S&P 3000
 
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Neppure questa settimana siamo riusciti a vedere il ritorno dell’euforia. Eppure, da un mese, siamo tornati a quota 3.000 punti dell’indice di Borsa più importante del Mondo.

Ma niente. Non succede. Non succede mai.

I market makers, i grossisti, avevano fatto il loro lavoro: riportare l’indice S&P 500 a 3.000 punti, PRIMA della riunione delle Banche Centrali. Così … poi magari riparte.

Decina di centinaia di migliaia di pagine scritte. A spiegare qualcosa che potrebbe succedere … ma NON succede.

Se qualcuno dei lettori dice: “ma non succede neppure l’opposto!”, e quindi “le due cose si bilanciano”, allora noi rispondiamo due cose.

La prima cosa. è vero: stiamo qui dal gennaio 2018, e fa un totale di 20 mesi. Per i mercati un’eternità.

La seconda cosa: nove mesi fa, questo medesimo indice stava a 2350. Invece, a 3650 non ci è arrivato. mai. Neppure vicino. Neppure sopra 3100.

Insomma: no, le due cose NON si bilanciano, e a voi lettori questo indice, che SEMBRA fermo (sembra soltanto: e ce lo dice l’immagine qui sotto) sta dicendo cose importantissime.

Per chi si domanda se non ci fa paura l’indice a 3000 punti, risponderemo che:

SI, SI, SI, ci fa paura.

Ma come ci fa paura il cambio euro/dollaro a 1,1000. Come ci fa paura il Bund decennale a MENO 0,50%. Ci fa paura nel senso che il mercato finanziario è esposto al rischio di strappi improvvisi, sempre ma mai come in questo momento.

Ma va detto chiaro, che NON abbiamo paura del numero tondo 3000. Quel tipo di paura, la lasciamo a chi ha paura dei numeri tondi, dei gatti neri, di passare sotto la scala, del numero 13 e magari degli ananas.

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Mercati oggiValter Buffo
Tre mesi alla fine del 2019: voi cosa ricordate del settembre 2018?
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Un anno fa, era molto difficile tenere i nervi saldi.

Tutti i nostri Clienti lo fecero, e questo permise loro di godersi “un Felice Natale e un Gioioso Anno Nuovo”, come si usa dire a Fine Anno.

Ma a settembre … beh, a settembre la pressione era terribile.

A 12 mesi di distanza, quasi tutti lo hanno dimenticato: e allora noi li aiutiamo a ricordare che soltanto 12 mesi fa:

  • l’economia USA era cresciuta (tra aprile e giugno 2018) al ritmo del 4,2% annuo

  • Trump neppure sapeva che cosa stavano facendo, alla Federal Reserve

  • Trump neppure sapeva che esistesse, la BCE

  • Le banche globali di investimento, loro, parlavano solo ed unicamente degli utili delle Società quotate a Wall Street (oggi l’argomento è stato del tutto messo da parte: anzi, viene tenuto nascosto)

  • Il termine “recessione” era utilizzato per spiegare quello che era successo … nella preistoria, ovvero nel 2009, e basta (oggi ne parlano sia i Banchieri centrali, sopra, sia i sondaggi di opinione, sotto)

  • Draghi sventolava la bandiera del successo e della crescita economica, spiegando al Mondo intero che proprio grazie al suo personale successo di politica monetaria si sarebbe potuto chiudere per sempre con il QE

  • E il problema delle tariffe? Non esisteva proprio: Trump ci diceva ogni mattina che “le cose con la Cina vanno alla grande”, quindi perché preoccuparsi?

Ovvio che, visto tutto questo, e letti i titoli dei quotidiani, nel settembre 2018 chiunque esprimesse anche solo un dubbio veniva etichettato come “lo jettatore” oppure “lo scemo del villaggio” oppure come quello che grida “al lupo al lupo” ma poi il lupo non arriva mai.

Oggi come stiamo? Molto peggio, grazie: le economie, tutte hanno rallentato in modo drammatico, l’inflazione no, invece, l’inflazione è rimasta più o meno la medesima.

Che cosa deve fare, un investitore consapevole? Un investitore che sa ciò che sta facendo dei suoi denari, che capisce le scelte che vengono fatte, che conosce le motivazioni alla base?

Può fare molte cose, e noi molte le abbiamo già fatte, sui portafogli modello e sui portafogli dei nostri Clienti.

Ma continuiamo a seguire a monitorare e siamo prontissimi a cambiare strada se i fatti ci dicessero di cambiare strada.

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Mercati oggiValter Buffo
Tre mesi alla fine del 2019: quali sono le opportunità di guadagno?
 
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Come diciamo da tempo ai Clienti, ed anche ai semplici lettori, le più grandi opportunità di guadagno per i nostri investimenti sono proprio qui, proprio oggi e proprio sotto gli occhi di tutti.

E necessario, però, saper vedere.

Il più grave errore oggi per noi investitori resta sempre quello: ragionare in modo CONVENZIONALE. da anni ed anni ed anni, le più potenti voci del Mondo intero ci spiegano che è “assolutamente necessario”, “indispensabile” adottare politiche NON CONVENZIONALI ma allo stesso tempo vorrebbero che tutti noi, investitori finali, ragionassimo sempre allo stesso modo, e sempre in modo CONVENZIONALE:

Disciplinatissime, tutte le banche globali di investimento e tutte le Resti di vendita dei Fondi Comuni ricambiano gli (ingentissimi) regali fatti a loro da Powell e da Draghi suonando sempre la medesima musica, e quindi spingendoci a ragionare in modo CONVENZIONALE in una fase storica nella quale loro, però, i draghi e i Powell, ogni giorno si fanno forti di politiche NON CONVENZIONALI:

E’ stata confezionata, in questo modo, la Grande Illusione: che si potesse creare ricchezza vera, autentica, tangibile stampando carta moneta.

E’ la cosa ha assunto dimensioni abnormi: tanto da poter essere definita il più grande imbroglio ai danni dei risparmiatori dell’intera Storia moderna.

Attenzione, però: guadagnare si può, e si potrà; ma soltanto se si sarà capaci di ragionare in modo NON CONVENZIONALE. Siete capaci di ragionare sulla base di schemi nuovi e diversi? Di non affidarvi alle solite tiritere?

Partite sempre dai fatti, ragionate con la vostra testa, ed aprite bene gli occhi: chi o che cosa vi fa pensare che “fare quello che dicono le Banche Centrali” sia una strategia di investimento vincente, e non invece una strategia di investimento suicida?

E la persona che vi suggerisce che cosa fare con i vostri risparmi conosce almeno un po’ i mercati? Capisce almeno un po’ di economia macro e micro? Ha studiato almeno lo ABC della Finanza? E’ qualificato per esprimere giudizi e pareri?

Ad esempio, guardate il grafico che chiude il Post: non è proprio vero che se Draghi fa il QE allora l’euro si indebolisce, giusto?

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Mercati oggiValter Buffo
Tre mesi alla fine del 2019: quali sono i rischi?
 

Tra qualche settimana, potrebbe succedervi di guardare ad un panorama internazionale che somiglia poco o per nulla a quello che oggi vedete, o credete di vedere.

Non siamo soltanto noi di Recce’d a vederla in questo modo: anche autorevoli gestori, dalla solida reputazione e dalla grande esperienza, guardando al prossimo futuro esprimono dubbi importanti.

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Quelli che per decenni sono stati i punti di ancoraggio e gli “approdi sicuri” per noi investitori oggi non lo sono più: non è sufficiente dire che “il quadro sta cambiando”, perché è già cambiato e proprio nei suoi tratti fondamentali.

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Alla base di questa nostra affermazione trovate dati molto concreti ed opinioni autorevoli: leggete ad esempio che cosa scriveva un mese fa Mohamed El Erian (e dire che proprio nei medesimi giorni Olli Rehn aveva annunciato il suo bazooka … El Erian evidentemente non si è fatto impressionare troppo, lui).

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I mercati fanno affidamento su supporti che ormai non esistono più: a voi investitori il nostro suggerimento è di agire in modo rapido e profondo, per adattare i vostri portafogli a quello che oggi NON si vede ancora. Prima, quindi, di leggere che “in una sola settimana tutto quello che aveva funzionato fino ad oggi ha smesso di funzionare, e i perdenti di ieri sono improvvisamente diventati i vincitori”.

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Mercati oggiValter Buffo
I kamikaze ed il bazooka
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E’ vero, i kamikaze giapponesi utilizzavano l’aereo, e non il bazooka: e forse, chissà, Lagarde sta pensando ad utilizzare proprio un aereo …

La battuta è una battuta, ma fino ad un certo punto: la domanda è legittima, che cosa potrà mai inventare Lagarde, ora che nel cosiddetto “arsenale della BCE” (l’immagine fa letteralmente eccitare i giornalisti italiani) non rimane più nulla? Forse, butterà già le banconote da 100 euro passando con l’aereo, come fanno sulle spiagge in Italia ad agosto con i biglietti di invito per il Circo dei Saltimbanchi?

I mercati ce l’anno molto chiaro, che il problema arriva adesso, adesso che a Lagarde non resta più nessuna leva per agire: e vi basterà osservare che a fine seduta del 12, e poi anche per tutto il 13 mattina, l’euro si è RAFFORZATO rispetto al dollaro USA, con buona pace di chi ingenuamente in quelle ore scriveva che “la mossa di Draghi serve ad indebolire l’euro”.

Proprio così: e infatti … lo abbiamo appena visto (anche nel grafico qui sopra, di giovedì 12 sera).

Mercati oggiValter Buffo