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Stiamo per fare la storia. Ed anche le performances dei portafogli di Recce'd (parte 2)

Abbiamo scritto ieri, nel primo Post di questa serie, a proposito del fatto che secondo alcuni"il mercato è cambiato, e siamo in un Nuovo Normale, che andrà avanti così molto a lungo".

Del tema che noi abbiamo trattato in quel Post ha scritto nel weekend anche Barron's, con un articolo da cui abbiamo ricavato il grafico qui sotto.

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Non riporteremo qui i contenuti dell'articolo (disponibile sul Web), che traccia una parallelo tra ciò che accadde nell'ottobre del 1987 e la situazione di oggi, con riferimento particolare alle strategie di investimento automatizzate affidate per intero ad un computer (computer-based trading). Strategie che in parte spiegano anche gli eccessi che stiamo registrando nel 2017.

Noi avevamo fatto questo medesimo parallelo tra 1987 e 2017 già molte settimane fa: ci è utile non per affermare che sicuramente la storia si ripeterà allo stesso modo (sarebbe un assurdo), quanto per ricordare ai Clienti che momento di "assoluta e generale tranquillità" come quello che attraversiamo oggi si erano già presentati in passato, con le conseguenze che l'articolo di Barron's ricorda attraverso due episodi.

In 1998, the “quants” at Long-Term Capital Management, led by Nobel Prize winners Myron Scholes and Robert Merton, nearly caused a massive market selloff when the hedge fund’s highly leveraged trades, based on quantitative models of expected market behavior, suddenly lost money after Russia unexpectedly defaulted on its debt. The damage was magnified by the borrowing that LTCM had used to supersize its bets. Only a bailout organized by the Federal Reserve prevented the broad market from plummeting.

In August 2007, a selloff occurred in quantitative funds that would become known as the “quant quake.” To this day, no one knows what sparked the selling, but once it began, computer models kicked in, causing further selling. Humans added to the mess as risk managers looking at losses dumped shares. Funds specializing in quantitative investment strategies reportedly suffered massive losses: The Renaissance Institutional Equities fund was thought to have lost nearly 9% early in that month, while Goldman Sachs ’ Global Alpha suffered a double-digit decline.

Mercati oggiValter Buffo
Fatevi almeno qualche domanda (parte 3)

Sul mercato agiscono molti operatori che si propongono come consulenti SOLO per gli investimenti azionari, nella convinzione che "nel lungo termine la Borsa sale sempre".

Naturalmente non è vero: chiedete ai giapponesi, oppure agli italiani.

Ma ovviamente la logica di questi consulenti è quella di spingere SEMPRE e comunque verso l'investimento in azioni (che "batte sempre tutti": almeno, questo è ciò che loro dicono).

Tranne qualche volta: leggete qui sotto che cosa ci ha scritto l'autorevole consulente USA Zacks nel fine settimana.

One sign that investors are boosting their risk appetites has been the outperformance of cyclical sectors (versus defensive sectors) and small-caps outperforming large caps. There’s more to watch: dispersions in valuations and growth rates are among the lowest in the last 40 years, record highs seem to come on a daily basis, just two of 11 S&P sectors are in the red for the year, and we’re seeing some of the lowest stretches of volatility in decades. Similar action is being seen across Europe and in emerging markets. We remain optimistic in our outlook from here because we believe the fundamentals continue to support rising prices, but these aforementioned risks are no longer at the margin.

Sono tutte cose vere: sono cose che noi scriviamo con insistenza ai nostri Clienti da mesi.

Siamo noi di Recce'd ad esserci sbagliati? Ci siamo mossi troppo presto? Oggi, la risposta è: sì, visto che lo S&P 500 sta a 2550 punti. Oggi.

Strano però: strano che tutte le cose che dice oggi Zacks si potevano dire già sei o nove mesi fa. Invece, allora, tutti uniti a "pompare e pompare". Perché, se adesso i Clienti si ritrovano in portafoglio con tutti questi rischi?

Strano. Fateci un po' di attenzione.

Non fatevi prendere in giro.

 

Mercati oggiValter Buffo
Fatevi almeno qualche domanda (parte 2)
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Non fatevi fregare anche stavolta ... e riflettete su ciò che succede ma con occhio critico.

Davanti a voi, proprio oggi, c'è una delle occasioni più grandi da quando siete investitori: coglierla è tutta una questione di attenzione di tempismo.

E non è quella che vi raccontano: per esempio, se i dati qui sopra non ve li hanno mai fatti vedere, vi nascondono una cosa che invece è importantissima.

Se invece ve li hanno fatti vedere, e vi hanno spiegato che è un segno che "va tutto alla grande", allora vi stanno raccontando una favola. Anzi, una balla.

Era già successo egli Anni Sessanta? E a voi, che cosa sembra ci sia di simile, tra gli Anni Sessanta ed oggi,  sul piano della Finanza e dell'economia reale, e della politica e della Società, ed anche della cultura?

Ad esempio:  pensate che da X-factor usciranno i nuovi Beatles, forse?

Tornando seri: ritenere davvero che fatti come quello del grafico in alto, oppure quello qui sotto, accadano senza una ragione forte? Anzi, molto forte?

Non fatevi fregare.

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Mercati oggiValter Buffo
Fatevi almeno qualche domanda (parte 1)
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Trump dice che va tutto benissimo. Lagarde (FMI) dice che per la prima volta tutte le economie crescono, da non si sa quanti anni. Il Governo in Italia dice che cresceremo dello 1,50% in termini reali, e non solo ma aggiunge anche che il sistema bancario è stabile e sta benissimo, ma stato meglio.

Perfetto: quindi, le cose vanno davvero bene. Meglio per tutti.

Meglio anche per chi investe? O forse, come tante volte nel passato anche recente è indispensabile diffidare di dichiarazioni come queste?

Fatevi almeno una domanda: nel grafico in alto c'è l'inflazione negli Stati Uniti, uscita venerdì 13 ottobre allo 1,90%. E sempre venerdì avete visto che in Germania sta allo 1,80%.

Chiedetevi perché, allora, negli Stati Uniti c'è chi spinge fortissimo per tenere il costo del denaro allo 1,25% e in Europa non passa giorno senza che la BCE non prometta che "i tassi ufficiali resteranno negativi per un lunghissimo periodo di tempo". Che senso ha questa scelta di NON AGIRE, forte e ripetuta per anni? Perché negli USA dove tutto "va alla grande" non si ritorna almeno ai livelli del 1993 (grafico in basso) visto che oggi va tutto molto meglio che nel 1993? Che cosa ci dice questo numero, che tipo di segnale ci stanno mandando? Noi investitori dovremmo essere follemente ottimisti, ma loro stranamente no. Curioso: merita una riflessione.

La sola possibile spiegazione si chiama terrore. Non paura: vero e proprio terrore, un terrore materiale, da parte di chi dovrebbe almeno in linea di principio essere informatissimo, sulla eventualità che tutta questa "crescita" sia solo una bolla di sapone. E' un fortissimo segnale non solo di prudenza, ma di terrore.

E quindi: perché sui mercati finanziari invece i prezzi sono a livelli tali, che sarebbero sostenibili solo se la crescita delle economie "al 3% per 10 anni" fosse ormai in tasca, al di là di ogni più piccolo dubbio?

Perché noi investitori dobbiamo essere ottimisti e loro pessimisti? Dove sta ... il trucco? Fatevi almeno questa domanda, se non volte a breve ritrovarvi con una serie di guai da cui non sapete uscire.

E non fatevi prendere in giro, stavolta.

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Mercati oggiValter Buffo
Stiamo per fare la storia. Ed anche le performance dei portafogli di Recce'd (parte 1)
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Mancano solo 5 giorni: ovvero tutta la prossima settimana, e poi avremo fatto la Storia.

Di tutta la storia della Borsa USA (ma vale pure per le Borse del Resto del Mondo) questo è il periodo più lungo senza un calo del 3%, come vedete nella tabella sopra.

Siamo in un Mondo Nuovo? Sono cambiati gli investitori ed i modi di investire?

La risposta è : sì, sicuramente. Se non fosse così, non si vedrebbero enormi aberrazioni come quella della tabella.

Detto questo: i soldi sono soldi. I numeri sono numeri. Oggi i prezzi della Borsa USA sono 25 volte gli utili. Anche se siamo in un Nuovo Mondo, restano sempre 25 volte gli utili. Non è vero che "questa volta è diverso", è una formula, un modo di guardare ai mercati finanziari, che ha già prodotto autentici disastri anche in tempi recenti, come ampiamente documentato.

A chi ci rispondesse che però oggi nessuno sembra preoccuparsene, rispondiamo: infatti, è vero, nessuno oggi sembra più guardare ai numeri.

Ed è proprio quella la migliore, la più grande, la più ricca opportunità di mercato degli ultimi 10 anni. Anche da questo punto di vista, c'è da fare la Storia, per davvero.

Non perdetevi questa occasione storica.

Mercati oggiValter Buffo