Posts in Mercati oggi
Verso la resa dei conti (parte 1)
 

La settimana scorsa, sul sito SoldiOnline.it, abbiamo dedicato i nostri cinque contributi quotidiani al tema di MMT.

Ne scriviamo NON perché giudichiamo l’argomento importante per i nostri portafogli: ne scriviamo perché ne parlano e scrivono tutti. Giornalisti, operatori di mercato e gestori. E persino, come vedete qui sotto, Jay Powell e Warren Buffett.

Così tanto se ne parla, che c’è da chiedersi il perché. MMT potrebbe essere solo un pretesto? Non stanno forse maturando i tempi per una resa dei conti, nel campo della politica economica? Lo scontro sta per raggiungere il livello di ebollizione?

wk4_mar_2019_030.png

Qui nel Blog, ci limiteremo ad offrire una sintesi davvero estrema, ma efficace, di MMT.

Una sintesi … sorridente. La leggete nelle due immagini che seguono qui sotto.

Nel primo testo si dice che MMT è l’opposto di Babbo Natale: “qualcosa che è ovviamente vero, e che provoca una serie di cattive azioni”.

Nel secondo testo si dice che MMT equivale a chiedere che a scuola si dia il massimo dei voti a tutti ed in tutte le materie.

wk4_mar_2019_012.png
wk4_mar_2019_012bis.png
Mercati oggiValter Buffo
Ma siete proprio sicuri? (parte 9)
wk3_mar_2019_030.png

Vi proponiamo un esercizio che a qualcuno potrebbe risultare un po’ … pedante, accademico. Ma che, in realtà, dovete assolutamente fare, se intendete continuare ad investire i vostro risparmi sui mercati finanziari.

L’esercizio è: leggere con attenzione. Non scorrere i titoli, ma leggere con attenzione, collegando fra loro le notizie e poi collegandole con altre notizie. Analizzare le notizie.

Noi abbiamo preso ad esempio la pagina di un sito di Finanza, durante la conferenza stampa di Draghi di giovedì scorso.

Rileggendo insieme a noi, noterete un numero eccezionale di incongruenze e di fatti che meritano la vostra riflessione.

  1. In alto, leggete che Draghi dichiara che “l’argomento del quantitative easing non è stato discusso durante la riunione”; come a dire che un ritorno del QE è fuori discussione; peccato che, la medesima persona (Draghi) dopo la più recente riunione del Board della BCE avesse detto “l’argomento del TLTRO non è stato discusso durante la riunione”; e quindi: che significa?

  2. sempre in alto, leggete che Draghi dice che “l’economia di Eurozona non dipende dalle politiche di stimolo della BE”; ma allora … perché continuate con queste politiche da anni ed anni ed anni? Quale è lo scopo?

  3. scendendo più in basso Draghi dice che “con queste decisioni la BCE ha aumentato la credibilità della propria forward giudance”; che poi vuole dire che la BCE è più credibile nei suoi annunci ai mercati: cosa che, detta subito dopo una inversione di rotta a 180 gradi, fa sorridere; ed i mercati infatti hanno votato, almeno nella loro più immediata reazione, per un calo della credibilità

  4. Draghi poi dice che “le scelte della BCE sono guidate dai dati e le più recenti decisioni sono una risposta alla revisione al ribasso delle stime di crescita”: ma se le cose stanno così, e se la revisione la avete fatta voi alla BCE, allora a che cosa servono le vostre previsioni per il futuro, già sapendo che possono cambiare nello spazio di 60 giorni?

  5. ed ancora Draghi dice che le “financing conditions” oggi sono meno restrittive di due mesi fa: ma se è così, ovvero se sui mercati oggi c’è meno tensione, allora perché annunciare oggi misure che ulteriormente vanno a immettere liquidità nel sistema?

La nostra conclusione? E’ quella che scrive sotto nel titolo l’agenzia Bloomberg.

wk3_mar_2019_031.png
Ma siete proprio sicuri? (parte 8)
wk3_mar_2019_019.png

Ma siete proprio sicuri che ogni volta che aumenta la liquidità i mercati salgono?

Noi non ne siamo sicuri. Anzi: noi siamo sicuri del contrario.

Per questo motivo, vi chiediamo di riflettere. Come dice (con ironia) l’immagine qui sopra, che commenta i fatti degli ultimi due giorni di mercato, “vi ricordate un’altra occasione nella quale la Banca Centrale annuncia una nuova iniziativa per creare liquidità e le Borse scendono?”.

Le cose non sono le stesse per sempre. Non funzionano allo stesso modo per sempre. La fiducia, con il trascorrere del tempo, si può esaurire.

In questo specifico caso, c’è chi ha detto e scritto che “le misure annunciate da Draghi non sono aggressive a sufficienza”. Ovvero, che le previsioni fatte da Draghi per le economie europee non sono negative a sufficienza.

Non sappiamo dire se Draghi non è pessimista a sufficienza. Né ci interessa. Per certo sappiamo altre due cose: 1) non è detto che queste misure funzionino: se guardiamo agli ultimi 10 anni, si può senza dubbio affermare che NON hanno funzionato, e si può dire con certezza che NON hanno risolto i problemi; 2) i mercati finanziari di certo NON sono pronti, oggi, ad un calo della credibilità delle Banche Centrali.

A nostro parere, questa potrebbe essere la grande novità del 2019: dopo le due brusche ed impreviste “inversioni ad U” della Fed e poi della BCE, si dovrà verificare se la credibilità delle Banche Centrali è rimasta invariata oppure è diminuita.

A breve, si potrebbero vedere sui mercati atteggiamenti di diffidenza, se non di irritazione, verso le iniziative delle Banche Centrali. Di sicuro, la maggiore parte dei portafogli titoli, oggi, non è preparata per questa evenienza.

Ma siete proprio sicuri? (parte 7)
wk3_mar_2019_020.png

Ma siete proprio sicuri che Mario Draghi giovedì 7 marzo 2019 ha raccontato per intero la storia?

Noi non ne siamo sicuri. Anzi: siamo sicuri del contrario.

E di questo si sono resi conto in molti. Prima di tutto sui mercati finanziari, dove (come avete visto) la reazione agli ultimi annunci è stata negativa.

Ma (e ci fa piacere scriverlo) se ne è accorto anche qualche giornalista in Italia. Ad esempio, come leggete più in basso in corsivo, Alessandro Barbera su La Stampa. Non si può chiedere, ad un quotidiano italiano, di essere più esplicito e diretto: molte cose qui rimangono “tra le righe” e l’articolo nel suo insieme fa una grande confusione tra temi tra loro distanti, ma quella che leggete sotto è già una notevole assunzione di responsabilità, nel panorama italiano.

Poi, come forse qualcuno tra di voi ha ben compreso leggendo di Draghi, le cose stanno molto peggio di come scrive Barbera. Ma almeno, per una volta, il quotidiano italiano non nega l’evidenza.

Peccato che Barbera non colga questa occasione per spiegarci, finalmente, quali sono gli “interessi collettivi”, quale è il “benessere sociale” che la BCE vuole proteggere con queste sue ultime misure. Andremo tutti a stare meglio? Non ci sembra proprio.

(…) se ammettesse che l’Italia è l’elefante nella cristalleria, dovrebbe anche ammettere che la terza ondata di liquidità alle banche serve ad aiutare quelle che non riescono a raccogliere capitali sul mercato: sono quelle italiane.

Il terzo round di “Tltro”, brutto acronimo che sta per “Targeted long term refinancing operations”, è l’ossigeno rimasto a disposizione per allontanare lo spettro di una recessione. (…) Per le banche italiane significa evitare di riempire i bilanci di titoli pubblici alimentando il rischio sovrano. Il cruccio di Draghi, che stavolta è riuscito a convincere anche il collega tedesco Jens Weidmann, è evitare che i rendimenti garantiti dagli alti spread si trasformino in una droga per le banche italiane a corto di ricavi, e a cascata in un aumento dei costi per il bilancio pubblico.

wk3_mar_2019_017.png
Ma siete proprio sicuri (parte 6)
wk3_mar_2019_003.png

Ma siete proprio sicuri che la bassa volatilità sia favorevole per noi investitori?

Noi non ne siamo sicuri. Al contrario, dubitiamo che le fasi in cui si legge di “mercati tranquilli” (come ad esempio è stato in febbraio) siano proprio le più pericolose, e potenzialmente dannose, per noi investitori.

Siete proprio sicuri che le politiche che puntano a “tenere i mercati tranquilli” siano fatte nel vostro interesse?

Noi crediamo, al contrario, che siano fatte per interessi che sono CONTRARI ai nostri interessi di investitori.

Una “tranquillità” imposta, che non esprime la tranquillità degli investitori ma che al contrario viene calata dall’alto (con la collaborazione delle banche di investimento e delle Reti di promotori) serve a tenere voi fermi sulle vostre posizioni, serve a tenervi fermi con le vostre quote di Fondi Comuni di investimento, ma è destinata a esaurirsi sempre con improvvisi sbotti di volatilità. Come quelli che abbiamo visto negli ultimi anni.

Come vedete nel grafico in alto, la volatilità viene compressa in modo uniforme attraverso tutti i mercati (azioni, obbligazioni, valute e materie prime). E come vedete nel grafico sotto, viene spinta verso il basso a livelli che non sono mai stati toccati prima.

Anomalie così grandi sono destinate a lasciare il posto a scoppi improvvisi di instabilità, come già abbiamo scritto in questo Blog più volte. ed in particolare la settimana scorsa.

Noi vi suggeriamo di attribuire la massima importanza a questo fattore, mentre rivedete le vostre attuali posizioni di portafoglio ed i vostri investimenti. Questi sono mercati che non vi lasceranno il tempo di “reagire quando il problema si presenterà”.

wk3_mar_2019_014.png