Adesso, tutti quanto i “promotori finanziari dell’ottimismo”, quelli che vanno dietro a JP Morgan e Goldman Sachs, ed anche i cosiddetti “consulenti” come Zacks (nell’immagine che trovate alla chiusura di questo Post) hanno un grosso anzi grossissimo problema.
Il problema è quello che adesso è necessario cambiare la storia da raccontare ai Clienti. Quella di Zacks non funziona più. Bisogna inventarsi una storia del tutto nuova.
Ma voi, amici lettori, siete davvero convinti che, nel vostro migliore interesse, sia un bene continuare a fidarsi di gente come questa? A pagare commissioni a gente come questa?
Gente che non solo non ha competenza specifica, ma pure non ha un mestiere. Il “consulente”, che poi si faccia chiamare da voi private banker, wealth manager, o con altri nomi inventati sul momento (incluso robot-advisor) ha l’obbligo professionale di sapervi dare, subito e forse anche prima, una risposta qualificata su argomenti come quello di questo Post.
Recce’d intende la propria professione in un modo radicalmente diverso, rispetto a come la intendono all’Albo dei promotori finanziari, oppure in FINECO, oppure in Banca Generali, oppure in Fideuram (e l’elenco comprende tutte le Reti di promotori Finanziari). Non non siamo costretti a vendere polizze, Unit Linked, oppure Certificati o Fondi Comuni dal nome assurdo.
Il nostro dovere professionale, vero il Cliente che affida il proprio patrimonio a Recce’d, è quello di
generare una performance se possibile elevata in termini assoluti, senza diretta relazione con gli alti ed i bassi degli indici dei mercati
in ogni caso, mantenere sempre sotto STRETTO controllo la volatilità, e proteggere così il patrimonio; anche, e soprattutto, nel marzo 2020, quando i nostri Clienti guadagnavano mentre quelli delle Reti erano alla disperazione
rendere sempre il Cliente consapevole di ciò che viene fatto con i propri soldi; Recce’d ritiene un dovere professionale ANTICIPARE al proprio Cliente dati come quello di venerdì 7 maggio 2021.
Proprio con riferimento al terzo punto qui sopra, vi può essere utile rileggere ciò che c’era scritto nel nostro The Morning Brief di venerdì 7 maggio 2021, pubblicato e consegnato al Cliente alle ore 7, e quindi 8 ore prima che negli Stati Uniti venisse pubblicato il dato per i disoccupati.
Nel giorno in cui escono dati attesissimi per l’occupazione USA, il giorno nel quale si prevede che i nuovi posti di lavoro possano arrivare ad un milione, un giorno nel quale moltissimi parleranno e scriveranno di BOOOOM economico, Recce’d vi dirà perché, sec ondo noi di Recce’d, negli Stati Uniti non c’è nessuna ripresa. Con il termine “ripresa economica” si intende, nel mondo di oggi, una fase nella quale i tassi di crescita dell’economia, e del PIL in modo particolare, sono in aumento. Non sono in aumento, oggi, in Cina; in Europa, le variazioni del PIL nel primo trimestre 2021 sono risultate NEGATIVE. Fatto che ci lascia con i soli Stati Uniti. Ma in America, per ora almeno, non c’è nessuna ripresa: ed è una semplicissima aritmetica che lo conferma. Attraverso lo Stato, sono stati messi a disposizione dei cittadini USA tra i 6 e i 9 mila miliardi di dollari, tra l’aprile 2020 e l’aprile 2021. Il rimbalzo del PIL durante quel periodo va per intero attribuito a questa spesa pubblica in deficit. L’economia, di suo, non ha aggiunto nulla: al contrario, per una spesa pubblica di 6-9 miliardi abbiamo ottenuto, fino ad oggi, un aumento del PIL di 2-3 miliardi. Non tutti gli effetti positivi di quell’intervento dello Stato si sono già esplicitati, ed è vero: è altrettanto vero che NULLA di paragonabile sarà disponibili, nel prossimo anno, oppure nell’anno dopo, oppure nell’anno ancora successivo. Non c’è più spazio. Si potrà parlare di “ripresa dell’economia USA soltanto nel momento in cui noi investitori vedremo l’economia americana crescere SENZA il “Piano Biden”. Nulla ci garantisce, oggi, che vedremo quel risultato.
Quale è la (grandissima) utilità pratica che sta nell’anticipare al Cliente questo tipo di informazioni? Semplice: il portafoglio titoli va posizionato PRIMA che esca il dato.
Cominciare lunedì 10 maggio a chiedersi che “cosa fare adesso” è un modo per farsi del male da soli.
Per questa semplice ragione, il vostro “cosiddetto consulente” se è una persona seria, preparata e responsabile, non deve farvi perdere tempo che la scelta dei Fondi Comuni, una scelta che a conti fatti a voi costa solo dei soldi e non rende nulla. Il cosiddetto consulente/promotore/wealth manager/private banker deve, ha l’obbligo, di essere presente con voi su temi specifici. Come quello di questo Post.
E’ questa la sola ragione che esiste, per pagare commissioni ad un consulente per gli investimenti finanziari. Non ne esistono altre.
Quindi: chiamatelo subito, oggi stesso, domenica, e chiedete se è vero che negli Stati Uniti c’è il boom economico, oppure se si trattava soltanto di una fantasia, di una invenzione scritta e raccontata per costringere voi a comperare altre quote di Fondi Comuni azionari.