di interesse saliranno in modo lento e graduale e solo quando lo diciamo noi

Da mesi, Recce’d ha scritto in questo Blog che si tratta di un miraggio, una illusione, una balla. Una stupidata.

I nostri portafogli modello da mesi sono strutturati in modo conseguente: per fare profitti su ciò che arriva DOPO.

Con ritardo di mesi, altri investitori se ne stanno rendendo conto. Lo dice anche il grafico che vedete sopra.

A voi lettori avranno, sicuramente, già detto che i problemi venuti a galla nelle ultime settimane sono problemi “transitori”. Così come erano transitori, ad esempio, i problemi della Repo Crisis del 2019, commentati in modo ampio ed analitico in questo Blog.

Anche questa è una balla, come spiega in modo chiaro e qualificato Jim Grant nell’articolo che abbiamo selezionato per i lettori del nostro Blog.

In modo particolare, per quei lettori che oggi dicono a sé stessi: “chi se lo aspettava”, oppure “chi se lo poteva immaginare”.

Come fanno sempre.

Jim Grant of Grant's Interest Rate Observer recently made an appearance on WealthTrack with Conseulo Mack to talk "Financial Bubbles of Historic Proportions". Grant covered numerous topics on the macroeconomic picture. 

On Interest Rates

"Basic rate of interest does the following: it helps us to connect the present with the future, it discounts future cash flows. They connect past present and future. And they help us calibrate credit risk - the chances of somebody not getting paid. They help corporate managers decide whether a certain investment is worthwhile," Grant says. "They're prices, and prices in general I think are better discovered in the marketplace."

"Worldwide, we have a regime of price administration and suppression. Which, I think, is trouble."

On The Fed's Power

When asked how the Fed got so powerful, Grant said: "It wasn't what was intended. The founders had something else in mind altogether. In 1913, the Fed was envisioned to be a decentralized organization that would furnish credit during the stringent months of the calendar year, which was typically end of the year, as part of an agriculture economy - fall, autumn, during crop moving season."

The Fed was there to lend against good sound banking collateral, Grant explained, and to provide liquidity. "Fast forward a century and a couple decades and here we are: the Fed is the first Vice President in charge of everything," Grant says. "It is astounding to me that we know so much about Jerome Powell. But the Fed gradually and by degree has gathered, with the encouragement of Congress, these powers that the founders did not anticipate."

"So we have an omnipresent, ubiquitous and all powerful institution."

On The Bond Market

The Fed has "left us with a bond market that all but has been destroyed with respect to the proper functioning of a bond market". 

It's not just the Fed, Grant says, it's a "worldwide regime of interest rate suppression and manipulation". "I think it's not everyday that you get 4,000 year lows in rates," Grant joked.

"Junk bond yields begin with a number 3," Grant points out when asked where the bond market is skewed the most. Without "buying 10's of billions of dollars in bonds per month to suppress rates - I'd say Treasury Yields would be closer, at the long end of the curve, to 3.5% to 4%." 

On The Stimulus And Inflation

When asked about hyper-stimulation, Grant responded: "Baseball season's gonna start any minute now. Let me tell you a baseball story. The scene is sometime in 1960s and the St. Louis Cardinals are playing. A very very mediocre batter strikes out, slams down his bat, takes a swing at the water cooler and finally a pitcher named Bob Gibson summons him over and points to his mediocre batting average. He asks him 'What did you expect?'"

Grant continues, "We have a broad money supply growing 26% year over year and we have fiscal stimulus upon stimulus well in excess, in dollar terms, well in excess of the lapse in GDP owing to the lockdown. These monetary actions are truly gigantic. If in a year, if inflation isn't 2.5%, 3% or 4%, people are going to say 'What did you expect?'"

"Where this may end is an unscripted inflation that will surprise the bond market, which is still trusting the Fed, and as the bond market sells off and rates go up, high flying stocks come down."

He continues, "It's then I'll say to Chairman Powell: 'What did you expect?'"

Perché il vaccino non ha funzionato? (parte 2)
 

Oggi Recce’d pubblica tre nuovi Post. Il lancio della nuova impostazione di questo Blog (a temi, e con un nuovo layout) è stato rinviato al secondo trimestre 2021 in ragione della rapidissima evoluzione della situazione dei mercati finanziari nel mese di gennaio. Per noi di Recce’d, sono sempre i mercati a dettare i tempi. In aggiunta, oggi le occasioni per gli investitori sono le più grandi di una generazione. e noi di certo non vogliamo perderle di vista. Stiamo preparando un nuovo Longform’d dedicato al tema dei tassi di interesse, dei rendimenti delle obbligazioni, e della Federal Reserve: verrà pubblicato … quando sarà stato completato. Non sentiamo l’urgenza di scriverne oggi (anche se si tratta del “tema del giorno”) per il fatto che ne scrivemmo già sette giorni fa, e che ne abbiamo scritto anticipando i fatti di queste settimane fino dallo scorso mese di agosto 2020.. Per questo siamo tranquilli: i nostri lettori hanno già oggi le idee chiarissime su ciò che sta per accedere.

2021_Jan_419.png

In una lettera scritta ai colleghi del G20, il Ministro del Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ha scritto, la settimana scorsa, che “il vaccino è l’arma più potente per stimolare le economie” (immagine qui sopra).

Giudichiamo interessante questa notizia, dal punto di vista della gestione del portafoglio e della performance degli investimenti finanziari, per più di una ragione.

Yellen conferma, con questa sua lettera, che “c’è e ci sarà bisogno di altro stimolo all’economia”. Il fatto merita attenzione, visto che noi operatori e voi investitori siamo tutti investiti ogni giorno, mattina, pomeriggio e sera, da pareri spacciati come certezze, pareri che ci garantiscono che “tutto tra sei mesi sarà tornato come era prima”.

Anche in questo Blog, in precedenti occasioni, ci siamo chiesti il perché di questa insistita, ossessiva ed apparentemente inarrestabile predica, che vuole convincere tutti di qualche cosa che, però, oggi nei dati, nei fatti, nella realtà non esiste.

E qui emerge un secondo motivo di interesse, per noi investitori, nelle parole di Yellen citate più in alto: il tema de “il vaccino”

Il giorno 9 novembre 2020, l’annuncio de “il vaccino” da parte di Pfizer fu commentato, da moltissimi, come un “momento storico”. Per moltissimi (commentatori, analisti, investitori e politici) quello era un “punto di svolta”.

Come ricorderete, Recce’d espresse subito, fin dai primi giorni, le sue perplessità. A noi sembrava mancassero, quel 9 novembre, sufficienti elementi di giudizio a sostegno della tesi del “passaggio storico”.

A distanza di tre mesi e messo, ieri venerdì 26 febbraio 2020, i primi sei titoli del sito del più grande quotidiano italiano erano tutti e sei dedicati all’epidemia (… e neppure un solo titolo sull’effetto Draghi …). Lo vedete qui sotto.

2021_Jan_412.png

Il tentativo di recuperare e rivendere, al Mondo attraverso il G20, il tema de “il vaccino” come fattore di supporto allo sviluppo economico, di cui si è fatta portavoce la settimana scorsa Yellen, a noi suona preoccupante. Di più: ci leggiamo un segnale di disperazione.

Questo vaccino, che poi sono tanti vaccini, uno diverso dall’altro, non ha avuto fino a oggi, 27 febbraio 2021, l’effetto “salvifico” promesso a tutti noi ogni giorno dal 9 novembre 2020, tre mesi e mezzo fa.

Si tratta di un medicinale: nulla più di questo. Come ogni altro medicinale su questo Pianeta, funziona quasi sempre, ma non sempre, va prodotto, confezionato, e consegnato; va testato, poi rettificato, poi di nuovo testato, poi di nuovo rettificato e modificato.

Come ogni altro medicinale.

Noi ci chiediamo, ancora una volta, il perché si è tentato di presentarlo al pubblico come “bacchetta magica”, dall’effetto immediato ed universale. Il pubblico non è fatto di bambini.

E neppure il mercato finanziario, come dimostra il fatto che la Borsa di New York (che non è solo la più grande, oggi: è anche la più manipolata dai media) ha chiuso ieri sera, venerdì 26 febbraio 2021, a 3809 punti, come vedete nel grafico qui sotto. Dopo tre mesi e mezzo dal primo annuncio de “il vaccino” si è spostata di 140 punti circa, ovvero del 4% scarso (e per carità di patria, non citeremo qui il “fantastico Piano Biden da 1900 miliardi di dollari USA”.

Non c’è bisogno di scrivere altro, tutto sta già in questi pochi numeri.

Ci chiediamo soltanto, anche questa settimana: che cosa stanno pensando di fare, oggi, quelli che tre mesi fa sono andati dietro alle indicazioni del promotore finanziario e del private banker, quando dicevano che “questo è il momento di investire”?.

2021_Jan_434.png
Mercati oggiValter Buffo