Il rendimento del vostro portafoglio e i Fondi Comuni "assoluti"
Qualcuno negli Stati Uniti ha dedicato un po' di tempo ai Fondi Comuni con l'etichetta "assoluto" nel nome. Noi di Recce'd, negli ultimi 18 mesi, vi abbiamo messo in guardia, e più di una volta, contro gli inganni nei nomi dei Fondi Comuni, sia che si chiamino "assoluti" sia che utilizzino altre denominazioni che confondono le idee all'investitore, che alla fine dei conti non è in grado di capire che cosa c'è, dentro quel Fondo, ovvero su che cosa investe e quali fattori ne determineranno, in futuro, la performance.
Ma torniamo, per un momento, agli Stati Uniti: nella tabella in basso, vedete elencati i principali Fondi Comuni USA che utilizzano il termine "assoluto" nel nome: l'ultima colonna a destra mostra le differenze tra i risultati di questi Fondi Comuni ed un portafoglio tradizionale di asset allocation, il tradizionale 60/40 (che negli USA però è 60% azioni e 40% obbligazioni). Potete vedere che in quasi tutti i cosi i Fondi Absolute hanno fatto peggio della tradizionale allocazione.
Questi sono dati molto utili, ma soltanto se li leggete bene:
- il confronto con il portafoglio 60/40 è distorsivo perché noi veniamo da una fase di mercato "non convenzionale", provocata da politiche monetarie "non convenzionali", e mai più in futuro ci sarà un simile aiuto, un simile bonus, a favore dei portafogli tradizionali con allocazione tradizionale; è successo una sola volta, nella storia, e non si ripeterà: i prossimi 10 anni saranno completamente diversi dagli ultimi 10
- i Fondi Comuni "absolute" perdono il confronto solo perché sono nati per "proteggere dai ribassi" e in questo periodo ci sono stati solo rialzi, per le ragioni spiegate al punto 1
- resta però il fatto che i Fondi Comuni "absolute" (oppure con altre etichette simili) ingannano l'investitore, sono una scelta perdente, e chi li ha in portafoglio farebbe bene a liquidarli e utilizzare strumenti più trasparenti negli obiettivi e nei fattori di rischio
Tutto ciò detto, resta solo da dire la cosa più importante: i Fondi Comuni absolute hanno chiaramente fallito (ancora di più quelli italiani), ma se qualcuno vi dice che ha fallito l'idea sottostante, quella del rendimento assoluto, allora stanno cercando di ingannarvi.
Un gestore ha il dovere professionale di generare rendimenti con il proprio lavoro: chi vi promette rendimento semplicemente perché "nel lungo periodo i mercati salgono" non è un gestore ma solo un venditore. E' falso affermare che nel lungo periodo tutti i mercati salgono (gli esempi sono troppi e non vogliamo ripeterci) e le scelte del gestore influiscono sempre, ed in modo decisivo, sulla performance del vostro portafoglio. Solo con scelte studiate, valutate, e con l'attenzione ed il tempismo un portafoglio può generare risultati positivi.
Ma questo sul mercato del risparmio lo si è capito già da trent'anni, ovvero da quando si svilupparono i primi Fondi Hedge: la sfida di oggi, e dei prossimi anni, è proprio quella del rendimento assoluto.
Le difficoltà che abbiamo descritto oggi si spiegano perché l'industria dei Fondi Comuni si è illusa che bastasse cambiare nome, ma continuare a gestire come si faceva prima. L'industria dei Fondi Comuni ha cambiato etichetta e poi ha gestito quei Fondi con le vecchie tecniche superate e fallite di asset allocation, della frontiera efficiente e dei premi al rischio. Molti ancora oggi vi raccontano che investire è uno scherzetto: butti dentro al portafoglio un po' di questo e un po' di quello e poi aspetti tanti anni, e guadagnerai sicuramente.
Se vi accontentate di soluzioni del genere, buona fortuna. se cercate di capire meglio come va gestito un portafoglio per ottenere un rendimento assoluto mantenendo il rischio sotto controllo, Recce'd vi mette a disposizione alcune soluzioni efficienti e performanti.