Blade Runner: "Ho visto cose che voi umani ..."
 

Stiamo senza dubbio facendo la storia, e ve lo abbiamo già scritto. Noi investitori, volenti oppure nolenti, affrontiamo anni che resteranno nella memoria collettiva dei mercati finanziari.

Perché? Perché si vedono cose anomale, enormità senza precedenti, stranezze che potrebbero risultare molto pericolose.

A differenza dell’androide di Blade Runner, si vedono cose fantascientifiche, ma le vedono proprio tutti.

Un esempio? Facile. Ve lo ricordate il titolo qui sotto? Ve lo avevamo riportato ed avevamo anche commentato i contenuti dell’articolo solo pochi giorni fa.

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Leggete anche il titolo che segue: medesimo gruppo editoriale, in un certo senso anche medesima redazione, a sei giorni di distanza. Provate a spiegare, a voi stessi e a noi, il titolo qui sotto: ci vorrebbe l’androide di Blade Runner.

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Sherlock Holmes: "Perché il cane non abbaia?"
 

Nel racconto di Conan Doyle Silver Blaze (incluso nell’antologia “Le memorie di Sherlock Holmes“) l’investigatore risolve il caso notando un cane che non aveva abbaiato.

“… e poi c’è il curioso incidente del cane”

“Ma il cane durante la notte non fece niente”

“Proprio questo è l’incidente curioso”.

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Il cane non abbaia. L’inflazione neppure. Ed è per questo che Trump ed il suo fidato Kudlow (non è un cane, vediamo di non essere maliziosi per cortesia…) strillano per avere dalla Fed il taglio dei tassi ufficiali di interesse.

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E poi c’è la Fed, che mercoledì sera 1 maggio ci ha detto che il calo dell’inflazione nei primi mesi dell’anno è “transitorio”, fatto che ha modificato in modo significativo le aspettative degli investitori sul futuro dei tassi ufficiali di interesse negli USA.

Aggiungete che il giorno prima, ovvero il 30 aprile, è stato pubblicato il dato che vedete sotto: l’indice ufficiale ECI del costo del lavoro nel settore privato.

Come fanno, a stare nella medesima pagina, il grafico sotto e quello sopra?

Ci potrebbero aiutare a capire meglio la situazione i dati che vedremo la settimana prossima per l’inflazione negli Stati Uniti, ed anche i dati per l’inflazione in Cina.

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Stanlio e Ollio: "Umido e ventoso"

Ollie: You’d better take my temperature….. get that thermometer.
Stan: The what?
Ollie: Thermometer! You’ll find it on the shelf.
(Stan places the thermometer into Ollie’s mouth and starts to take his pulse)
Ollie: What does it say?
Stan: Wet and windy.

Molto anni fa, i mercati finanziari erano il “termometro dell’economia”.

Oggi tutti ci pasticciano dentro, ai nostri amati mercati finanziari, e per questo il termometro è diventato molto meno preciso. Per alcuni periodi di tempo, brevi e a volte anche lunghi, invece di misurare la temperatura dell’economia, ci dicono … se c’è vento, proprio come Stanlio citato sopra.

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I dati qui sopra ci raccontano come sta oggi l’economia in Europa: ma i mercati, loro, al momento non mostrano alcuna reazione.

Vale per i mercati delle obbligazioni, come pure per la Borsa. Sarà forse che gli utili delle Società quotate in Europa vanno bene?

Proviamo a dare un’occhiata ai dati …

Commento finale per gli investitori. Fate bene attenzione, che anche se il termometro non funziona, poi la febbre farà comunque il suo corso e come tutti sapete sottovalutare la febbre potrebbe avere conseguenze gravissime.

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C'era una volta in America
 

Nessuno ve lo ha detto, ma non c’è più Trump.

Spieghiamo meglio: Trump è ancora il Presidente degli Stati Uniti, ma nei dati economici non c’è più.

Ai lettori quello che abbiamo appena scritto potrebbe sembrare in contrasto con i dati appena pubblicati per il PIL USA (la settimana scorsa) e poi per l’occupazione (venerdì 3 maggio). Dati che ad una prima lettura sembrano indicare un’economia che fa “boom”, una affermazione che noi investitori dobbiamo prendere con cautela, esattamente come nel recente passato fu giustificata la cautela di fronte alle affermazioni di quelli che annunciavano la “crescita globale sincronizzata”

Per questa ragione vi chiediamo di fare attenzione al grafico che segue.

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Gli indici ISM sono due tra i più influenti indici per l’economia degli Stati Uniti. Trovate con facilità sul Web una definizione, ed anche una conferma dell’importanza di questi indici per l’economia USA.

Proprio mercoledì 1 e venerdì 3 maggio sono stati pubblicati i valori di questi indici per il mese di aprile: sia l’indice ISM per il settore dell’industria (la linea di colore azzurro) sia l’indice per il settore dei servizi (la linea di colore azzurro) sono scesi al livello a cui stavano alla fine del 2016, quando Trump fu eletto.

La linea di colore rosso, invece, sono le “sorprese” economiche arrivate dagli Stati Uniti: in altre parole, la differenza tra quello che era stato previsto, ed i dati che poi, effettivamente, sono stati pubblicati.

Il significato dei dati che vedete qui nel grafico, è chiaro: per noi di Recce’d, è rilevante sia per il presente sia per la parte restante del 2019.

Chinatown
 

In settimana abbiamo segnalato ai nostri Clienti il tema della “cinesizzazione” dei dati economici negli USA, e ritorneremo sul medesimo argomento anche la settimana prossima nella Sezione Analisi del nostro Morning Brief. In precedenza, avevamo già fatto cenno a questo tema in un Post.

Oggi torniamo sul tema, per mettere alla vostra attenzione qualche cosa che pochissimi hanno sottolineato e che vedete nell’immagine in basso.

Quello che colpisce il lettore attento NON è la richiesta (del tutto inusuale, fuori luogo e persino imbarazzante: ma non imprevedibile) di un taglio dei tassi ufficiali dell’1%. Non è questo che vogliamo farvi notare.

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Notate invece che al Presidente degli Stati Uniti piace la Cina: a lui piace che in Cina sia possibile mettere in circolazione una abbondante liquidità e tenere i tassi bassi.

A lui piace, un’economia manovrata dal Governo Centrale: che è esattamente l’opposto del “libero mercato” (free market).

Ve lo segnaliamo perché questa preferenza viene espressa da un uomo politico che è stato eletto con i voti del Partito che storicamente si colloca a destra, e quindi storicamente è contrario all’intervento pubblico sui mercati.

Oggi, ricette che nel passato erano tipiche delle forze politiche “a sinistra” sono portate avanti, indifferentemente, da partiti vecchi e partiti nuovi, da quella che era la sinistra politica come da quella che era la destra politica. Tutti uniti al grido di “più moneta e più debito”.

Il Mondo sta cambiando molto rapidamente, e va in una direzione che toccherà, in modo profondissimo, anche le prospettive di guadagno, ed i rischi, di noi investitori.

L’immagine in basso è solo una delle tantissime testimonianze di un dibattito che è ormai globale, che Recce’d ha già analizzato in passato, e che tornerà a prender in esame la settimana prossima su SoldiOnline.it.

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