Dietro front, avanti march (4): i Fondi Hedge e gli Alternativi
I Clienti e i lettori che da più anni sono con Recce’d conoscono bene questo tema.
Gli “Alternativi” sono una categoria importantissima del risparmio gestito: a differenza dei Fondi Comuni tradizionali, che si nascondono dietro al benchmark per camuffare la propria inutilità (per il Cliente che ci investe), gli Alternativi quanto meno si propongono di raggiungere obbiettivi di rendimento assoluto per il Cliente.
Chi ci conosce da più anni sa che questo è per noi un requisito fondamentale, ed anche minimo, per chi si proponga di fare autentica attività di gestione di portafoglio. I Fondi Comuni tradizionali a benchmark in realtà non fanno attività di gestione: non fanno nulla, semplicemente, come i dati stanno lì a dimostrare.
Tornando agli Alternativi, anche nel Blog abbiamo documentato, anni fa, la profonda crisi del settore e ne abbiamo analizzato, ed illustrato, le ragioni.
Spiegando perché ci sono strategie di gestione che si chiamano Alternative ma solo per una etichetta commerciale, ed altre strategie che (come le nostre) sono autenticamente Alternative, nei loro fondamenti e nei loro obbiettivi verso il Cliente investitore.
Oggi nel Post ci limitiamo a segnalare che il 2018 in questo senso resterà come un anno di svolta: e forse, come l’anno in cui inizia la fase acuta della crisi degli Alternativi per etichetta, dei falsi Alternativi. Che includono i Fondi Hedge, ma pure alcune strategie che caratterizzano prodotti ad ampia diffusione come i Fondi Risk Parity e gli ETF “fattoriali” (immagine che segue).
Informatevi: vi può essere utile per scegliere.