Ciò che Recce'd può garantire ai suoi Clienti (parte 3)

may_1wk_2018-005.png

Il nostro lavoro garantisce ai Clienti una serie di risultati: sopra tutto, una qualità che non ha eguali sul nostro mercato dei servizi per chi investe, e risultati nella media migliori rispetto alla concorrenza. Ne abbiamo già scritto nei Post precedenti.

Se non possiamo garantire al Cliente di stare davanti a tutti ogni settimana oppure ogni mese, è perché l'incertezza condiziona in modo determinante l'attività di investimento. Resta però dimostrato che investendo sui fatti, anziché sulle mode o peggio sulle fantasie o sui grafici colorati, si ottengono risultati superiori. Non abbiamo dubbi sul fatto che sarà così anche questa volta.

Quando il grafico della più grande Borsa del Mondo assume la conformazione che vedete qui sopra, spariscono improvvisamente tutti i ... "fenomeni", tutti i coraggiosi senza paura, e tutti gli ottimisti senza limite. 

A causa del fatto che (come abbiamo già sottolineato) tutta l'industria tradizionale del risparmio è costruita sul presupposto di essere sempre e comunque LONG, allora in momenti come questi si ha l'impressione che nessuno sappia più che cosa dire, se non di "usare cautela".

Noi di Recce'd, come molti avranno già ben compreso, non abbiamo dubbi in questo preciso momento: sappiamo già come andrà a finire (non quando, ma come) e sappiamo anche quale sarà il primo mattone dell'edificio ad incrinarsi. Ne scriveremo da domani lunedì 7 fino a venerdì 11, in The Morning Brief, dedicato ai Clienti.

Ai nostri amici e lettori del Blog, suggeriamo di leggere con attenzione ciò che è documentato dal grafico che segue, e che si riferisce agli USA ma che parla in realtà dell'intera economia mondiale: la fase di crescita del Prodotto Interno ha fatto segnare proprio la settimana scorsa un dato importante, ovvero il secondo più lungo periodo senza che si sia registrata una recessione. 

may_1wk_2018-009.png

Notate bene ciò che viene spiegato dal grafico: perché non solo è la seconda fase di espansione più lunga di sempre, ma è anche la più lenta del dopoguerra. E perché, vi chiederete? Può aiutarvi l'esame del grafico che segue.

may_1wk_2018-010.png

Vedete che (ed il dato non è contestabile) nell'economia degli Stati Uniti si regista qualcosa che si potrebbe definire "crisi di produttività": che poi vuole dire che a parità di capitale e di lavoro impiegati nella produzione di merci e di servizi, si producono quantità minori.

E' questa la luce che ci illumina, che ci aiuta a capire quale sarà l'impatto sulla crescita della recente manovra fiscale di Trump, e che ci aiuta poi anche a leggere i dati che arrivano dalle economie di Europa e di Asia, Cina inclusa. Perché le tendenze sono le medesime.

Sui mercati, si investe così, almeno secondo Recce'd: guardando la realtà negli occhi. Aggiungendo un po' di intuito, e tanta pazienza, alla fine poi si vince sempre. In questo modo, siamo stati avanti a tutti dal 2007 al 2017.

E poi ... non si rimane azzittiti guardano quel grafico che vi abbiamo riportato qui in apertura.