I temi del 2018: cosa determinerà le vostre performance

Ogni conclusione, ricavata dalle ultime tre settimane di mercato, sarebbe non solo azzardata ma prematura. Difficile dire, oggi, come operatori privati ed istituzionali reagiranno allo shock della "correzione di Borsa".

La sola cosa che in Recce'd ci sentiamo di dire è che, probabilmente, adesso tutti terranno gli occhi bene aperti sulla realtà: il sogno è svanito.

E proprio partendo da qui, è possibile individuare i cinque temi che determineranno la performance dei vostri portafogli e dei vostri investimenti nel 2018 (solo un mese fa, non si sarebbero potuti individuare così chiaramente). Come vedrete leggendo, ci sarà ... da divertirsi.

TEMA NUMERO 1: IL DEBITO. Il debito, improvvisamente, torna a contare: se ne parla, se ne scrive, si commenta. Solo un mese fa, il tema "debito" nei commenti delle banche globali di investimento di fatto non esisteva. Oggi, forse è il tema che viene citato più spesso.

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TEMA NUMERO 2: LA VOLATILITA'. Bentornata volatilità: quella volatilità che è normale, fisiologica, propria della natura dei mercati finanziari. In questo senso, il 2017 è stato un anno eccessivo ed abberrante, nel senso che molti investitori, anche finali, si sono fatti convincere che "si sarebbe andati avanti così per sempre". Molti pensavano "ci vorrà una vita perché qualcosa cambi", ma sono state sufficienti due settimane, dieci giorni di mercato. Il problema oggi diventa: come si gestisce il portafoglio titoli in presenza di una normale volatilità di mercato? Come vedete qui sotto, la variazione media giornaliera dell'indice S&P 500 è aumentata rispetto ai livelli minimi del 2017, ma dovrà aumentare ancora solo per tornare alla sua media storica (dal 2013, quindi già in epoca di QE). E non è detto che si fermi poi a quel livello: noi ad esempio la stimiamo ben più in alto nei prossimi mesi.

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TEMA NUMERO 3: LE PREVISIONI. Il 2018 sarà l'anno nel quale gli investitori si confronteranno con le revisioni alle previsioni di consenso: nel 2017, questo elemento è mancato, nel senso che sia le previsioni per gli utili sia quelle per la crescita del GDP sono state confermare. Ma questa ovviamente è l'eccezione, e non la regola. Come si gestisce il portafoglio titoli quando le previsioni cambiano? Le previsioni per gli utili sono sostenibili, se queste sono le previsioni per la crescita dell'economia? Oppure, sono semplicemente ... "una bolla"?

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TEMA NUMERO 4: VALUTE IN GUERRA? In poche settimane abbiamo visto salire alle stelle la tensione sui cambi, sia sui mercati sia nei toni del politici. Aspettiamoci grandi sorprese da questo punto di vista: come vedete qui sotto, l'indice di volatilità FX dei cambi è risalito dai minimi ma ha ancora molta strada da fare, anche soltanto per ritornare ai livelli del 2016.

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TEMA NUMERO 5: BANCHE CENTRALI DIETRO LA CURVA? Sarà questo il primo anno, dal 2007, nel quale i Banchieri centrali saranno costretti, dai fatti, a rincorrere ed utilizzare toni più duri (less dovish, meno accodanti e protettivi) nelle loro dichiarazioni? Come vedete sotto, alcuni la vedono in questo modo.

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Mercati oggiValter Buffo
Sentirsi stupidi (parte 2)

Mentre Recce'd ieri, domenica 11 febbraio,  scriveva e pubblicava il Post su Ray Dalio che precede questo, il Financial Times intervistava il principale collaboratore dello stesso Dalio: il suo Capo degli Investimenti Bob Prince.

Oggi abbiamo letto questa intervista: dove Prince smentisce il suo boss. Qui sotto il testo originale, selezionato per voi.

  • The world’s biggest hedge fund has warned that global markets are entering a new era of volatility as the world adjusts to higher interest rates after a decade of ultra-loose monetary policy. Bob Prince, co-chief investment officer at Bridgewater, said last week’s market turbulence, which helped trigger record outflows from global stock funds, was set to continue.
  • "There had been a lot of complacency built up in markets over a long time, so we don't think this shakeout will be over in a matter of days,” Mr Prince, who runs Bridgewater’s $160bn of investments alongside the fund’s founder Ray Dalio, said in an interview. “We'll probably have a much bigger shakeout coming."
  • “Last year equity markets had a free run. But this year we are going from central banks contemplating tightening policy to actually doing it,” Mr Prince said. “We will have more volatility as we are entering a new macroeconomic environment.”

Ma non basta: le "cattive notizie" non viaggiano mai da sole. Ci si mette pure Goldman Sachs, quella di Cohn, quella di Mnuchin, quella che "l'ottimismo è il sale della vita".

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Brian Levine, co-head of global equities trading at Goldman Sachs, on Friday sent out an email to the investment bank’s bigger clients that also warned that the market probably still has not hit its bottom. “Historically shocks of this magnitude find their troughs in panicky selling,” he said in the email, seen by the FT. “I’ve been amazed at how little ‘capitulation selling’ we’ve seen on the desk . . . The ‘buy on the dip’ mentality needs to be thoroughly punished before we find the bottom.”

E quindi? Quali conclusioni?

  1. While Mr Prince doubted inflation would become a real problem, he expected central banks to start draining the global economy of some of the trillions of dollars they have pumped into the financial system in recent years — further challenging the post-crisis bull market.
  2. That meshes with the view of Mr Levine at Goldman Sachs, who said that “longer term, I do believe this is a genuine regime change, one where you sell-the-rallies rather than buy-the-dips”. However, Mr Prince expects global growth will stay on track despite tighter monetary policy and more turbulent markets. “The real economy will outperform financial economy this year, the opposite of what we've seen in recent years,” he said.
Mercati oggiValter Buffo
Sentirsi stupidi (parte 1)
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L'uomo sorridente della fotografia qui sopra è uno dei Grandi del nostro tempo e del nostro mestiere.

Ray Dalio è il fondatore di Bridgewater, la più grande Società di Fondi Hedge del pianeta. Un vero gestore. Di più: un uomo che nel nostro tempo ha definito che cosa è, in realtà, un gestore di portafoglio.

Per questa ragione, come potete facilmente immaginare, quando due settimane fa a Davos ha dichiarato che "In questo mercato, chi ha in portafoglio molto cash si sentirà piuttosto stupido", noi tutti di Recce'd ci siamo immediatamente sentiti degli stupidi; "le cose vanno così bene, che i mercati non potranno che scappare via al rialzo", diceva Dalio in questo video.

  • "We are in this Goldilocks period right now. Inflation isn't a problem. Growth is good, everything is pretty good with a big jolt of stimulation coming from changes in tax laws," Ray Dalio told CNBC on Tuesday from the World Economic Forum in Davos, Switzerland.
  • The investor said we're in the late part of the cycle and predicts we will see "a market blowoff" rally, fueled by cash from banks, corporations and investors

Dopo sole due settimane, sono (ovviamente) numerosi gli organi di stampa che ... gli hanno fatto scontare quella frase, con titoli molto pungenti. Capita a tutti.

Non è questa la nostra intenzione: ne scriviamo, ma per un motivo del tutto diverso.

Risulta che i Fondi Hedge di Dalio hanno appena (settimana scorsa) triplicato le loro posizioni SHORT (al ribasso) sull'equity Europa. Che adesso sono le più grandi della storia di Bridgewater. E Goldilocks, che fine ha fatto, Ray?

Ci serve di mettere in evidenza questo fatto, per spiegare ai Clienti perché in Recce'd leggiamo tutte, tutte, tutte le notizie, ma poi non andiamo, mai e per nessun motivo, dietro a "quello che si dice in giro".

Mercati oggiValter Buffo
Italia: potrebbe somigliare al VIX?
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In un Paese nel quale la metà del pubblico televisivo segue il Festival di Sanremo, è evidente che non esistono grossi problemi. Non ci sono motivi di grande apprensione. Il pubblico televisivo è spensierato.

Si mercati finanziari? La stessa cosa. IL BTp a 10 anni rende meno di un Treasury USA a 10 anni. E non di poco: del 30% circa. E la Borsa resta appesa a quota 22.000 punti.

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Tutto bene quindi? Secondo gli articoli che leggiamo sui quotidiani, è così: non esistono ragioni immediate per preoccuparsi.

Ne scriviamo per una ragione: perché sono situazioni già viste. Ricordiamo a chi ci legge che quando le cose si muovono, tutto accade poi molto rapidamente. Avete visto cosa ha fatto l'indice VIX dopo 12 mesi di "morte apparente"?

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Mercati oggiValter Buffo
Quelle differenze che ...puff! ... svaniscono in una notte

Gli investitori finali hanno sempre e comunque ragione. Bombardati dalle Reti di vendita, ossessive nel loro spingere i prodotti (ed il rischio), e dai mezzi di informazione, spesso male informati e a volte anche con una funzione di "supporter" per l'Industria dei Fondi, si ritrovano in situazioni emotive molto complesse.

Aggravate da mercati che a volte (è successo nel 2017) cadono in situazioni di vera e propria isteria.

L'investitore finale allora che cosa fa? Si affida a quelli che ritiene essere punti fermi, e dice "i risultati parlano chiaro!".

Il Cliente legge di performance del 4-5-6%,  e (comprensibilmente) immagina quei soldini, tutte quelle monetine, tintinnare nelle proprie tasche, e si dice "guarda che cosa mi sono perso per strada".

Beh, non necessariamente. Purtroppo, come dicevamo, siamo in un contesto di mercati portati all'estremo: ai nostri Clienti, lo abbiamo ripetuto in centinaia di occasioni.

In mercati estremi e isterici, situazioni, risultati e performances  si possono ribaltare anche nello spazio di due settimane, come racconta il grafico che segue, ricavato dal sito di Morningstar (potete fare voi stessi i confronti che preferite, quindi).

Nel grafico si cita il Fondo di Fidelity proprio perché Fidelity è stata premiata per gli ultimi quattro anni da Morningstar come "migliore Società di Fondi Muti-asset". Non c'è quindi la minima intenzione di esaminare, nello specifico, i prodotti di quella Casa (non avremmo sufficienti informazioni): si tratta, più semplicemente, di un esempio, come molti altri che si sarebbero potuti fare.

Il grafico vi racconta che quella che due settimane prima sembrava una distanza incolmabile, di colpo non lo è più. Anzi: non c'è più.

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Detto tutto questo, quali sono i nostri suggerimenti pratici all'investitore?

CONSIGLIO NUMERO 1: valutate sempre le performances, i risultati degli investimenti finanziari, con riferimento al periodo nel quale sono maturate, ed alle ragioni per le quali le performances in questione sono quelle che sono; in periodi di elevato stress, NON prendete mai decisioni definitive sui vostri investimenti

CONSIGLIO NUMERO 2: non affidatevi alle GPM ed ai prodotti come i Fondi Comuni: il grafico sopra vi illustra che molto semplicemente questi signori vi metteranno ... esposti a tutti i venti dei mercati. Non è un lavoro, quello: è solo utilizzare i soldi del Cliente per stare poi a vedere, in modo passivo, che cosa succederà, senza mai lavorare.

CONSIGLIO NUMERO 3: adottate sempre una prospettiva temporale più ampia, come quella del grafico che segue, per valutare le performances: il grafico sotto è identico nella costruzione a quello più in alto, ma si estende non per uno bensì per 3 anni. Periodo nel quale, se eravate Clienti

  1. avete ottenuto zero
  2. siete stati per ben tre anni del tutto esposti ad un crollo dei mercati
  3. avete pagato come minimo il 7,5% di commissioni

In sintesi il nostro consiglio pratico è uno solo: aprite gli occhi e ragionate con la vostra testa.

Recce'd può fare di meglio, e molto di meglio, per i vostri investimenti.

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Mercati oggiValter Buffo