STREAM 4: il portafoglio bilanciato. La fine del 60/40

 

Come sapete, nella pagina dedicata alla GESTIONE DI PORTAFOGLIO noi di Recce’d raccogliamo contributi (originali e di terze parti) che non riguardano l’attualità dei mercati finanziari: sono invece contributi, sia di pratica, sia di teoria, che riguardano i metodi, le tecniche ed i criteri della gestione di un portafoglio di asset finanziari.

Questo contributo è il secondo di una serie (che noi abbiamo chiamato STREAM). dedicato al portafoglio bilanciato, la soluzione più diffusa tra gli investitori italiani e la soluzione di riferimento per le Reti che collocano prodotti finanziari.

Abbiamo previsto di organizzare il lavoro che pubblicheremo nella pagina GESTIONE DI PORTAFOGLIO (quella dove vi trovate ora) intorno a dieci aree tematiche, ad ognuna delle quali dedicheremo un flusso (STREAM) di contributi originali, arricchiti poi anche con contributi di terze parti.

In seguito, pubblicheremo l’elenco completo dei 10 STREAM in questa stessa pagina del sito, la pagina GESTIONE DI PORTAFOGLIO.

Il nostro lavoro in questo STREAM 4 si propone un duplice scopo:

  • da un lato mettere in evidenza il fatto che la soluzione che chiamano “portafoglio bilanciato” ha fallito, ed è arrivato il momento di metterla definitivamente da parte; e

  • da un altro lato, mostrare ai nostri lettori che di alternative al “portafoglio bilanciato” ne esistono molte, ed alcune di esse sono molto efficaci per ottenere dai propri investimenti una performance positiva e stabile nel tempo.

Nei primi cinque mesi del 2022, l’evoluzione dei mercati finanziari ci ha aiutato nel procedere verso questi due traguardi, nel senso che l’andamento delle maggiori componenti del mercato internazionale (azioni ed obbligazioni) ha fatto segnare un record (negativo) di performance per il classico portafoglio bilanciato.

Potete leggere nel grafico qui sotto alcuni dati relativi agli Stati Uniti.

Trovate invece, alla HOME PAGE del nostro sito, i dati relativi all’Italia.

Si è infatti registrata, nei primi mesi del 2022, una discesa parallela, e di ampiezza eccezionale, sia dei prezzi delle azioni sia dei prezzi delle obbligazioni.

Il fatto non si verifica spesso: anzi, è molto raro. A questo si deve aggiungere che l’ampiezza delle due discese è stata eccezionale, come vi racconta l’immagine seguente, che risale a qualche settimana fa.

Il commento di questi dati, in questo Post, lo affidiamo ad uno dei più noti commentatori internazionali, John Authers di Bloomberg, il quale ha scritto poche settimane fa un articolo del quale noi per voi abbiamo tradotto la parte finale.

Quella parte è intitolata, significativamente: “La festa al Club 60-40 è finita”


La festa al Club 60-40 è finita

Molte cose stanno accadendo nel comparto dei “Fondi 60-40,” il nome in gergo per i fondi che bilanciano meccanicamente azioni e obbligazioni. L'allocazione classica è il 60% di azioni e il 40% di obbligazioni, ed è così che hanno preso il nome, anche se molti tenderanno ad avere un'allocazione azionaria più elevata di questa.

La variante più popolare sul tema è il fondo a scadenza, che è diventato il miglior tentativo del settore della gestione degli investimenti di sostituire la vecchia pensione a benefici definiti, che poche aziende del settore privato vogliono offrire.

L'idea è che ai risparmiatori venga offerto un fondo con una data obiettivo per il pensionamento e l'asset allocation sarà mantenuta a livelli adeguati in base al tempo che manca al pensionamento. Ai giovani verrà automaticamente assegnata una maggiore ponderazione nelle azioni. Ogni trimestre c'è un ribilanciamento per tornare all'asset allocation preferita, che in effetti significa vendere azioni e acquistare obbligazioni dopo che le azioni sono aumentate.

Nell'ultimo decennio ciò ha garantito flussi continui in obbligazioni, nonostante i loro bassi rendimenti. Quanto sono importanti? Una recente ricerca dell'Investment Company Institute e dell'Employee Benefits Research Institute mostra che tali fondi sono diventati la spina dorsale per il risparmio previdenziale negli Stati Uniti. L'asset allocation automatica è stata particolarmente utile per convincere i giovani a sottoscrivere le pensioni.

In molti modi, questo sostituisce il vecchio modello paternalistico dei piani a benefici definiti, guidando delicatamente le persone verso allocazioni ragionevoli: Il problema è che questo si basa sull'idea che non cadranno contemporaneamente.

Come mostrato nei grafici di Mullarkey, ci siamo abituati all'idea che all'aumentare dei rendimenti obbligazionari (e il loro prezzo scende), le azioni aumenteranno e viceversa. Ma in questo ambiente, sembra che dovremmo prepararci al cambiamento di quel rapporto, che potrebbe scuotere la fiducia nel risparmio previdenziale come è attualmente praticato.

Ecco nel grafico che segue i rendimenti dell'indice Bloomberg degli investimenti in US 60-40, risalenti al 2007. Solo i mesi catastrofici di ottobre 2008 e marzo 2020 sono stati peggiori di aprile di quest'anno.

Allo scopo di comprendere questi rendimenti, va sottolineata la marcata relazione tra l'aggiunta o la rimozione di liquidità da parte della Fed e il successo o il fallimento dei Fondi 60-40 . Quando la Fed procede ad acquisti di asset finanziari (QE) tutti i Fondi 60-40 vanno bene, mentre quando tenta di restringere con QT, i Fondi 60-40 vanno male.

Visto quello che probabilmente farà la Fed in merito proprio bilancio e al QT (restringimento quantitativo) è probabile che eserciterà ancora più pressione sui Fondi 60-40 nel prossimo futuro.

L'ironia è che rendimenti obbligazionari più elevati hanno effettivamente semplificato la vita ai piani a benefici definiti, perché rendono più economiche le passività che devono garantire.

Al contrario, per le persone che risparmiano in fondi a scadenza, se dovesse continuare la caduta parallela dei prezzi di obbligazioni e azioni lo scenario sembrerà terribile e potrebbe scuotere la fiducia di una generazione nei loro risparmi pensionistici. È uno dei tanti rischi con cui deve fare i conti la Federal Reserve oggi.

Valter Buffo