Stimoli e stimolanti

 

Per una quarta settimana (ed è anche l’ultima) dedichiamo il nostro Post del weekend alla stretta attualità.

Chiusa questa parentesi, i nostri nuovi Post saranno dedicati alla visione strategica: che è poi l’impostazione originale di questo intero Blog, ovvero regalare a chi ci legge una collezione di dati, fatti e analisi, che possano facilitare l’investitore che ci legge a costruire uno scenario coerente, e quindi anche una strategia di investimento vincente.

Che ovviamente non può esistere, se manca uno scenario di breve, medio e lungo termine sulla base del quale fare le proprie scelte di portafoglio.

Perché allora per quattro settimane abbiamo dedicato i nostri Post alla stretta attualità?

La risposta è semplice: perché il numero, e l’importanza, degli eventi delle ultime settimane è stato eccezionale.

Abbiamo quindi deciso di seguirli più da vicino, mentre nelle prossime settimane riorganizzeremo queste nostre considerazioni all’interno dello scenario coerente di cui si diceva, scenario che nelle ultime quattro settimane si è ulteriormente definito.

Oggi le idee sono molto chiare be definite: almeno per noi di Recce’d. Le presentiamo nel dettaglio nella nuova Lettera al Cliente che è in spedizione.

Una delle nostre idee forti, un punto sul quale noi insistiamo da molti mesi, e sul quale le nostre idee sono molto chiare, è che l’inflazione oggi non c’entra più nulla, ha perso totalmente la sua rilevanza.

A noi, oggi, dell’inflazione importa nulla, per ciò che riguarda le logiche di investimento, le scelte nei portafogli modello, e l’operatività in acquisto ed in vendita. L’inflazione è irrilevante.

Oggi, nel Post che state leggendo, ne scriviamo unicamente allo scopo di dimostrare, con dati e fatti, al nostro lettore in che modo funziona la macchina della propaganda che ogni giorno agisce, attraverso numerosi canali, allo scopo di danneggiare i risparmiatori impoverendoli attraverso la distruzione di VALORE che è in corso ormai da più di 15 anni.

Illudere tutti di essere più ricchi quando, all’opposto, tutti diventano più poveri.

La macchina della propaganda, che parte delle autorità politiche e dai funzionari di stato, che è operata dalle banche internazionali e che viene poi disciplinatamente messa in pratica dai promotori finanziari (financial advisors, private bankers, family bankers, direct bankers, ogni giorno si inventano una nuova etichetta per una vecchia merce), i quali vengono costretti con spinte fortissime a “piazzare la merce” ovvero a “piazzare i prodotti finanziari”.

Oggi vediamo nel dettaglio come agisce questa macchina.

L’occasione ce la offre il dato americano dello scorso mercoledì 15 maggio 2024. Rivediamo sinteticamente insieme ciò che è stato raccontato, e ciò che invece è successo davvero.

E’ appena stata mandata in onda, per la centesima volta, la replica di un vecchio programma. No, non il Conte di Montecristo, Sandokan oppure il classico Montalbano.

Si tratta invece di un programma che non è stato, mai una volta, un successo: ma ugualmente si insiste. Sarà per fare piacere a qualcuno, probabilmente un raccomandato, uno protetto dai “piani alti”?

Si tratta del programma intitolato:

è arrivata l’ora del pivot, adesso il soft landing è una certezza, i tagli del costo del denaro sono imminenti

Sarà forse la centesima volta, che siamo costretti ad ascoltare questa medesima storiella, negli ultimi tre anni: sempre la stessa, sempre uguale, sempre con i soliti attori (invecchiati ed annoiati pure loro nel frattempo).

Ovviamente, loro sperano che a forza di ripetere sempre la stessa cosa, prima o poi succeda.

Ma può anche non succedere. Ci avete già pensato?.

Potrebbe non succedere mai: e questo perché, come abbiamo spiegato in un approfondimento per The Morning Brief la settimana scorsa (alla Sezione Analisi) non è possibile trascurare il fatto che i tassi ufficiali potrebbero anche scendere (ad oggi non è una certezza), ma potrebbero scendere per ragioni diverse da quell’unica ragione che oggi i megafoni dei media, e dei social delle chat e delle community amplificano.

Ed è proprio questa, l’ipotesi di lavoro che Recce’d ha adottato, e fino dal mese di novembre 2023.

Il dato dello scorso 15 era stato preparato attraverso un autentico bombardamento sui social e sui media. Noi ne avevamo scritto in modo analitico ai nostri Clienti, ma pure qui sul sito alla pagina TWIT - TWOO. Ecco alcune immagini che lo documentano.


Per il dato dei 15 scorso, si era preparato il pubblico degli investitori ad una GROSSA sorpresa, ad un dato MOLTO inferiore alle attese. Un GRANDE cambiamento nel dato per l’inflazione USA. Lo leggete qui sopra.

Facciamo un inciso: perché noi parliamo sempre degli Stati Uniti? Ve lo spiega, tra le altre cose, la nostra BCE, che attende di vedere che mosse farà la Fed, per decidere dei tassi ufficiali in Europa.

E quindi perdonateci ma di nuovo parleremo, anche oggi, di Stati Uniti. Perché è ciò che per voi lettori è importante.

Dicevamo che si era preparato il pubblico ad una GROSSA sorpresa, ad un dato MOLTO inferiore alle attese. Un GRANDE cambiamento nel dato per l’inflazione USA.

Che cosa aveva spinto ad una simile presa di posizione? L’analisi? Le evidenze? Il ragionamento?

No. Nulla di tutto questo.

Li aveva spinti un solo elemento: la speranza. “Speriamo che vada in questo modo”.

Ma anche questa volta NON è andata come loro speravano.

Il dato del 15 maggio 2024 lo leggete nelle due immagini qui sopra.

Che cosa c’è, in questo dato? Nulla.

E’ stato, per una ennesima volta, un non-evento che ha tradito le speranze di “pivot”, di “soft landing”, di “tagli dei tassi”. Speranze che, notate bene, sono state deliberatamente alimentate, fin dal novembre 2023, dallo stesso Capo della Federal Reserve, Jerome Powell.

Per noi investitori, in questo dato il solo aspetto degno di nota, e di una certa importanza, per tutti noi investitori, è costituito dall’osservare le cose che sono state “dimenticate” dai social, dalle chat, dai media, dalle TV, dai quotidiani.

Recce’d ovviamente NON le ha dimenticate, ed attraverso il bollettino quotidiano The Morning Brief ne ha sottolineato l’importanza (per la gestione di portafoglio) ogni giorno.

Qui nel Post ci limitiamo a metterne in evidenza due.

Il primo è quello che vedete nell’immagine in alto: ed è un dato che tutti conoscono. Se l’aumento mensile dei prezzi al consumo rimanesse sul livello del dato più recente (ovvero +0,3%) a fine 2024 negli Stati Uniti si avrebbe una inflazione superiore al 4%. Se il dato mensile aumentasse dallo 0,3% allo 0,4% in media, a fine anno si arriverebbe con il 5% di inflazione.

Non è una nostra opinione: è semplice aritmetica.

E poi, nella parte bassa dell’immagine sopra, c’è anche il “supercore”.

Il tasso di inflazione “supercore” negli Stati Uniti sale del 5% l’anno, oggi.

Ma che cosa è il “supercore”?

Il Wall Street Journal ne scrisse già nel gennaio 2023, con l’articolo che vedete nell’immagine sotto, che potete cercarvi sul Web.

Nel 2023, ma in luglio, la sede di San Francisco della Federal Reserve spiegava la rilevanza di questo indice. Lo leggete nell’immagine sotto. Rilevanza che poi lo stesso Jerome Powell ha confermato in pubblico.

Nell’immagine qui sotto, leggete le implicazioni, importanti, di questo indice.

Questi dati, per la stampa nazionale ed internazionale, per CNBC, per i TG, per le vostre chat, per le vostre community, non esistono e non contano.

Proprio per questa ragione, come vi abbiamo promesso più in alto, questo Post vi sarà utile; per comprendere come funziona la macchina della propaganda: nello specifico, potete vedere come la lettura dei titoli dei quotidiani, e l’ascolto dei TG, e la lettura delle solite chat e dei siti Web, porta il lettore ad una lettura del tutto distorta dei fatti e della realtà.

Per noi investitori, il giorno 15 maggio 2024, come minimo non è successo nulla. Se è successo qualche cosa, poi, va esattamente nella direzione opposta ai titoli dei giornali.

Ma quale scopo ha, questo sforzo enorme di disinformazione?

Leggiamo Jerome Powell del 14 maggio 2024.

La linea di Jerome Powell, che tutti voi lettori conoscete già, è questa: abbiamo alzato i tassi ufficiali dallo zero al 5%, e questo ha fatto scendere l’inflazione, ma allo stesso tempo non ha inciso sulla crescita e sull’occupazione.

Descrive un miracolo.

Subito, noi investitori dobbiamo scattare, ed allarmarci: i miracoli on sono di questo mondo. Gli esseri umani nn fann miracoli: non sono in grado. i miracoli sono riservati agli Dei del cielo. Jerome Powell non è Dio.

Qualche cosa non va: i conti non tornano.

Ce lo dicono i dati.

La politica monetaria, come vedete nel grafico sopra, non è restrittiva oggi: oggi, è altrettanto espansiva quanto lo era nel 2021. Il 2021 è l’anno che precedette il 2022.

Le implicazioni, e le conseguenze sui mercati finanziari, di questa scelta, sono ovvie, scontate. Inutile dettagliarle.

Il commento che vedete sotto al grafico qui sopra ci propone questa domanda: per quale scopo si continua ad ingannare il pubblico?

Lo scopo (ne scriviamo molto brevemente oggi, ma ci ritorneremo necessariamente nei nostri prossimi Post) è dare sostegno e supporto ad una politica fiscale che è senza freni, sia negli Stati Uniti sia in Europa. Lo dicono i dati: come quelli nell’immagine precedente

La politica fiscale oggi è sfuggita al controllo: tutti sanno che andrebbe frenata (persino il Ministro del Tesoro italiano lo ha detto proprio questa settimana) ma è impossibile frenarla, proprio perché è fuori controllo.

Sarà necessario un crash per imporre misure che riportano sotto controllo la spesa degli Stati.

La cosa non è più evitabile: la strada davanti a noi investitori, come abbiamo scritto a fine marzo 2024, adesso è una sola. E si chiama hard landing, come dice l’immagine qui sopra.

La macchina della propaganda non può farci nulla, non può risolvere. La realtà si impone sempre sulle chiacchiere.

Però la macchina della propaganda può agire nel modo di alterare la percezione del pubblico, ed allontanare più che si può nel tempo il “risveglio dal sogno” degli investitori.

Questo risultato si ottiene, ad esempio, facendo leva sui numeri tondi.

I numeri tondi impressionano il pubblico e facilitano il lavoro di chi prepara i titoli sui quotidiani.

Rileggete con attenzione le chiusure del venerdì 17 maggio:

  • indice Dow Jones: 40000 punti esatti

  • indice S&P 500: 5300 esatti

  • petrolio: 80$ esatti

Una barzelletta. La Grande Presa in Giro. Di tutti noi investitori.

Da sempre, poi, i numeri tondi vengono utilizzati anche per lanciare i messaggi di tipo politico.

Rispettiamo il nostro dovere di sintesi, e passiamo ai mercati finanziari.

L’immagine qui sotto ci è utile per richiamare alla attenzione del lettore quattro argomenti, rispettando al tempo stesso il nostro obbligo di sintesi:

  • i numeri tondi rafforzano i messaggi di chi fa le previsioni di Borsa ed indica i target (come S&P 500 a 6000 punti)

  • il rialzo delle Borse è trascinato dai buybacks (riacquisto di azioni proprie) che a loro volta sono finanziati da nuovo debito

  • il 49% si aspettava dal dato del 15 maggio 2024 un nuovo impulso al tema di investimento “risk on” ovvero “Goldilocks”, pivot, ovvero “soft landing”, ovvero “taglio dei tassi più vicino”; e non è arrivato

  • ma soprattutto, c’è quel quarto punto in fondo.

Disperatamente.

Disperatamente è la parola chiave. I funzionari pubblici e le banche di investimento, insieme con i promotori finanziari, sono letteralmente disperati.

Disperatamente attendevano un segnale Goldilocks, ovvero Riccioli d’oro. che poi significa pivot, che poi significa soft landing.

Non è arrivato, neppure questa volta, come in tutte le cento precedenti occasioni. Non arriva mai.

Perché?

Facile capirlo.

Ci sono alcune centinaia di migliaia di persone, nel Mondo, che lavorano per le banche di investimento.

E ci sono centinaia di migliaia di persone, Nel Mondo, che lavorano come promotori finanziari (wealth manager, direct bankers, family bankers, eccetera).

Tutti loro, per pagare le rate del mutuo, e della macchina, hanno bisogno di vendere. Di vendere a voi, lettori di Recce’d, il sogni, il miraggio, il miracolo di Jerome Powell.

Loro, per pagare le bollette e il gasolio, sono costretti a vendervi la speranza.

Sono disperati, come dicevamo: disperati di sostenere l’illusione collettiva, e disperati perché non hanno una alternativa praticabile. Senza il miracolo di Powell, Goldilocks, il pivot, non saprebbero più che cosa dirvi, che favola raccontarvi, e come pagare le rate. Perché non sanno nulla.

Ma la realtà è questa: che questi soggetti sono alcune centinaia di migliaia, ma poi ci sono alcuni miliardi di altre persone, sulla faccia della Terra, il cui destino, il cui benessere, il cui stipendio non è influenzato, in alcuna misura, da Goldilocks, il pivot ed il soft landing.

La cui vita non si svolge dentro una favola, bensì è nella realtà. Persone che non vivono nella speranza del miracolo. Persone i cui interessi sono totalmente diversi dagli interessi di chi lavora in Goldman Sachs oppure in Morgan Stanley oppure in UBS, e soprattutto da chi lavora per FINECO oppure per Fideuram oppure per Mediolanum.

Miliardi di persone alle quali del dato di mercoledì 15 maggio importa zero, e così del pivot, di Goldilocks e di tutto quel ciarpame assortito.

Gli interessi di questi miliardi di persone sono quelli che prevalgono. Anche sui mercati finanziari.

Come abbiamo scritto già due anni fa, economie e mercati finanziari sono entrati in una Nuova Era e devono adattarsi al Nuovo Paradigma. Non comandano, e non guidano: devono subire. Ed è arrivato il momento di subire.

Per conseguenza, come abbiamo scritto anche questa settimana in TWIT - TWOO, la gestione responsabile del proprio patrimonio oggi impone di allargare lo sguardo. Un investitore saggio e vincente oggi deve saper dire … “chissenefrega” del “nuovo record di Wall Street”e guardare ai fattori che determinano l’andamento futuro dei prezzi di azioni, obbligazioni, valute e materie prime.

Certi titoli dei quotidiano, e certi “record” degli indici, sono cose vecchie, di un passato che non ritorna.

Quella è roba stantia, che ha decisamente annoiato.

Le opportunità, nella Nuova Era del 2024, stanno da tutt’altra parte. Sono lontanissime da “quota 40000”.

I dati, i dati reali, fino ad oggi, hanno del tutto confermato la nostra visione delle cose.

Un esempio tra tanti. Tagli dei tassi ufficiali? A metà maggio sono zero, fatti salvi i casi molto particolari di Svezia e Svizzera. Domandatevi il perché: mille volte ve lo hanno detto, e mai è successo.

Al tempo stesso, noi chiediamo a noi stessi ogni giorno: potremmo esserci sbagliati completamente?

Certo, è possibile. Oppure, potrebbero essersi sbagliati completamente quelli che vedevano i tagli dei tassi ufficiali già in marzo?

La risposta, la trovate nei fatti: come le performances, i risultati. I vostri risultati, in primo luogo. E poi i risultati di quelli che “ci credono”: che credono a Powell, a Lagarde, a quota 40000, ai tagli dei tassi ufficiali, al soft landing, a Nvidia, a Tesla, all’ottimismo, agli utili delle banche italiane, al valore del BTp Valore, e magari ai meme-stocks..

Loro, quelli che ci credono, le GPM, i Fondi Comuni, e Goldman Sachs, e UBS, e Mediolanum, e Fideuram, che risultati hanno generato? Che cosa hanno prodotto? Cosa sono stati capaci di fare? Che cosa si sono messi in tasca?

Risultati inferiori a quelli di Recce’d.

Andate a controllare. Raccogliete il più grande numero di dati che è possibile: non è difficile. Non fate i pigri: svegliatevi dal sogno. Guardate i numeri, quelli veri. Confrontatevi con i fatti. Guardate in faccia la realtà.

E chiedetevi come è possibile.

Valutate e decidete voi; ma non fatevi … beccare a metà strada, che poi le cose all’improvviso accelerano, senza preavviso.

Sapete dove trovarci, e sapete che cosa possiamo fare, giorno dopo giorno, per il benessere vostro e del vostro risparmio.

Questo Post chiude una parentesi di quattro settimane, dedicata alla stretta attualità. Ovvio che in Recce’d continueremo a fare un lavoro di ricognizione di questo tipo (insieme al lavoro di stima di rendimenti e rischi per tutti gli asset finanziari del nostro universo investibile), ma non lo pubblicheremo nel Blog.

Vi può aiutare la pagina TWIT - TWOO del nostro sito, e poi tutte le altre fonti alle quali avete accesso. E buon lavoro.

Valter Buffo