Il PIL degli Stati Uniti: la Cina ha vinto

 
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Forse non ve ne siete accorti, ma ormai siamo tutti in Cina.

A che cosa ci stiamo riferendo? Come tutti sapete, in Cina lo stato ritocca le statistiche ufficiali. Non le stravolge: persino il Governo cinese, se il PIL scende, è costretto alla fine ad ammetterlo. Però è una consolidata, e documentata, abitudine quella di dare “una aggiustatina” alle cifre, specie se non sono positive (per il Governo medesimo).

La cosa, evidentemente, non dispiace anche ad altri politici e ad altri Governi.

Ed arriviamo così al dato di venerdì 26 aprile, per il PIL degli Stati Uniti nel trimestre gennaio-marzo. Un dato che esce al di sopra delle attese, e che il Corriere della Sera presenta come vedete sotto.

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Come potete vedere, il PIL “vola”, come Unieuro in quel famoso spot tv. Battute tutte le attese: una vittoria per 3 a 0.

Un lettore che non ha a disposizione il tempo, oppure l’attenzione, si ferma qui, e porta a casa.

Chi invece, per professione, è tenuto ad approfondire, si imbatte nel titolo che segue.

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Il titolo colpisce, perché dice il contrario di ciò che abbiamo appena letto sul Corriere della Sera. Ci colpisce anche perché è un titolo del Wall Street Journal. Gruppo FOX. Il gruppo media che ha sostenuto, con tutte le sue catene tv in particolare (FOX News) la campagna elettorale di Donald J. Trump. Un gruppo che, anche oggi, è apertamente schierato a supporto della Presidenza Trump.

Forse si tratta di un errore.

Allora, andiamo a leggere anche Bloomberg, che oggi è la più diffusa agenzia di informazione specializzata.

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Ma come? Avevamo le idee chiarissime dopo avere letto il Corriere della Sera, e invece adesso … forse è utile andare a leggere con maggiore attenzione i dati pubblicati venerdì?

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Impossibile! Sembrerebbe proprio che il dato pubblicato venerdì sia risultato superiore alle attese soltanto grazie alla componente “scorte”, che poi sono l’invenduto delle Società, ed alla componente “spesa pubblica”, ed in particolare la componente delle spese per la difesa. Lo dice anche il signore qui sotto.

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Si tratterà di fake news, come dice sempre il nostro buon Donald? Proviamo allora a ritornare al Wall Street Journal, che è la fonte di cui neppure Trump potrà mai dubitare, e vediamo che cosa scrivono.

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Quello che dicono qui sopra coincide con quello che avevamo letto più in alto: il dato di venerdì 26 aprile sembrerebbe, leggendo queste fonti diverse fra loro, un pochino … addomesticato.

Meno male che, almeno nel testo del Wall Street Journal, ci viene offerto un … salvagente, ovvero un raggio di speranza, uno spruzzo di fiducia (evidenziato in blu). Qui si dice che i risultati trimestrali delle Società quotate stanno uscendo su livelli più alti, rispetto alle attese.

Ma .. sarà vero almeno questo? Sarò meglio approfondire, e lo faremo. Ma in altra sede.

Mercati oggiValter Buffo