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L'avviamento negativo di molte SGR in Italia (parte 2)

La notizia di questa mattina è che Deutsche Bank sta tentando di vendere la sua SGR, ovvero DB Asset Management.

Diventa così del tutto improbabile una vendita di Pioneer, la SGR di Unicredit, se non attraverso una operazione pilotata come si era ipotizzato qualche settimana fa. Chi si interesserebbe a Pioneer se sul mercato c'è DB Asset Management?

Invitiamo tutti i Clienti delle SGR a riflettere, in modo attento, sul destino di queste istituzioni vecchie e poco produttive, che tutti voglio vendere ma nessuno compera. Che investimenti potranno fare, che futuro potranno avere, che risultati potranno dare in futuro, se fino ad oggi, negli anni "delle vacche grasse", non sono mai riusciti a remunerare il Cliente con rendimenti al di sopra dei rispettivi benchmarks?

E poi chiedetevi anche: se una SGR di medie dimensioni come Pioneer di fatto oggi è un disvalore, se ha un valore negativo di avviamento, allora quelle più piccole che destino hanno di fronte a loro? Saranno costrette a tagli, e forse a chiusure, di qui a breve, e qualcuna ha già cominciato.

Ma il mondo ha davvero bisogno delle SGR? E sopratutto, il risparmiatore ha davvero bisogno di passare per una SGR? La risposta è no.

Mercati oggiValter Buffo
Crime fiction (parte 3)

Spoiler: tutti sanno chi è "l'assassino".

Lo scriviamo da tempo, ed abbiamo lavorato proprio su questo tema la settimana scorsa, nel Morning Brief dedicato ai Clienti: la svolta a favore della "politica fiscale" che mette da parte la politica monetaria, ha un chiamo messaggio per tutti.

L'obbiettivo prioritario, ora, è supportare l'economia reale. Non è più, quindi quello di supportare "i mercati" e soprattutto le grandi banche globali.

E' stato deciso ed annunciato da tempo, ma moltissimi non hanno ancora capito. Nulla oggi è più come prima. I "mercati" non verranno più messi davanti a tutto. E' stato detto molto chiaramente.

Questo ci obbliga a perdere soldi in futuro sui nostri investimenti in titoli? Assolutamente no. Ma ci obbliga, ora e subito, a fare scelte forti.

Perché qualcuno guadagnerà (molto) e molti invece perderanno. E curiosamente a perdere saranno proprio quelli che, fino ad oggi, hanno giocato la parte dei "fan" di Draghi e della BCE.

Mercati oggiValter Buffo
Crime fiction (parte 2)

Qualcuno considera alcuni nostri Post troppo forti. Altri invece ci ringraziano per la capacità di esprimere una visione non convenzionale, magari non sempre non tranquillizante ma che contribuisce allo sviluppo di idee nuove.

Abbiamo insistito, ormai da anni, sul tema della scomparsa dei "dinosauri" del risparmio e della finanza, un tema che poi l'attualità ha portato a galla in modo molto urgente, anche nelle ultime settimane.

La "scomparsa dei dinosauri" non riguarderà però soltanto il settore bancario, e non siamo noi di Recce'd a dirlo. Lo sostengono in molti. John Chambers, che ha creato Cisco, proprio ieri ha dato su questo tema il suo parere in una riunione del Fondo Monetraio Internazionale, e vi riportiamo la sua visione delle cose qui sotto, con le parole originali: come vedete, non tutti i cambiamenti sono da respingere, perché ne potranno derivare anche importanti benefici. Non per i dinosauri, certo. 

Technology will fuel an increase of up to 3% in the gross domestic product of every country over the next decade, the executive chairman of Cisco Systems said at an International Monetary Fund panel Wednesday. “If you look at what is in front of us, I think it will transform every person’s life. A digital world that we are now about to encompass will transform every country. Economically, my view is that the next decade, incrementally we’ll have $19 trillion in economic growth.  Average median income will also “increase dramatically,” Chambers predicted, as long as “technology is done right.” Technology should drive up a country’s GDP anywhere from 1% to 3%, he said. "But more than 40% of businesses will disappear over the next decade”.

Mercati oggiValter Buffo
Crime fiction (parte 1)

Per distrarre la mente dai problemi di ogni giorno (siano essi le bollette il dentista oppure la volatilità della sterlina) può essere utile un libro giallo: l'Italia ha una tradizione limitata (con eccezioni di notevole livello), ma nella tradizione anglosassone c'è abbondanza di offerta, e una qualità media elevata.

Chi è appassionato di libri gialli sa che c'è un momento in cui tutti i tasselli sembrano andare al loro posto. la medesima impressione si potrebbe avere stasera, 5 ottobre 2016, con il Treasury a 10 anni che sale al rendimento più alto (prezzo più basso) dal giorno di Brexit, mentre però lo S&P 500 sale verso quota 2.200 punti. Come sarebbe? E poi lo yen che sale sopra 103 contro dollaro, ed il petrolio che in questo momento scambia a 49,80$ sul mercato Nymex. Proprio mentre la Bank of Japan, e poi la BCE, annunciano al Pianeta che la fase di discesa dei rendimenti obbligazionari è finita per sempre.

Ma come? Come funziona, adesso?

La vita reale, però, è diversa dalla crime fiction perché non succede mai, che tutti i tasselli vadano al loro posto. O magari poi ci vanno, ma spesso in modo caotico, disordinato, e purtroppo in qualche caso violento. Le cose continueranno a tenere questo ritmo lento? Questo ritmo di valzer lento Fine-di Secolo?

Oppure, domani o lunedì, si comincerà magari a ballare una sfrenata rumba? Ah, Sudamerica, Sudamerica ...

Mercati oggiValter Buffo
MPS: tragicommedia (parte 3)

Non vale il nostro, né il vostro, tempo un ulteriore commento alla vicenda MPS nelle sue più recenti evoluzioni: la denuncia del Corriere (De Bortoli) e la reazione del'imprenditore Carrai che annuncia querela.

Siamo di fronte a qualche cosa che può essere paragonato ad una "opera buffa" del Settecento, se non fossero in ballo così tanti soldi. Anche i soldi nostri e vostri, purtroppo: non come investitori (noi ci teniamo lontanissimi da storie come MPS, e non da oggi ma da dieci anni, a differenza della maggior parte dei consulenti e dei gestori di GPM e Fondi. Ma come cittadini, sono i nostri soldi che vengono spostati a destra e sinistra in questo balletto tragicomico.

Una sola certezza: si stanno facendo altri danni. Oltre a quelli fatti fino ad oggi, si aprono altri buchi: e questo perché si sinsiste, anche oggi, a procedere con la logica del circolo ristretto, degli "amici degli amici", quelli nel "circolo delle banche". Tutto, pur di tenerne fuori il mercato e la sua azioni di riordino: lo ha spiegato anche ieri il Ministro Padoan, che si è presentato come "facilitatore": ma di che cosa? Degli interessi di chi? Per conto di chi? Fate nomi e cognomi, grazie: non c'entra qui "l'interesse del pubblico".

Vi facciamo notare a questo proposito la mancanza di interventi, a tutto oggi, da parte delle Autorità: quando leggete che qualcuno nel settore del risparmio si fa pubblicità scrivendo "siamo viglilati da Banca d'Italia", riflettete sul fatto che sono viglilati anche MPS, Veneto Banca, Popolare Vicenza, e così via.

Mercati oggiValter Buffo