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E' tutto come prima? Oppure è cambiato tutto? (parte 1)
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Alla metà di aprile 2018, dopo un trimestre pieno di scossoni, molti sono tentati di concludere che "però, non è cambiato nulla".

Ed in effetti sia le Borse sia le obbligazioni sono trattate a prezzi vicini ai loro massimi storici assoluti.

Perché allora, come scrive qui sopra Mohamed El Erian, se non è cambiato nulla, al 12 aprile scorso si contavano ben 19 variazioni dell'indice Dow Jones Industrial più ampie di 100 punti, in sole 23 sedute?

Questo è un dato di fatto. Non è una opinione. Non è una valutazione dei mercati.

Se poi passiamo alle valutazioni, c'è chi dice e scrive che nella realtà è cambiato tutto, ma proprio tutto. Come Societé Generale, che leggete qui sotto.

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Mercati oggiValter Buffo
Treni che arrivano con grande ritardo (parte 1)
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Leggete con attenzione qui sopra.

Con enorme ritardo sui fatti, le banche globali di investimento arrivano a scrivere a proposito delle politiche monetarie non convenzionali, ovvero del QE, le medesime cose che i nostri lettori hanno letto da Recce'd già cinque anni a fa (2013, Bernanke) e poi quasi ogni giorno.

Non è l'orgoglio, che ci fa mettere questo dato di fatto in evidenza: è, invece, la necessità di capire perché. perché. per così tanti anni, l'industria della Finanza e del risparmio ha fatto finta di non capire.

Cari amici lettori: se non comprendere questo punti, anche in futuro non potrete che finire trascinati (a valle) dal gregge dei soliti che si lasciano incantare dai venditori di spazzole.

Mercati oggiValter Buffo
La stagione delle trimestrali per il Q1 2018 (parte 1)
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Non sapremmo come trovare parole più azzeccate, per introdurre i nostri lettori alla stagione delle trimestrali USA che è in corso, di quelle che leggete nella immagine qui sopra, a commento di quanto è successo venerdì 13 aprile dopo che JP Morgan ha comunicato i suoi risultati (record).

Di questo, ogni mattina, da lunedì 16 a venerdì 20 aprile, discuteremo con i nostri Clienti, attraverso il nostro quotidiano The Morning Brief.

Il problema è abbastanza chiaro: gli utili USA sono attesi in forte crescita, ma il fatturato ed il volume di affari NON sono in forte crescita, come vedete nel grafico qui sotto.

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Sarà della massima utilità, per i nostri lettori, ricordare che l'errore medio delle stime degli utili, dopo il 2009, è stato di MENO 9%, come racconta il grafico di Goldman Sachs che segue. Attenti quindi ... alle curve.

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Mercati oggiValter Buffo
La guerra "hot"

Non è più guerra fredda. Adesso, è guerra "calda".

Più e più volte, avevamo anticipato ai nostri Clienti che a nostro giudizio si sarebbe arrivati proprio a questo punto. E ora, dove ci si fermerà?

L'azione missilistica degli Stati Uniti in Siria non è una novità (ne ricordiamo altre anche nel recente passato), ma questa volta si inserisce in un contesto che, appunto, è caldissimo da molti punti di vista, e precisamente:

  • le relazioni diplomatiche (ad esempio, tra Regno Unito e Russia)
  • le relazioni commerciali (ad esempio, tra USA e Cina)
  • la instabilità delle guide politiche nazionali (in particolare negli Stati Uniti, e con riferimento alla Commissione di Indagine Mueller

A giudizio di Recce'd, è questo ultimo punto a dominare tutti gli altri, che possono essere letti anche come iniziative prese con una doppia finalità (una esplicita, una seconda non esplicita).

Alla luce di fatti come questi, ci sentiamo di ripetere, con forza ancora maggiore che le nostre scelte di liquidità elevata e bassa movimentazione sono le più appropriate in una fase (non solo di mercato, ma più in generale una fase storica) dove il tasso di incertezza è oggettivamente senza alcun precedente.

Come suggerito da Recce'd nel corso degli ultimi 12 mesi in molte occasioni, di fronte a dati di fatto come questi un gestore professionale dovrà mettere il "ritorno DEL capitale" davanti al "ritorno SUL capitale".

Mercati oggiValter Buffo
Un lunedì nero? (parte 4)
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Dopo due settimane, nulla è cambiato e siamo ancora lì, a passare il fine settimana facendoci questa domanda.

Abbiamo spiegato, nel primo Post della serie, perché la cosa NON è per noi in Recce'd una grande preoccupazione: ma ne scriviamo perché lo è per molti, moltissimi altri. Oggi ci limitiamo a segnalarlo alla vostra attenzione: i commenti li lasciamo, in questo caso, ai lettori.

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