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Cosa fare nel 2019 (7): cosa non aspettarsi per l'Italia?

Leggiamo l’attualità e le notizie dall’Italia in un modo molto diverso da come la leggono i quotidiani, le Case di Fondi, le banche internazionali. Lo abbiamo già scritto, e motivato, nel Blog in numerose occasioni.

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Questioni come lo spread (sopra) e le sanzioni (sotto) ci interessano poco, se ragioniamo da investitori e gestori di portafoglio (come cittadini, naturalmente, il discorso cambia).

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La questione della Legge di Bilancio può essere una tragedia, come scrive sotto il Financial Times, ma anche una farsa: dipende quasi in modo esclusivo da … ciò che faranno, nel frattempo, gli altri.

Se non ne siete convinti, vi invitiamo ad una riflessione molto semplice: quanto spazio, nelle pagine economiche dei TG e dei quotidiani, è stato occupato nelle ultime due settimane dalle vicende TIM? Riflettete: che cosa è TIM? Quanto conta TIM? Quanto capitalizza TIM? Quanto potrà influire, sulle nostre e vostre vite, TIM nei prossimi anni?

TIM è una storia di provincia, ed è uno dei simboli della attuale realtà dell’Italia: l’Italia è, già oggi e non solo da oggi, una realtà economica ai margini del Mondo Sviluppato, il cui potere di influenza (e non da oggi) deriva esclusivamente dal fatto che “… a causa dell’Italia si potrebbe scatenare un caos”, cosa che gli attuali Partiti al Governo hanno compreso alla perfezione e da tempo.

La Borsa di Milano, che è lo specchio dell’economia nazionale, vede al listino, oggi, quasi esclusivamente Gruppi sotto l’influenza diretta dello Stato, bancari e non: sono dati da Paesi Emergenti, o forse Affondanti.

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Mercati oggiValter Buffo
Cosa fare nel 2019 (6): grandi malati, malati terminali?

Co sono due grandi malati, nelle Borse di tutto il Mondo: il settore Tech ed il settore banche. Due settori in fasi di sviluppo del tutto diverse, ma che condividono alcune caratteristiche importanti. Due settori oggi al centro del ciclone, proprio come nell’anno 2000 e come nell’anno 2008.

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Dal punto di vista borsistico, a nostro parere il destino è ed anche resterà, nel breve termine, un destino comune. Nel medio termine, però, uno dei due settori a nostro giudizio è un “malato terminale” mentre l’altro settore lascerà (come nel 2000, e come nel 2008) sul terreno i vinti e vedrà proseguire alcuni vincitori.

E questo sarà uno dei nostri temi forti di investimento per il 2019. Un anno nel quale noi di Recce’d avremo molto, moltissimo da fare sui mercati finanziari.

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Mercati oggiValter Buffo
Cosa fare nel 2019 (5): il fattore Cina

Tutti hanno letto sui giornali delle difficoltà della Borsa cinese, che vedete nel grafico che segue.

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Nella settimana del G20 ci sembra utile ripetere ai nostri lettori che le tariffe di Trump c’entrano poco o nulla con la situazione di crisi sia della Borsa cinese sia dell’economia Cinese, come abbiamo analizzato e chiarito in The Morning Brief. E come spiega qui sotto il Financial Times.

Come abbiamo detto oggi anche nella pagina EDGE di questo sito, vi suggeriamo di seguire, giorno per giorno, anche attraverso il nostro sito, le notizie in arrivo dalla Cina la settimana prossima: non tanto sul tema tariffe, bensì su temi come il cambio, la crescita del’economia, e la stabilità del mercato obbligazionario interno.

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Mercati oggiValter Buffo
Cosa fare nel 2019 (4): l'equivoco che si chiama Federal Reserve

Un grande equivoco circola, sui mercati finanziari, da settimane. L’equivoco vede legate tra di loro la politica monetaria della Federal Reserve e la Borsa di New York.

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In molti scrivono che la Federal Reserve potrebbe interrompere la politica di rialzo del costo ufficiale del denaro, a causa delle turbolenze di Borsa.

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Questo perché c’è chi sostiene che le turbolenza della Borsa sono provocate dal rialzo dei tassi ufficiali: lo leggete nell’immagine sopra, ed anche sotto.

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In Recce’d ovviamente siamo consapevoli del fatto che, ai rendimenti attuali, l’impiego in liquidità è più attrattivo, più competitivo rispetto alla situazione di due anni fa (grafico sotto). Allo stesso tempo, siamo più che certi che i cali delle Borse hanno poco o nulla a che vedere coi rialzi dei tassi, e siamo altrettanto certi che se la Federal Reserve davvero procedesse con uno stop alla fase di rialzo l’effetto immediato sarebbe quello di peggiorare le cose, per le Borse.

Le ragioni le abbiamo illustrate in Post precedenti.

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Mercati oggiValter Buffo
Cosa fare nel 2019 (3): il pivot intorno a cui girerà tutto

Pochissimi investitori finali si rendono conto del livello di tensione sui mercati delle obbligazioni, nelle ultime settimane.

Per i nostri Clienti, e per illustrare questa situazione, noi abbiamo utilizzato e per due settimane consecutive la Sezione Operatività: dove, tra le tante informazioni, abbiamo pubblicato giorni fa anche l’immagine che segue.

Fate bene attenzione alla piramide che trovate nell’immagine sotto: che racconta qualche cosa di noi e di voi, di tutti gli investitori.

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Abbiamo informazioni di prima mano, sul fatto che in Italia, ma pure negli Stati Uniti, e nel Regno Unito, e in Europa, gli investitori sono tornati ad avere paura, e cercano un “rifugio”: l’aspetto particolare di questo momento di mercato, come dice anche il grafico sotto, che non esiste un rifugio, in particolare nel comparto obbligazionario. Come prima tutto saliva, adesso siamo nel Mondo del “tutto scende”.

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Investitori di fama mondiale, come vedete sotto nell’immagine, oggi suggeriscono di stare fuori dalle obbligazioni corporate, in generale, e dagli High Yied in particolare. Cosa che può essere messa in pratica, in modo in parte efficace, da un certo numero di Investitori Istituzionali, ma non da tutti.

Chi piange, naturalmente, è anche questa volta l’investitore finale: a cui dicono di “non farsi prendere dall’emozione e stare fermo” e aspettare che scenda di più. Come sempre. Come ogni volta.

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Eppure, come dice l’immagine che segue, siamo soltanto alla fase iniziale di un aggiustamento, di un ritorno alla realtà, che potrebbe assumere dimensioni molto, molto più ampie, come ci spiega il grafico che segue.

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Mercati oggiValter Buffo