Chinatown

 

In settimana abbiamo segnalato ai nostri Clienti il tema della “cinesizzazione” dei dati economici negli USA, e ritorneremo sul medesimo argomento anche la settimana prossima nella Sezione Analisi del nostro Morning Brief. In precedenza, avevamo già fatto cenno a questo tema in un Post.

Oggi torniamo sul tema, per mettere alla vostra attenzione qualche cosa che pochissimi hanno sottolineato e che vedete nell’immagine in basso.

Quello che colpisce il lettore attento NON è la richiesta (del tutto inusuale, fuori luogo e persino imbarazzante: ma non imprevedibile) di un taglio dei tassi ufficiali dell’1%. Non è questo che vogliamo farvi notare.

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Notate invece che al Presidente degli Stati Uniti piace la Cina: a lui piace che in Cina sia possibile mettere in circolazione una abbondante liquidità e tenere i tassi bassi.

A lui piace, un’economia manovrata dal Governo Centrale: che è esattamente l’opposto del “libero mercato” (free market).

Ve lo segnaliamo perché questa preferenza viene espressa da un uomo politico che è stato eletto con i voti del Partito che storicamente si colloca a destra, e quindi storicamente è contrario all’intervento pubblico sui mercati.

Oggi, ricette che nel passato erano tipiche delle forze politiche “a sinistra” sono portate avanti, indifferentemente, da partiti vecchi e partiti nuovi, da quella che era la sinistra politica come da quella che era la destra politica. Tutti uniti al grido di “più moneta e più debito”.

Il Mondo sta cambiando molto rapidamente, e va in una direzione che toccherà, in modo profondissimo, anche le prospettive di guadagno, ed i rischi, di noi investitori.

L’immagine in basso è solo una delle tantissime testimonianze di un dibattito che è ormai globale, che Recce’d ha già analizzato in passato, e che tornerà a prender in esame la settimana prossima su SoldiOnline.it.

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