La capacità di aspettare
Anticipiamo nuovamente la pubblicazione dei nostri Post, rispetto alla consuetudine, in ragione della possibilità di eventi inattesi durante il weekend 7-8 marzo 2020.
In un Post della settimana scorsa (tra i più importanti che Recce’d ha pubblicato in questi ultimi anni) l’amico mario Berruto ci spiegava a proposito dell’arciere che:
La freccia ci ricorda che al bersaglio ci si avvicina per scatti, momenti in cui apparentemente ci allontaniamo dall'obiettivo, altri in cui ci riallineiamo con ciò che desideriamo. Se non ci fosse la possibilità di andare fuori dalla traiettoria ideale, non ci sarebbero le condizioni per ritornarci, arrivando alla fine a colpire il centro del bersaglio.
A molti piace giocare con i soldi: Recce’d pensa che per chi ama giocare ci sono le corse all’ippodromo oppure al canodromo.
Lo abbiamo visto in particolare negli ultimi anni, quando in moltissimi hanno corso dietro all’illusione che “più nulla potesse succedere”, che “questa volta è diverso”. Mentre, al contrario, succede sempre qualcosa, come ricordava efficacemente Mario Berruto.
Ecco il segreto: il fatto che non tutto sia controllabile è uno dei valori più grandi che ho imparato dallo sport. Ci sono situazioni che non possiamo decidere se si presenteranno oppure no, ma possiamo tuttavia decidere come noi ci comporteremo, qualora si presentassero. Così deve essere anche in questo nostro complicato quotidiano: spesso siamo di fronte a situazioni che noi non abbiamo deciso, ma possiamo decidere in che modo reagire, con il dovere di non restare indifferenti e subirle.
Ricordate quelle frasi? “Abbiamo troppo cash e i soldi stanno fermi”. “Non succede mai!”. “L’anno scorso quanto ho guadagnato!”
Gestire un portafoglio è una pratica che richiede molte abilità: una di queste, importantissima, è sapere aspettare. Non adottare essere vittime del proprio stesso panico,. Mai adottare atteggiamenti arroganti: i mercati non possono essere controllati, domati, indirizzati, e al contrario un buon investitore deve sapersi adattare sempre, per tutto il tempo che sarà necessario. Come scrive perfettamente Berruto, gli eventi si presentano quando decidono loro, e non quando decidiamo noi noi.
L’investitore deve capire quando una fase sta per chiudersi ed una fase nuova sta per aprirsi.
Gestire un portafoglio titoli richiede la capacità di NON rincorre un trend, di NON partecipare alla “rincorsa dei rendimenti”, di NON credere ai miraggi, di non accontentarsi delle favole come quella che dice che esistono i supereroi invincibili. In poche parole, di non mettersi da soli in testa il cappello dello scemo del villaggio, ovvero del “greater fool” in lingua anglosassone che alla fine della catena di Sant’Antonio resta poi con il cerino in mano.