Tra sei mesi sarà tutto come prima. Proprio come nel 2019 (parte 1).

 

Di esperti in epidemie, quanti ne abbiamo visti ed ascoltati!

Ci sono centinaia di esperti in epidemia sia in TV, sia alla radio, sia sui social. E poi: ci sono esperti di epidemie, che ne sanno più di altri esperti di epidemie (che di professione fanno il medico) sia al Governo, sia alla BCE, sia alla Federal Reserve, sia e soprattutto in Goldman Sachs, in Morgan Stanley, in Bank of America, e ci sono esperti di epidemie anche in Azimut, in Mediolanum, in FINECO, in Banca Generali, in Fideuram.

Grazie a questi esperti, ed in particolare grazie a tutti gli esperti che per professione NON fanno il medico, oggi noi investitori abbiamo una serie di certezze.

La certezza che è più importante di tutte è questa: tra sei mesi, massimo un anno, sarà tutto come prima. Nel giorno stesso, nel quale Pfizer annunciò il primo di una serie di decine e decine di diversi vaccini, tutte le banche di investimento come Goldman Sachs oppure Morgan Stanley avevano già pronti grafici colorati a dozzine, grafici che ci spiegano che entro sei, massimo dodici mesi tutti staranno ancora meglio di prima.

Una parte di quegli stessi grafici, va detto, era già stata spesa sei mesi prima, ad aprile, per spiegare che non ci sarebbe stata una “seconda ondata”, ma per fortuna sono grafici riciclabili, ed eccoli di nuovo pronti all’uso, e … “scusate per il ritardo”.

Questo esercito di esperti, esercito che si è formato dalla sera alla mattina (per esigenze commerciali) proprio sulla base di queste loro “previsioni” ci racconta che, come conseguenza della rapida guarigione dell’umanità dall’epidemia, ci sarà un ancora più rapido ritorno dell’economia a condizioni di “normalità”.

In Recce’d, noi siamo decisamente scettici, e lo scrivevamo già mesi fa. Già mesi fa, abbiamo scritto di avere una posizione diversa, e profondamente diversa, sull’intera questione.

Fino ad oggi, i fatti danno ragione a noi, e torto all’esercito di “esperti del bar”. Ma vedremo come andranno le cose da oggi in poi.

Tenendo quindi il verdetto finale in sospeso, su chi avrà ragione e chi torto (necessariamente, o noi o loro), rimane una nostra profonda diversità di vedute, rispetto alle banche di investimento ed alle Reti di promozione finanziaria. per chi fosse interessato, ora noi qui riassumiamo le differenze.

  1. tra il parere dei medici, ed il parere delle banche di investimento internazionali, noi sempre e per sempre preferiamo affidarci al parere dei medici se le questioni sono questioni di salute pubblica; non c’è un solo medico che dica che tra sei mesi tutto è risolto (a parte quel certo Zangrillo e la sua corte di simpatizzanti, che però di recente ha recitato l’abiura)

  2. chiunque abbia un briciolo di memoria, ricorda perfettamente le dichiarazioni di Draghi e Powell nel gennaio 2019, dichiarazioni che parlavano in modo esplicito di “economie in difficoltà” (lo trovate sul Web); ragione più che sufficiente per affermare che “ritornare come prima” non significherebbe ritornare ad una situazione di equilibrio nelle economie

  3. per quanto detto al punto numero 2, e sulla base delle osservazioni che potrete fare facilmente leggendo i dati nei tre grafici che seguono, attribuire all’epidemia di COVID-19 lo stato di precarietà nel quale si trovano le economie oggi (e per riflesso, anche i mercati finanziari) è del tutto sbagliato; la fragilità che è emersa a causa dell’epidemia ha radici e fondamenta in altre situazioni (che Recce’d ha ampiamente commentato); non sarà il vaccino contro il COVID-19 a risolvere queste incertezze: occorrerebbe un vaccino di ben diversa natura

Nel grafico qui sotto, vengono messi a confronto i dati per la crescita del PIL nel 2020 ed i dati per la mortalità da COVID-19. Il titolo riassume la principale evidenza offerta dai dati: chi afferma che c’è un rapporto diretto e lineare tra l’epidemia e l’andamento dell’economia viene smentito dalla realtà dei fatti.

Il grafico abbiamo deciso di riproporlo tre volte, allo scopo di evidenziare tre diverse evidenze:

  1. nel riquadro di colore rosso, vedete in quali Paesi è risultato più elevato (fino ad oggi) il numero di morti per COVID-19

  2. più in basso, nel riquadro di colore giallo, mettiamo in evidenza i Paesi con il maggiore calo del PIL nazionale, nel 2020

  3. infine, nel riquadro di colore vedere vedete i (pochi) Paesi che abbinano un risultato economico positivo, o di poco negativo, ad un basso numero di morti per COVID-19.

Emergono differenze significative, sia tra Paesi che appartengono ad una medesima Area, sia tra le diverse Aree economiche del Pianeta. Il grafico offre, in questo senso, alcune indicazioni importanti. Ogni lettore potrà fare, sulla base di queste statistiche, le sue considerazioni e le sue valutazioni per il futuro. Anche del proprio portafoglio in titoli.

Noi chiudiamo questo Post con un richiamo importante: chi vi racconta che “nel 2020 le economie hanno sofferto solo a causa dell’epidemia di COVID-19” vi racconta qualche cosa che non corrisponde alla realtà.

Chiedetevi il perché.

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Mercati oggiValter Buffo