Ma figurati se succede!
 

Ci sono quelli che: “lo sanno loro, come va il Mondo”.

Quelli che (in particolare sui mercati finanziari) la sanno lunga: quelli che “hanno un amico che ne capisce”, oppure quelli che “hanno capito che tutti li vogliono fregare, e che è meglio arrangiarsi da soli”.

Sono quelli del “Ma figurati!”.

Ma figurati se Trump va alle Elezioni con l’economia in recessione!

Ma figurati se la Federal Reserve lascia scendere lo S&P 500!

Ma figurati se i mercati fanno l’opposto di quello che vuole la BCE!

A questi signori, la storia non ha insegnato nulla. Non ricordano, hanno rimosso, e vivono felici. Proprio come nel 2007, vivono beati sulla loro nuvoletta, immaginando che le cose andranno avanti così all’infinito.

E la regola del “Ma figurati!” si adatta a tutto: ad esempio, figurati se nel Paese più grande del Mondo, la democrazia più grande del Mondo, ed in una cella di massima sicurezza, in un carcere di massima sicurezza, un sorvegliato speciale riesce a suicidarsi impiccandosi.

Eppure.

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Mercati oggiValter Buffo
Grigliata di Ferragosto: cigno carbonizzato tra le braciole
 

E’ stagione di grigliate all’aperto: spiedini, salsiccia, salamelle, qualche verdura, perfino qualche frutto.

Ma attenzione, perché se si lasciano troppo a lungo le cose sulla griglia, c’è il rischio di carbonizzarle, e diventano tutte nere.

Deve essere andata così anche per il cigno nero dell’articolo qui sotto.

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Ma non siamo sorpresi: è Ferragosto, fa caldo, il caldo fa salire l’ansia ed i nervi, e poi per i nostri amici giornalisti c’è anche penuria di notizie, non c’è nulla da scrivere, e quindi è necessario … inventarsi qualcosa.

Quando gli indici salgono, c’è la gara a chi la spara più grossa su dove arriverà l’indice S&P 500 a New York, visto che “Trump le azzecca tutte”. Quando le cose invece non vanno più bene, e gli indici scendono, i media cominciano a fare l’elenco di tutte le cose brutte che potrebbero andare male.

Ed ecco qui sopra l’articolo che prima spiega cosa è un cigno nero, e poi elenca sette eventi.

Peccato solo che TUTTI gli eventi elencati in questo articolo … siano già successi. Sono eventi del passato. E quindi: a sinistra, si legge che stiamo parlando di “eventi rari e difficilmente prevedibili che hanno un ampio impatto sui mercati”, e poi a destra si fa l’elenco di sette eventi che conoscono tutti.

Come detto, la cosa è divertente ma non ci stupisce: è Ferragosto, ed abbondando le fake news e le semplici sciocchezze, e non solo in Italia. Nelle stesse ore, abbiamo letto anche un elenco alternativo di cigni proposto in settimana dal sito USA Marketwatch. Ecco quali sarebbero i 10 possibili “cigni grigi” (Marketwatch ha preferito puntare su un colore meno scuro, o forse sulla griglia hanno curato maggiormente la cottura?):

  1. Brexit senza accordo

  2. nuove tariffe sulle auto

  3. scontro EU-USA sulle tariffe

  4. situazione sociale ad Hong Kong

  5. la finanza pubblica in Italia

  6. la tensione politica e militare con l'IRAN

  7. una guerra valutaria

  8. la crescente tensione tra India e Pakistan

  9. il default dell’Argentina

  10. la tensione commerciale tra Sud Corea e Giappone

Fino a qui, nel Post abbiamo scherzato. Ma vogliamo chiudere il Post con una considerazione molto seria, che sia utile al lettore per non rimanere disorientato da articoli come quelli che abbiamo appena citato.

Come sapete, noi in Recce’d coltiviamo l’arte del dubbio: dubitare è il solo modo di salvare il patrimonio, oggi e sui mercati finanziari. Ed in modo particolare quando sui mercati finanziari sale la tempesta.

Ma ci sono poche cose di cui siamo assolutamente certi. E una di queste riguarda proprio il cigno nero: vi possiamo dare per certo che NESSUNO dei punti citati sopra sarà il nostro ed il vostro cigno nero. Se lo si vede e commenta prima, allora il cigno nero non funziona più. Il cigno nero è quella cosa che voi NON VEDETE, oggi; di cui i quotidiani NON PARLANO, oggi, di cui solo quale che consulente indipendente, come Recce’d, vi ha segnalato l’importanza (nulla di eccezionale: è il nostro lavoro, nulla di più).

Una di quelle cose di cui, oggi, tutti voi lettori pensate “ma figurati se …”; oppure meglio ancora, pensate “non esiste”.

E allora, come sempre noi facciamo, e su ognuno dei temi che tocchiamo per voi, noi ricorriamo anche oggi ad un esempio concreto.

Sapreste dire, oggi 17 agosto 2019, quanto peserà sui vostri portafogli di investimento la vicenda qui sotto?

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Mercati oggiValter Buffo
"E il rally di Borsa riparte!"
 

Finalmente! Per una volta, possiamo parlare di cose serie.

Aspettate soltanto qualche giorno: non appena Morgan Stanley, o Soc Gen, oppure Nomura, metteranno in giro una delle loro “ricerche” che spiega come da qui potrebbe ripartire il rally di Borsa, allora anche sui quotidiani in Italia leggeremo un’analisi che spiega come questa mossa sia importante, anche sul piano dell’economia, ed anche per le Borse. L’ennesima mossa da maestro di Donald J Trump.

E in effetti, pensateci: lui è un immobiliarista, e la Groenlandia al metro quadro … viene via come il pane.

E non basta: è un modo eccellente per fare girare le scatole alla Cina, che a quel punto dovrebbe come minimo comperarsi l’Antartide, ed un pezzo di Oceano Indiano.

Lasciamo però per un attimo gli scherzi, e spieghiamo perché abbiamo richiamato l’attenzione dei lettori su questa notizia.

Come potrebbero spiegare bene Salvini e Di Maio, in tempi di campagna elettorale (che poi per loro è … sempre) vale tutto. L’obbiettivo è: fare parlare, ed occupare il più possibile i talk show. I telegiornali. le prime pagine dei quotidiani.

Che abboccano sempre. Ma proprio sempre.

La Groenlandia: davvero a voi sembra che, visti i dossier aperti sul tavolo del Presidente degli Stati Uniti (che in pubblico si lamenta di dover intervenire su troppi temi) questa fosse una questione da aprire nell’agosto 2019?

Per la precisione si tratterebbe di ri-aprire la questione, visto che l’idea è vecchissima e risale al Presidente Truman ed al 1947.

Perché ci interessa, quindi? Perché da qui a 12 mesi, ne vedremo e vedrete delle belle … altro che Groenlandia. I vostri portafogli, oggi, sono adatti al freddo delle regioni polari?

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Mercati oggiValter Buffo
Dedicato a chi dice che i fondamentali non contano (più): parte prima
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Il titolo pubblicato ieri sul New York Times ieri ci serve a ricordare a tutti i nostri amici lettori che i fondamentali non contano … fino a quando poi invece contano soltanto i fondamentali.

Che alla fine, vincono sempre.

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Le strategie e le scelte di chi sostiene che “i fondamentali non contano” vanno bene per quelle fasi nelle quali “ognuno è un Genio”. Le fasi nelle quali “la marea alta fa alzare tutte le barche”.

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Le fasi poi finiscono: e chi rimane con il cerino in mano? Chi vi ha detto “compra, senza paura, le mie quote di Fondi Comuni”?

No cari amici: con il cerino in mano rimarrete ancora e sempre voi, gli investitori finali.

Per cui: date uno sguardo a questi benedetti “fondamentali”. E magari, fatevi aiutare da chi lo fa ogni giorno, e per professione, e con metodo.

Valter Buffo
Dopo Ferragosto 2019: la parola d'ordine è difendersi
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In tutto il Mondo, gli investitori sono sotto attacco. E proprio come dice la copertina del Venerdì di Repubblica che sarà in edicola domani 16 agosto, non capiscono più quali sono le regole del gioco. A che gioco stiamo giocando?

Fino ad oggi, la grandissima parte di loro non se ne era resa conto. Oppure non voleva rendersene conto: svegliarsi la mattina dopo un bel sogno costa fatica come tutti sappiamo.

Fatto sta che questa è una opportunità di guadagno: così grande, che non ne ricordiamo altre.

Ma prima di pensare ai guadagno, noi di Recce’d suggeriamo sempre di pensare alle perdite, e difendersi proteggendo il proprio patrimonio dagli attacchi.

Se anche voi non capite più a che gioco stanno giocando con i vostri soldi, la prima cosa da fare è sempre quella di fare ordine, pulizia, eliminare ciò che è inutile, e tutto ciò che non si capisce fino in fondo. Prodotti con etichette strane, che non si capisce che cosa significano, oppure prodotti oltre la data di scadenza, vecchi e superati.

Si è aperta, con un po’ di anticipo, la stagione delle grandi pulizie: e per ragioni di sostanza, che stanno dentro i mercati ma pure al di fuori dei mercati, come si ricava ad esempio da un dichiarazione di Larry Summers, letta in settimana, e che vi riproduciamo qui di seguito.

The U.S. and world economies are at their riskiest moment since the global financial crisis a decade ago as trade tensions continue to grow, former Treasury Secretary Lawrence Summers said on Sunday.

Summers spoke on CNN’s “Fareed Zakaria GPS” about what he called a “sadomasochistic and foolish trade conflict” the U.S. has engaged with China under President Donald Trump.

“We are losing very substantial amounts in terms of uncertainty, reduced investment, reduced job creation, for the sake of benefits that are very unlikely to be of substantial magnitude,” Summers said.

“I don’t think there’s any question that American workers are going to be poorer, American companies are going to be less profitable, and the American economy is going to be worse off because of the course we’re on,” Summers said.

Larry Summers, director of the National Economic Council during the Obama administration and a former chief economist of the World Bank.

Mercati oggiValter Buffo