Posts in Mercati oggi
Pensieri (alla rinfusa) di Pasquetta
 

Il tema di Recce’d ha deciso di procedere oggi, 13 aprile, alla pubblicazione di un solo Post, il cui contenuto non è ordinato come nostra abitudine, e non è stato analizzato in profondità come nostra abitudine, e non è quindi finalizzato ad un preciso obbiettivo, come da sempre è nostra abitudine.

Abbiamo deciso di consegnare ai lettori una serie di pensieri sparsi, e di spunti di riflessione.

Un “regalo di Pasquetta” che potrebbe aiutare i lettori del sito ad affrontare quella che sarà la Fase 2 della Crisi Finanziaria.

La Fase 1 si è chiusa proprio prima di Pasqua: dopo il puro panico di metà marzo 2020, i mercati hanno tirato un respiro di sollievo ad inizio aprile 2020, visto che … il tetto non ci è ancora caduto sulla testa.

Ma adesso viene il difficile: oppure il bello, a seconda di come siete posizionati con il vostro portafoglio e di quale strategia di investimento state seguendo.

Come detto toccheremo in ordine sparso una serie di temi ed argomenti. A cominciare dall’Italia.

2020_week_01_Apr_144.png

L’Italia ha affrontato la sfida del COVID-19 in modo non peggiore, e in alcuni casi certamente migliore, rispetto agli altri Paesi Sviluppati. Per questa ragione, è giustificata l’irritazione di chi registra, al di fuori dai nostri confini, atteggiamenti di sufficienza o peggio di derisione nei confronti dell’Italia.

Attenzione però a non commettere l’errore di confondere COVID-19 e debito pubblico. Sono due temi del tutto diversi, anche se leggendo la stampa nazionale sembrerebbero due temi sempre associati.

2020_week_01_Apr_143.png

La gestione delle nostre Finanza Pubbliche non inizia con il COVID-19. E se da un lato è vero, che a fronte di un fenomeno come l’epidemia COVID-19 è inevitabile un aumento (di breve termine) del debito degli Enti Pubblici, proprio questo momento, il momento della massima emergenza, è il momento perfetto per chiedersi chi e come è stata portata la finanza pubblica ai livelli attuali. Al lettore chiediamo di riflettere ad esempio su un punto: se Draghi invece di assecondare i diversi Governi in carica avesse perseguito una politica diversa, non credete che oggi l’Italia affronterebbe con ben altri margini di manovra la più grave crisi sanitaria degli ultimi 100 anni?

Risulta evidente l’utilizzo del COVID-19 come “colpo di spugna” sul passato: il COVID-19 utilizzato per assolvere tutti. Noi lo giudichiamo un errore gravissimo.

2020_week_01_Apr_142.png

Aggiungiamo una seconda considerazione sull’Italia, per poi passare ad altri temi. Nella Fase 2 non ci sarà quella sorta di “sentimento nazionale unico” che ha dominato fino a ieri. Come dice il titolo della Stampa, l’idillio della “unità nazionale” era solo un miraggio, e non è mai esistito. Da domani ritorneranno le consuete, e profonde, divisioni nel mondo della politica, e quindi anche nel Governo. Il che renderà ben più difficile fare le cose.

Ora passiamo ad altro.

2020_WEEK_01_Apr_128.png

Se guardiamo ai mercati finanziari, non c’è alcun dubbio che il dato di fatto di maggiore evidenza, in questo inizio del 2020, è quello citato dal titolo qui sopra: se il crash non fosse arrivato a causa dell’epidemia, sarebbe stato causato da qualche altro evento. Era INEVITABILE.

La ragione? La spiega perfettamente il titolo qui sotto (da Bloomberg).

2020_WEEK_01_Apr_129.png

Recce’d ne ha scritto così tante volte, ed in modo così tanto chiaro e così approfondito, che non c’è ragione di ripetere qui ciò che tutti possono leggere andando indietro in questo sito.

Se proprio volete essere consolati con qualche riferimento numerico, se proprio vi mancano le “previsioni”, ve lo ripetiamo ancora una volta: basta fare due conti con una matita sul retro di una busta dove stava la bolletta della luce, prima di buttarla via. Non ci vuole un professore, non ci vuole Goldman Sachs, non ci vuole soprattutto un promotore finanziario, o private banker, o family banker. Nessun venditore di Fondi Comuni di Investimento vi farà mai vedere questi numeri che leggete nelle tre immagini che seguono. Fino a che conserva il posto di lavoro, almeno.

A differenza di professori e promotori, di banche globali e Reti italiane, Recce’d ve ne scriveva, ne scriveva ai propri Clienti in The Morning Brief e negli altri documenti riservati, e ne scriveva in pubblico, quando l’indice della Borsa USA stava a 3350 punti, e tutto sembrava già scritto (a molti ma non a noi).

Fa una bella differenza. Fa tutta la differenza. Fa differenza nei risultati dei vostri investimenti in titoli e/o Fondi Comuni.

2020_week_01_Apr_130.png
2020_week_01_Apr_131.png
2020_week_01_Apr_132.png

E ora dove andremo? Proviamo così: che cosa hanno fatto gli indici di Borsa dopo un primo trimestre negativo come quello che si è chiuso quindici giorni fa?

2020_week_01_Apr_133.png

Se non vi fidate delle statistiche, ed invece cercate un contributo più analitico e approfondito beh … noi di Recce’d non ve lo regaleremo di certo, ma vi regaliamo invece uno spunto utile per fare un po’ di ordine ed un inizio di lavoro professionale e fondato sui fatti.

Prendete le tre tabelle che seguono, un foglio Xcel, e rispondete a questa domanda: in che misura gli interventi elencati nella tabelle modificheranno i dati per la crescita del PIL, dell’inflazione, del commercio internazionale, del debito, dei profitti delle aziende, nel prossimo semestre? E nei prossimi 12 mesi? E nei prossimi due anni?

2020_week_01_Apr_118.png
2020_week_01_Apr_118bis.png
2020_week_01_Apr_118ter.png

Non vi sentite in grado? Beh, chiedete al promotore finanziario. Al family banker. Chiedete al vostro private banker di fare per voi questo lavoro.

Oppure, continuate così. Continuate ad andare con il gregge senza neppure comprendere ciò che accade nel Mondo intorno a voi. Continuate ad investire sulla base dei nomi dei Fondi Comuni, senza neppure guardare che cosa c’è dentro. E buona fortuna.

Ma torniamo ad argomenti più seri. Torniamo alla fine del primo trimestre 2020.

2020_week_01_Apr_136.png
2020_week_01_Apr_134.png

In un solo trimestre, tutte quelle brave persone che “avevano guadagnato moltissimo” nel 2019) si sono ritrovati con i prezzi di Borsa del 2016. La cosiddetta perdita, in MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI; la vedete sotto nel grafico.

Ma questa NON è una perdita. Si tratta di ricchezza che NON è mai esistita, quindi nessuno ha perso nulla. Semplicemente, siamo usciti da un sogno. Che però era un incubo. Sorpresa!

2020_week_01_Apr_135.png

Nessuno poteva prevedere? Davvero? ma non diciamo sciocchezze.

Come hanno reagito gli investitori? Perdendo soldi, in primo luogo. E poi premiando, a crisi ormai già in essere, i cosiddetti “beni rifugio” tradizionali.

2020_week_01_Apr_137.png

Poi c’è stato il sospiro di sollievo di aprile 2020, e in Borsa l’indice che conta più di tutti, lo S&P 500 di New York, è ritornato a quota 2800: che è la quota alla quale 13 mesi fa i Clienti di Recce’d aprivano le prime posizioni SHORT, poi mediate in modo efficacissimo a luglio-agosto ed infine a fine gennaio. Un’operazione fruttuosa per i portafogli dei nostri Clienti. Questo è ciò che merita la definizione di “gestione di un portafoglio in titoli”.

2020_week_01_Apr_138.png

Il sospiro di sollievo che tutti avete visto si poggia sulle aspettative di chi dice che una volta superata la fase acuta dell’epidemia l’economia reale tornerà “più bella e più superba che pria!” (come diceva Petrolini).

2020_week_01_Apr_140.png

Le banche internazionali di investimento puntano tutto su questo scenario, così come fa (per conseguenza) anche il vostro private banker o promotore finanziario o personal banker. Che cosa ne sanno loro? Nulla, zero, zirp. Ma bisogna comunque vendere qualcosa al Cliente finale, no?

2020_week_01_Apr_151.png

Chi non si “guadagna” le rate dell’auto vendendo Fondi Comuni e altri “prodotti finanziari” privi di valore all’investitore finale (cioè: a voi lettori) può invece esprimere punti di vista più moderati e di maggiore buon senso, come quello che vedete sotto.

2020_week_01_Apr_141.png

E persino nel settore della Finanza c’è qualcuno che osa esprimere almeno qualche dubbio.

2020_week_01_Apr_139.png

Noi di Recce’d come la vediamo? la risposta sta nei portafogli, ed in particolare nelle operazioni fatte in marzo (il 12 marzo, il 23 marzo e poi il 30 marzo). Tra i vari spunti, ci pare interessante seguire la dinamica dei settori di Borsa, adesso che la everything bubble è finalmente esplosa e che i mercati finanziari sono tornati (almeno per il momento) a funzionare come veri mercati. Nella tabella la performance dei settori alla Borsa di New York tra il 19 febbraio ed il 23 marzo, per il periodo successivo trovate i dati via Web se la cosa vi interessa.

2020_week_01_Apr_147.png

Sul piano delle scelte di investimento, e della operatività dei portafogli, il suggerimento di Recce’d ai lettori del Blog è quello di staccarsi dalla strettissima attualità ed alzare lo sguardo. Ci sono quelli che vi dicono che muoversi adesso è un errore, che è necessario resistere all’emotività, che l’ottica di investimento deve essere sempre di medio-lungo termine. Ma hanno ragione, oppure hanno solo paura di perdere le commissioni che il Cliente è costretto a pagare loro?

In varie occasioni, negli ultimi 10 anni, Recce’d ha discusso di questo con i Clienti, ed attraverso il Blog: non sarà difficile recuperare i nostri Post. Il nostro suggerimento operativo funziona come segue:

  1. d’accordo sul non perdere tempo con le oscillazioni giornaliere

  2. ma diffidate di quelli che vi dicono sempre di “stare fermi, che poi tutto si aggiunterà”

  3. in qualche modo si aggiusterà, ed è vero: ma NON sarà nel modo che loro vi indicano

  4. sarebbe totalmente, follemente sbagliato stare fermi: anche se non intendete fare mosse drastiche con i vostri portafogli e sui vostri investimento, è comunque il momento ideale per cambiare il vostro consulente, il vostro interlocutore, la vostra Rete di private banker di riferimento, la vostra Banca. Leggete i dati della tabella qui sotto (Morningstar, disponibile per tutti sul Web) e finalmente fate una scelta libera. Riflettete sul fatto che il COVID-19 c’è da un mese e mezzo, e non da 5 anni. Svegliatevi dal sonno indotto dall’anestesia. Riprendetevi i vostri soldi. Liberatevi di chi con i vostri soldi da almeno 10 anni fa solo danni (ma fa commissioni dal 3% al 5%). Se non lo fate adesso, quando?

  5. E infine liberate la vostra testa da pensieri vecchi e condizionati. Fatela finita con la BCE e la Federal Reserve e il Governo e la Mano Santa che dal cielo risolve ogni problema. Oggi siamo nella condizione che voi tutti vivete non a causa di una tragica epidemia, bensì a causa di un decennio di autentica follia, che ha di fatto esaurito ogni spazio di manovra per reagire ad uno shock esterno. Negli Anni Settanta ed Ottanta, i danno furono causati sì dal rialzo del prezzo del petrolio, ma soprattutto da un sistema economico devastato da politiche sbagliate che creavano rigidità (che a loro volta bloccavano ogni evoluzione). Oggi è lo stesso, anche se il problema non si chiama scala mobile ma Federal Reserve. Non esiste un Dio benevolo che dall’alto vede tutto con anticipo e risolve tutto per il meglio: e ognuno di noi è chiamato a cavarsela da solo. BCE, Federal Reserve, Governi e Fondo Monetario ne sanno tanto quanto noi, non capiscono e non vedono nel futuro: annaspano, si dibattono, reagiscono, brancolano. Come nel caso dell’epidemia, ci salvano medici, infermieri, autisti di ambulanza, poliziotti, pompieri, operatori sociali, dipendenti dei supermercati, autisti di TIR, farmacisti, veterinari ( non un remoto laboratorio in cima alla montagna). Per noi investitori è esattamente la stessa cosa: non sarà un Draghi a salvarci dal caos che quelli come lui hanno generato, e dobbiamo salvarci da soli.

2020_week_01_Apr_124.png
Mercati oggiValter Buffo
Auto-quarantena del Blog di Recce'd che si prolunga in aprile: le ragioni
2020_week_01_Apr_87.png

Il Blog di Recce’d prolunga il proprio autoisolamento per almeno altre due settimane, e salvo eventi eccezionali a tutto il mese di aprile

In questo Post, illustriamo le ragioni della nostra scelta.

Superando ogni difficoltà logistica ed organizzativa, Recce’d ha garantito ai propri Clienti in queste difficilissime settimane un supporto non soltanto efficace, ma pure capace di produrre risultati di assoluta eccellenza se confrontati con quelli della concorrenza italiana ed internazionale.

Recce’d ha garantito, nelle ultime settimane, ai propri Clienti, tutti i suoi abituali presidi e supporti, senza alcuna variazione. Non tutti, nel settore della Finanza e del risparmio, possono dire la medesima cosa.

La nostra principale Banca di riferimento, ad esempio, non lo può dire: apre i propri sportelli soltanto tre giorni la settimana.

Proprio nelle settimane nelle quali c’è maggiore necessità, Recce’d ha fatto e sta facendo la differenza.

Proprio per ciò che abbiamo appena raccontato, durante la settimana non abbiamo il tempo di preparare adeguatamente i nostri Post: non ci rimane il tempo per effettuare il nostro consueto lavoro di raccolta delle informazioni, di selezione ed archiviazione delle informazioni, di prioritizzazione tra le informazioni, e poi di analisi e scrittura sulla base di queste informazioni, oltre che di simulazione e stima per i rendimenti ed i rischi attesi per i portafogli dei Clienti.

Detto tutto ciò, c’è però un argomento del quale vogliamo fare cenno in questo singolo Post di oggi.

A nostro giudizio, in un momento così difficile, grave e serio, sarebbe opportuno avere più rispetto della vita umana, e della morte.

2020_week_01_Apr_023.png

Avrete letto tutti, sui quotidiani, come avrete ascoltato in televisione al TG, frequenti riferimenti alla guerra. C’è chi parla di “economia di guerra”, c’è chi si autodefinisce un “Presidente in tempo di guerra”, e si scrive di una crisi economica che sarebbe “la più grave dai tempi della Seconda Guerra Mondiale”.

2020_week_01_Apr_022.png

A noi di Recce’d produce imbarazzo e anche irritazione l’utilizzo così “leggero” di riferimenti come la Seconda Guerra Mondiale. Ci sembra del tutto inopportuno e sgradevole

La Seconda Guerra mondiale è un evento che fece 80 milioni di morti. Il numero è questo: 80.000.000. I numeri del coronavirus COVID-19 ad oggi sono quelli della tabella che apre il Post. Le vittime ad oggi sono 28.000.

Vi sarà molto utile riflettere su questi numeri. E se la Guerra Mondiale vi sembra un termine di paragone troppo distante, allora ricordate il numero di vittime della Influenza Spagnola 1918-1920: 50.000.000.

Eppure, oggi i media, le TV, i quotidiani, i Governi vi annunciano una crisi economica che non ha alcun precedente, parlando di “economia di guerra”. Farete bene a riflettere su questa cosa, e trovare al più presto una risposta. Come è possibile, che una epidemia da 28 mila vittime abbia messo in ginocchio l’economia mondiale? Che cosa c’è, in realtà, che non va, che non funziona, che è fragile? Quali sono le fragilità che questa epidemia ha portato alla luce?

Ogni giorno che passa, si rafforza in noi la sensazione, molto sgradevole, che si stia utilizzando questo drammatico e luttuoso evento per giustificare anche molte altre crisi. Si è trovata la scusa perfetta per liberarsi di ogni responsabilità, anche nel campo dell’economia e della Finanza.

E se questo è vero per le settimane appena trascorse, oggi ci preoccupa molto di più ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane.

2020_week_01_Apr_103.png
2020_week_01_Apr_099.png
2020_week_01_Apr_095.png

Leggiamo ed ascoltiamo prese di posizione che a prima vista sono inspiegabili, azzardate, e irresponsabili. Ci lasciano, letteralmente, senza parole.

Queste prese di posizione giustificano il timore che si cerchi, oggi e nel prossimo futuro, di sfruttare questa grave e luttuosa crisi del COVID-19 per altre finalità, di politica nazionale ed internazionale, e magari anche di convenienza personale. Ne abbiamo il timore, e per la verità pensiamo che la cosa sia molto probabile.

2020_week_01_Apr_104.png

Le voci responsabili, per fortuna, non mancano: ma non siamo sicuri che intorno a queste voci si raccoglierà, nel prossimo futuro, ed in un momento di stress molto forte per tutta la popolazione, si raccoglierà intorno a queste voci il consenso del pubblico.

2020_week_01_Apr_100.png
2020_week_01_Apr_106.png

Oggi un gestore di portafoglio, così come ogni investitore finale, deve necessariamente confrontarsi anche con temi di questa ampiezza, come abbiamo scritto oggi, con maggiore dettaglio, nella nostra Lettera al Cliente. In decine e decine di occasioni, negli ultimi tre anni, vi abbiamo anticipato che questo passaggio dei mercati finanziari resterà nei libri di Storia. I nostri portafogli modello sono stati preparati, anni fa, esattamente per questo: per affrontare con successo (per i nostri Clienti) una fase che nella nostra vita su questo Pianeta non ha alcun precedente.

Recce’d non può offrire risposte definitive. Ma non può non mettere in evidenza i fatti: merita ad esempio la vostra attenzione il fatto che negli Stati Uniti la Best Economy Ever non ha prodotto un sistema sanitario capace di prevenire oppure almeno arginare questa epidemia, ben due mesi dopo averne avuto notizia: leggete con attenzione i numeri dell’immagine di apertura, perché fanno riflettere proprio su questo argomento. Ed è stata messa in ginocchio la Best Economy Ever in sole quattro settimane. C’è qualche cosa che proprio NON torna, non convince, suona falso.

E aggiungiamo: come può una persona alla quale il Mondo ha affidato responsabilità massime, elevate forse come quelle di nessun altro (Jay Powell) affermare con leggerezza questa settimana in TV che “l’economia americana non ha alcun problema" (lo abbiamo documentato ai Clienti in The Morning Brief durante l’ultima settimana)? La reazione dei mercati finanziari dice esattamente la cosa opposta.

Dichiarazioni come queste suscitano perplessità, ansia e preoccupazione, almeno a noi di Recce’d.

In estrema, e quindi poco esaustiva, sintesi, l’opinione che abbiamo in Recce’d è la seguente: quello che è in corso è un ripensamento ed uno sconvolgimento radicale delle Istituzioni, come quello che seguì alla caduta dell’impero Austro-ungarico nel 1918. Evento che fu poi seguito dall’iperinflazione tedesca del 1921-1923 e dalla la crisi economica USA del 1929-1939.

Non abbiamo il tempo, in questo Post, di approfondire temi di questa ampiezza. Né lo avremo poi nelle settimane che verranno. L’attualità impone a noi come a tutti i gestori professionali con senso di responsabilità di tenere per tutto il tempo tutta l’attenzione su ciò che accade nel mondo della politica, nella società civile, e sui mercati finanziari. Oggi più che mai, è necessario restare con i piedi ben piantati sulla terra.

Sul piano operativo, ci limitiamo a segnalare a tutti i lettori di fare grande attenzione a ciò che accade nel settore immobiliare: un tema che nelle prossime settimane affronteremo nel nostro The Morning Brief. Mentre per le previsioni, ci affidiamo ad una persona che a noi pare equilibrata ed acuta, e che nell’immagine qui sotto ci fa conoscere le sue previsioni. Che in questo caso si riferiscono ad uno specifico settore, ma che noi riteniamo credibili anche se applicate alle economie in generale

2020_week_01_Apr_83.png
Mercati oggiValter Buffo
Anche il Blog di Recce'd va in auto-isolamento
 

Anche il Blog di Recce’d va in auto-isolamento. Ma chiariamo subito che il coronavirus non c’entra, per nulla.

In Recce’d abbiamo osservato nelle ultime quattro settimane orari di lavoro più estesi del normale, con giornate lavorative da 20 ore, per capire, analizzare e poi per operare sui portafogli dei nostri Clienti lo scorso 12 ottobre.

Per questo, durante il weekend 14-15 marzo, durante il weekend 21-22 marzo, e probabilmente durante il weekend 28-29 marzo, il Blog di Recce’d si mette in pausa. Dobbiamo ricostituire le scorte di energia, per affrontare, di nuovo con successo, anche la prossima fase dei mercati finanziari.

D’altro canto, cose nuove da dire noi non ne troviamo: ciò che Recce’d ha pubblicato nell’ultimo anno in questo Blog è più che adeguato a commentare i recenti fatti di mercato.

In particolare, di ciò che avete visto nelle ultime tre settimane Recce’d ha scritto in moltissime occasioni. Un esempio concreto è del 13 luglio 2019, dove si racconta precisamente ciò che poi è successo.

Nulla da aggiungere perché nulla è nuovo: semplicemente, dopo anni in cui si sono ascoltate e lette ca**ate a milioni, finisce miseramente la storia delle Banche Centrali che hanno il controllo assoluto di ogni rischio, di Trump che non perde mai, della recessione che non ci sarà mai più (Goldman Sachs ed altri) , del “questa volta è diverso”, del “i fondamentali non contano più nulla”, del “i vecchi metodi di gestione del portafoglio non funzionano più”, per non dimenticarci poi dello “andare con il trend”, “non andare contro la Federal Reserve”, “seguire quello che fa la massa”, per finire con “rimbalzerà sulla media mobile a 200 giorni”.

Tutto questo è nella spazzatura: come si usa dire, sepolto da una risata. Gli investitori che sono stati così ingenui dal farsi attirare da queste favolette, oppure che sono stati tanto distratti da non cogliere le migliaia di segnali che erano sotto gli occhi di tutti, pagheranno un prezzo, che è giustificato.

Questi eventi offrono lo spunto per riflettere anche sullo stato di una industria del risparmio (quella delle Fideuram, delle FINECO, delle Mediolanum, delle Banca Generali, delle Azimut, e delle tante altre Reti che vendono al pubblico quote di Fondi Comuni di investimento). Un’industria inadeguata e per nulla professionale, che proprio per questo, come Recce’d vi segnala da anni, è in decadenza da tempo, e produce più danni che risultati per il Cliente che investe.

Noi di Recce’d, così come tutti gli investitori sani di mente, possiamo solo augurarci che la pulizia che è in corso sia profonda, dolorosa se necessario, ma pure duratura. Che i mercati, quelli sani, quelli veri, sappiano distruggere per sempre l’infezione che ha dominato per anni, ed ha creato quella situazione esasperata che è poi la sola causa delle reazioni che oggi tutti vedete.

thumbnail_IMG_1414.jpg

Una volta che sarà stato curato con il fuoco il morbo propagato dalle Reti di promotori finanziari e private bankers e personal bankers e family bankers, oltre che dalle banche globali di investimento; ed una volta che saranno stati isolati e messi in quarantena (o in galera, meglio, come accadde proprio nel 2008) quelli che lo diffondono, allora sui mercati finanziari si uscirà dalla notte (immagine sopra) e si tornerà al sole (immagine che chiude il Post).

Siamo sicuri che questa pulizia arriverà? No, noi oggi non ne siamo sicuri. Potrebbe tornare tutto come prima? Dopo il 2008 è successo proprio questo, ma per noi di Recce’d questa volta appare meno probabile.

Per una pulizia profonda e radicale sarebbe necessario qualcosa di grosso. In particolare, il crollo di qualcuno di grosso (e noi qualche nome in testa ce lo abbiamo). Arriverà questo crollo, oppure ancora una volta saranno salvati tutti, come in passato, e si continuerà a nuotare nel liquame?

Non lo sappiamo. E d’altro canto, per Recce’d e i suoi professionisti la missione non è quella di fare politica. La nostra missione è semplicemente garantire la performance dei propri Clienti con una moderata volatilità: come sempre abbiamo fatto, e come faremo in ogni scenario, anche il più drammatico.

Riteniamo utile riproporvi come conclusioni due rapidissime considerazioni su ciò che sta accadendo:

  1. Il bello dei mercati finanziari è questo, nel gioco lungo non tradiscono mai. Spazzano via tre anni di ca**ate in tre settimane.

  2. La riconciliazione con la realtà è avviata, ma non si è ancora esaurita. Non si è esaurita sui mercati, e non è neppure cominciata nel settore del risparmio, della vendita porta a porta dei Fondi Comuni di Investimento: e adesso, vanno tutti a casa?

2020_001_Naviglio.png
Mercati oggiValter Buffo
La performance, i costi, e la soddisfazione del Cliente
 

Anticipiamo nuovamente la pubblicazione dei nostri Post, rispetto alla consuetudine, in ragione della possibilità di eventi inattesi durante il weekend 7-8 marzo 2020.

2020_week_02_Mar_012.png

Nella nostra Lettera al Cliente di oggi, 7 marzo 2020, mettiamo a confronto i risultati ottenuti fino ad oggi dai nostri Clienti con quelli dell’industria dei Fondi Comuni di investimento.

Il sito di Morningstar vi potrà aiutare a fare due conti, e fare un confronto tenendo ovviamente conto anche dei soldi che avete speso.

Un’osservazione persino banale. c’è un sacco di gente che va in giro raccontando di “quanti soldi ha guadagnato nel 2019”.

Nei numeri di Morningstar, questi guadagno non esistono. Forse, avranno visto un UFO, oppure forse credono che Batman esista davvero (come quelli dell’immagine sotto, che lo aspettavano per la serata)?

In ogni caso, contenti loro, contenti tutti.

week_02_June_004.png
La capacità di aspettare
 

Anticipiamo nuovamente la pubblicazione dei nostri Post, rispetto alla consuetudine, in ragione della possibilità di eventi inattesi durante il weekend 7-8 marzo 2020.

2020_week_02_Mar_012.png

In un Post della settimana scorsa (tra i più importanti che Recce’d ha pubblicato in questi ultimi anni) l’amico mario Berruto ci spiegava a proposito dell’arciere che:

La freccia ci ricorda che al bersaglio ci si avvicina per scatti, momenti in cui apparentemente ci allontaniamo dall'obiettivo, altri in cui ci riallineiamo con ciò che desideriamo. Se non ci fosse la possibilità di andare fuori dalla traiettoria ideale, non ci sarebbero le condizioni per ritornarci, arrivando alla fine a colpire il centro del bersaglio.

A molti piace giocare con i soldi: Recce’d pensa che per chi ama giocare ci sono le corse all’ippodromo oppure al canodromo.

Lo abbiamo visto in particolare negli ultimi anni, quando in moltissimi hanno corso dietro all’illusione che “più nulla potesse succedere”, che “questa volta è diverso”. Mentre, al contrario, succede sempre qualcosa, come ricordava efficacemente Mario Berruto.

Ecco il segreto: il fatto che non tutto sia controllabile è uno dei valori più grandi che ho imparato dallo sport. Ci sono situazioni che non possiamo decidere se si presenteranno oppure no, ma possiamo tuttavia decidere come noi ci comporteremo, qualora si presentassero. Così deve essere anche in questo nostro complicato quotidiano: spesso siamo di fronte a situazioni che noi non abbiamo deciso, ma possiamo decidere in che modo reagire, con il dovere di non restare indifferenti e subirle.

Ricordate quelle frasi? “Abbiamo troppo cash e i soldi stanno fermi”. “Non succede mai!”. “L’anno scorso quanto ho guadagnato!”

Gestire un portafoglio è una pratica che richiede molte abilità: una di queste, importantissima, è sapere aspettare. Non adottare essere vittime del proprio stesso panico,. Mai adottare atteggiamenti arroganti: i mercati non possono essere controllati, domati, indirizzati, e al contrario un buon investitore deve sapersi adattare sempre, per tutto il tempo che sarà necessario. Come scrive perfettamente Berruto, gli eventi si presentano quando decidono loro, e non quando decidiamo noi noi.

L’investitore deve capire quando una fase sta per chiudersi ed una fase nuova sta per aprirsi.

Gestire un portafoglio titoli richiede la capacità di NON rincorre un trend, di NON partecipare alla “rincorsa dei rendimenti”, di NON credere ai miraggi, di non accontentarsi delle favole come quella che dice che esistono i supereroi invincibili. In poche parole, di non mettersi da soli in testa il cappello dello scemo del villaggio, ovvero del “greater fool” in lingua anglosassone che alla fine della catena di Sant’Antonio resta poi con il cerino in mano.

2020_week_01_Mar_017e.png