Trump 2.0: big changes are coming (soon)
Scriviamo così spesso di Trump per una sola, ed unica ragione: perché lui parla così spesso di noi. Non di Recce’d, ovviamente: ma del nostro lavoro. E lo fa ogni giorno.
Purtroppo per Donald, i fatti ci dicono che NON è un buon economista. Non ne ha le conoscenze, la formazione, gli strumenti.
Ed è per questo che, come ci dicono i dati, non ci prende. Non ci piglia proprio. E questo fatto lo costringe, proprio in questo agosto 2019 (come vi avevamo già messo in evidenza in questo Blog) , ad una imbarazzante, colossale e clamorosa marcia indietro.
Ma va detto che un Presidente, ogni Presidente, e non soltanto negli USA, si appoggia su un vero e proprio esercito di pagatissimi consiglieri.
Per questo, non siamo in grado di anticiparvi una cosa: vedrete tutti un nuovo Trump, un Trump 2.0, e lo vedrete a brevissimo. E questo porterà cambiamenti: prima delle Elezioni, e forse già in questo 2019, Trump cambierà i suoi principali consiglieri economici.
Le voci che girano a Washington e New York crescono di intensità ogni giorno. Ed il profilo dei suoi consiglieri, che lo stesso Trump ha selezionato pescando tra personaggi eccentrici ed estranei alla comunità degli economisti, a questo punto diventa per lui un punto debole anche di fronte all’elettorato. Gli servono più che mai oggi “cattivi consiglieri” da eliminare per indicare agli elettori chi sono i colpevoli del fallimento.
A questa anticipazione aggiungiamo un commento: questa mossa di Trump aggiungerà danni a danni: perché per Trump conta solo il novembre 2020, e nessuno al Mondo potrebbe fare compiere l’inversione ad U per l’economia degli Stati Uniti di cui Trump fantastica in queste settimane.
Neppure Roger Federer o un altro grandissimo campione di tennis potrebbe vincere un match di tennis sui tre set disputando soltanto cinque games. E quindi, almeno da questo punto di vista, noi riteniamo che si sia già arrivati al GAME OVER