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Il 2018? Un anno del tutto nuovo (parte 6)

Abbiamo avviato questa serie per evidenziare ai lettori quante sono (e quanto sono profonde) le differenze tra l'anno che stiamo attraversando e l'anno precedente. per la precisione, andrebbe detto che il 2017 è stato un anno del tutto diverso da tutti gli anni precedenti, una assoluta anomalia.

Tornando all'anno che stiamo vivendo, alleghiamo qui un articolo del Washington Post, firmato da cinque tra i maggiori economisti oggi in attività.

Ciò che ci sembra degno di attenzione è questo: il tema del DEBITO è certamente della massima rilevanza: tanto che, per i nostri Clienti, al settimana scorsa, abbiamo pubblicato un approfondimento nella Sezione Analisi del nostro bollettino quotidiano; ma ciò che ci lascia perplessi è che pochi mesi fa i numeri, in altre parole la la sostanza, erano esattamente identici.

Allora perché, in quello stranissimo 2017 che si è concluso da poco, NESSUNO attribuiva importanza a questo tema, se non pochi isolati commentatori, tra i quali Recce'd? 

Riflettere proprio su questo punto vi aiuterà a capire come funziona la macchina di collocamento dei prodotti finanziari, che ha dominato nel 2017 forse per l'ultima volta nella sua storia.

Consuntivo del primo trimestre 2018 (parte 1)

I fatti del primo trimestre li avete seguiti, forse anche grazie a noi ed al nostro lavoro, attraverso il sito, il Blog, e (per i nostri Clienti) attraverso i vari documenti di analisi dedicati, a partire dal nostro The Morning Brief.

In questo Post, vogliamo mettere alla vostra attenzione un fatto che si registra molto raramente, e forse mai. Tutte le principali categorie dei Fondi Comuni di Investimento hanno registrato un risultato negativo nel primo trimestre 2018.

Se per i Fondi Comuni azionari questo potrebbe apparire scontato, meno scontato è rilevare (attraverso i dati di Morningstar che vedete nelle tre immagini sotto: nella prima colonna le performance per il 2018) che anche i Fondi Comuni Bilanciati, ovvero quelli ad asset allocation, hanno perso nel trimestre.

E persino le principali categorie dei Fondi Obbligazionari, che noi vi abbiamo evidenziato, hanno perso.

Dopo un lungo periodo di rincorsa, per le performances dei nostri portafogli questo trimestre ci regala quindi un confronto molto incoraggiante. 

Incoraggiante nel senso che ci incoraggia ad insistere, a intensificare lo sforzo, a sviluppare ancora le nostre strategie risk-neutral, e a guardare per questo 2018 ad obbiettivi di rendimento ambiziosi.

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Mercati oggiValter Buffo
Un lunedì nero? (parte 3)

Se ne era parlato molto, di un eventuale crollo di Borsa: poi il lunedì 26 marzo 2018 si è registrato un forte rimbalzo, del tutto cancellato nelle 24 ore seguenti. E siamo punto e d'accapo. 

Nel corso della settimana 26-30 marzo, Recce'd per i Clienti pubblica, in The Morning Brief, alcune note a proposito della gestione di portafogli nelle fasi in cui il rischio di CRASH è discusso tra gli operatori di mercato.

Oggi vogliamo mettere all'attenzione del nostro pubblico un dato, a nostro giudizio significativo: nel grafico sotto, le barre di colore blu sono i volumi scambiati sulla Borsa di New York. Se volete capire perché il rimbalzo di lunedì è stato cancellato martedì, date un'occhiata ai volumi scambiati lunedì. La risposta verrà senza fatica.

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Mercati oggiValter Buffo
Il 2018? Un anno del tutto nuovo (parte 5)

Nei quattro Post precedenti, abbiamo portato alla vostra attenzione il fatto che il 2018 potrebbe risultare un anno non solo molto diverso, ma pure opposto, rispetto al 2017.

Oggi, vogliamo richiamare la vostra attenzione sul mercato delle obbligazioni, ed in particolare delle obbligazioni USA.

Vogliamo mettere in evidenza un fatto: è del tutto sbagliato credere che il mercato obbligazionario possa andare in crisi soltanto per un eventuale aumento del tasso di inflazione. Gli esempi, nella storia dei mercati finanziari sono numerosi.

Prendiamo ad esempio questa settimana (26-30 marzo 2018): settimana che era stata anticipata, nel weekend, come una settimana decisiva, per una serie di ragioni.

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Ora, in attesa di vedere come andrà oggi l'asta del decennale, abbiamo visto le aste dei 2 e dei 5 anni. 

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In entrambi i casi, come documentano i due grafici, il risultato è simile: domanda modesta, nonostante un aumento dei rendimenti offerti. Fatto che ci ricorda che, per le obbligazioni, non è scontato un aumento della domanda (quantità) se salgono i rendimenti (tassi).

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Altra cosa che non è scontata: che i rendimenti scendano se le Borse scendono. Ieri in effetti siamo scesi sotto il 2,80% sulla scadenza a 10 anni, ma si tratta di poco a nulla, vista la tensione estrema sulle Borse.

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Ma soprattutto: notate che sulla parte breve della curva, i tassi proprio NON hanno reagito ai cali di Borsa, riportando la curva dei rendimenti al livello più piatto da inizio 2018.

Quindi amici lettori: non provate a interpretare il 2018 con le medesime chiavi di lettura utilizzate nel 2017. Tutto ormai è cambiato.

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Mercati oggiValter Buffo
Un lunedì nero? (parte 2)
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Cosa è la gestione del rischio?

Moltissimi confondono la gestione del rischio di portafoglio con lo "aumentare, oppure ridurre, il peso delle azioni e ridurre, oppure aumentare, il peso delle obbligazioni".

Si tratta di un errore: è sempre stato un grave errore, una semplificazione NON professionale. Oggi, nel 2018, potrebbe risultare un errore fatale per l'investitore.

I Clienti sanno come Recce'd ha gestito i LORO rischi nei LORO portafogli durante il 2017: in molte occasioni, parlandone con loro, abbiamo sottolineato il fatto che i rischi vanno presi in considerazione PRIMA, perché occuparsene solo all'ultimo momento produce danni, a volte NON rimediabili.

Abbiamo agito tenendo sempre in conto (a costo di sacrificare temporaneamente i risultati) rischi come quello qui sotto. E se Citi dice che questo rischio esiste ...

Certo, lo avessero detto prima, era più utile.

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Mercati oggiValter Buffo