Posts in Mercati oggi
Che cosa succederà in gennaio? Parte 3: la crescita (quella vera, non quella apparsa in sogno)
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Nei giorni precedenti la riunione del G20 che è in corso durante questo weekend, dal Fondo Monetario Internazionale sono arrivate le preoccupate anticipazioni che leggete qui sopra. Va detto che, sui mercati, da mesi si è preso atto che le cose stanno così, rivedendo al ribasso le aspettative per la crescita economica. Lo vedete sotto nel grafico.

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Per gli investitori sarà utile ritornare a pochi mesi fa, ed alla “crescita globale sincronizzata” e l’utilizzo, spregiudicato e strumentale, di questo tema allo scopo di confondere le idee dei Clienti che investono.

Guardando invece al futuro, sarà utile tenere a mente che anche per gli Stati Uniti ci sono state revisioni significative, ed al ribasso, per le stime della crescita economica, nella parte finale del 2018 e per il 2019.

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I dati per gli scambi commerciali internazionali, come vedete sotto nel grafico, riflettono questo generale rallentamento. E non si può prescindere da un dato come questo, se si vuole capire quali sono le ragioni profonde dello scontro tra Cina ed USA nel 2018.

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In questo quadro, un’altra cosa che, a nostro giudizio, gli investitori prima di fare oppure rivedere le loro scelte di portafoglio devono valutare con attenzione è la crisi, vistosa, del settore immobiliare: sia negli Stati Uniti (lo vedete nel grafico qui sotto) sia nel resto del Mondo. Fatto che ha ricevuto fino ad oggi una insufficiente attenzione da parte dei media specializzati.

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Mercati oggiValter Buffo
Che cosa succederà in gennaio? Parte 2: ancora sull’orologio rotto

Chi è nostro Cliente da anni, e quelli che ci seguono attraverso il sito, sanno che Recce’d non fa né mai farà previsioni.

Il giochetto di dire oggi come finirà tra un anno la Borsa di New York, oppure il dollaro, serve soltanto a chi fa attività commerciale, per piazzarvi i prodotti finanziari, i Fondi di Investimento e le Polizze Assicurative.

L’utilità pratica è zero, ed anzi sotto zero. I fatti che vedremo, da gennaio in avanti, richiederanno nel corso del 2019 aggiustamenti, ripensamenti, revisioni. Sia delle aspettative sia dei portafogli.

Di una cosa però siamo certi: che le caratteristiche dei mercati finanziari che vedete descritte in questo titolo di oggi di Bloomberg saranno le medesime a dominare i mercati nella prima parte del 2019. Forse, con una violenza ancora maggiore.

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E’ utile fare un passo indietro, e tornare al 2017, quando molti si sono fatti convincere dalla bassa volatilità, dalla crescita globale sincronizzata, dal Bitcoin e da altre sciocchezze assortite: in quei difficilissimi momenti di mercato, è importante avere al proprio fianco chi è in grado di leggere i dati e filtrare l’emotività dei “nuovi record di mercato”. Capace di spiegare al Cliente la profonda differenza tra un momento di mercato molto particolare (anomalo) e l’andamento dei medesimi mercati nella grandissima maggioranza dei periodi.

Oggi, tutti riconoscono che il comportamento dei mercati, nel 2017, è stato semplicemente una aberrazione, una casualità, una anomalia. Chi un anno fa si fece confondere le idee, arrivando, sull’onda dell’emozione, a giudizi sbagliati e scelte sbagliate, nel 2018 se ne è reso conto, semplicemente guardando alla realtà dei fatti di mercato.

Abbiamo scritto anche la settimana scorsa che, proprio come succede con l’orologio rotto, che due volte ogni giorno segna l’ora giusta, anche sui mercati di tanto in tanto si creano situazioni anomale ed aberranti, ed è qui che serve all’investitore un supporto che aiuti ad anticipare quello che arriverà dopo. E’ questa la sola ragione per riconoscere commissioni a chi vi supporta nelle scelte di investimento.

Recce’d nel 2017 e nel 2018 ha anticipato ai propri Clienti, ed anche ai lettori (con un grande anticipo sui titoli che avete letto in questo Blog nelle ultime settimane) che la storia sarebbe finita esattamente in questo modo.

Noi abbiamo detto, e ripetuto, ai clienti, che stavamo aspettando proprio questo: un ritorno a livelli fisiologici (non artificiali) sia di volatilità sia di prezzo, per piazzare poi le mosse vincenti.

E questo sarà il tema della Sezione Operatività, su The Morning Brief, per tutta la prossima settimana: come si fa a vincere, in un contesto di mercato come questo, nel 2019? Noi abbiamo fatto nel 2018, e contiamo di ripeterci con risultati ancora migliori.

Mercati oggiValter Buffo
Che cosa succederà in gennaio? Parte 1: il Bitcoin
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Sicuramente ricordate di quando erano tutti … fenomeni.

Anche al’angolo della strada, si trovava chi sapeva spiegarti … come vanno le cose e come si fanno i soldi.

Oggi siamo all’opposto. Il silenzio è totale, e nessuno si fa più avanti.

Questo Post a noi serve per portare all’attenzione di chi ci legge, che oggi è facile scrivere (come fa Nouriel Roubini qui sotto), che il Bitcoin fin dall’inizio era una grossa fregatura, e che quindi tornerà a valere zero.

Invece noi vogliamo ripetere che il Bitcoin non è solo “una fregatura”. Che il Bitcoin ci racconta del comportamento degli operatori e degli investitori individuali in TUTTI i comparti del mercato finanziario in alcuni momenti.

Una cosa è quale è il VALORE del Bitcoin, ed una cosa del tutto diversa è come sui mercati si creano situazioni di bolla, di emotività, anche di follia collettiva.

Quindi: se credete che una cosa simile possa capitare solo al Bitcoin, vi suggeriamo di ripensarci, ed in fretta.

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Mercati oggiValter Buffo
Cosa fare nel 2019 (9): la parte obbligazionaria del portafoglio

Nella nostra Lettera al Cliente di oggi, abbiamo fatto il punto sulla strategia di portafoglio, che oggi vede i nostri Clienti nella posizione ottimale per affrontare la fase di mercato che è in corso, ed anche ciò che vedremo nel 2019.

Al contrario, chi si fa costruire il portafoglio da una Rete di Private Banking di derivazione bancaria, oppure da una Rete di vendita dei Fondi Comuni, come a puro titolo di esempio si possono citare Mediolanum, oppure Fideuram, oppure Azimut, oppure Banca Generali, oggi si ritrova con le solite percentuali di portafoglio più o meno bloccate, e sempre suddivise tra azioni (LONG) ed obbligazioni (LONG). Il CASH ovviamente non esiste: perché non genera commissioni di gestione per chi vi vende i Fondi (o peggio le polizze assicurative, o peggio i prodotti strutturati).

Per questi investitori, quella attuale è una fase molto complicata: e potrebbe diventare ancora più difficile nel 2019.

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Nel grafico qui sopra vedete quattro indici obbligazionari: e potete constatare che sono tutti e quattro in negativo, nel 2018.

Che cosa potrebbe succedere nel 2019? Ne abbiamo accennato anche in un Post precedente, che fa parte di questa medesima serie di Post: per completare il nostro ragionamento, vi suggeriamo di esaminare con attenzione il grafico che segue, nel quale potete vedere quali sono ad oggi le previsioni sul comportamento della Federal Reserve in materia di tassi ufficiali di interesse, ovvero di costo del denaro.

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Recce’d insiste nel segnalarvi che anche la parte obbligazionaria dei vostri portafogli contiene un rischio, ed aggiunge che non è vero che “posso aspettare fino alla scadenza” quando si tratta di obbligazioni. Tutti gli investitori, anche i più pazienti, fanno sempre il mark-to-market a fine anno.

Mercati oggiValter Buffo
Cosa fare nel 2019 (8): il petrolio salirà o scenderà?

Abbiamo scritto più e più volte di petrolio, anche nel Blog. I fatti dell’ultima settimana ci consigliano di scriverne di nuovo, nella settimana del G20.

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Se non lo avete letto, è stata la settimana peggiore da tre anni, per il prezzo del petrolio, e la settima settimana consecutiva (grafico sotto) di calo. Movimenti di questa ampiezza segnano una fase, se non un’epoca: meritano quindi la vostra attenzione, un nostro lavoro di Analisi che proporremo ai Clienti, e forse anche alcune mosse nel portafoglio.

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Mercati oggiValter Buffo