(03/10 19:30) Inducements: ovvero "fare la mezza" (2)
Noi preferiamo chiamarlo “fare la mezza”, come si fa ai mercati generali oppure nel contrabbando di sigarette. Così è più chiaro per l’investitore che ci legge.
L’industria del risparmio, con le Reti di promotori finanziari che fanno pubblicità sulle nostre televisioni da una parte (ricorderete a titolo di esempio, gli spot TV di Mediolanum, e Fineco, e Allianz, Banca Sella, ING, Che Banca [che fu] e tantissimi altri), e le Case che producono i (costosi e inefficienti) “prodotti finanziari” dall’altra, è schiacciata sotto il peso di questo meccanismo truffaldino che si chiama “inducements”.
Non produce qualità e non produce efficienza di servizio e non produce risultati (per voi investitori) esattamente per questa ragione: perché è schiava degli “inducements”, ovvero del “fare la mezza”.
Gli investitori richiedono una consulenza finanziaria di alta qualità che sia obiettiva, equa e dia priorità agli interessi del cliente. Le autorità di regolamentazione e i decisori politici di tutto il mondo sono consapevoli di questa necessità e diversi paesi hanno avviato iniziative per migliorare l'accesso degli investitori a tale consulenza. Queste iniziative includono sforzi per aumentare la trasparenza del settore della consulenza finanziaria e per combattere la vendita impropria.
Gli incentivi alla vendita, che possono includere pagamenti, commissioni, regali o tangenti associati alla vendita di prodotti di investimento, sono stati oggetto di un certo controllo normativo.