Fatevi almeno qualche domanda (parte 1)
Trump dice che va tutto benissimo. Lagarde (FMI) dice che per la prima volta tutte le economie crescono, da non si sa quanti anni. Il Governo in Italia dice che cresceremo dello 1,50% in termini reali, e non solo ma aggiunge anche che il sistema bancario è stabile e sta benissimo, ma stato meglio.
Perfetto: quindi, le cose vanno davvero bene. Meglio per tutti.
Meglio anche per chi investe? O forse, come tante volte nel passato anche recente è indispensabile diffidare di dichiarazioni come queste?
Fatevi almeno una domanda: nel grafico in alto c'è l'inflazione negli Stati Uniti, uscita venerdì 13 ottobre allo 1,90%. E sempre venerdì avete visto che in Germania sta allo 1,80%.
Chiedetevi perché, allora, negli Stati Uniti c'è chi spinge fortissimo per tenere il costo del denaro allo 1,25% e in Europa non passa giorno senza che la BCE non prometta che "i tassi ufficiali resteranno negativi per un lunghissimo periodo di tempo". Che senso ha questa scelta di NON AGIRE, forte e ripetuta per anni? Perché negli USA dove tutto "va alla grande" non si ritorna almeno ai livelli del 1993 (grafico in basso) visto che oggi va tutto molto meglio che nel 1993? Che cosa ci dice questo numero, che tipo di segnale ci stanno mandando? Noi investitori dovremmo essere follemente ottimisti, ma loro stranamente no. Curioso: merita una riflessione.
La sola possibile spiegazione si chiama terrore. Non paura: vero e proprio terrore, un terrore materiale, da parte di chi dovrebbe almeno in linea di principio essere informatissimo, sulla eventualità che tutta questa "crescita" sia solo una bolla di sapone. E' un fortissimo segnale non solo di prudenza, ma di terrore.
E quindi: perché sui mercati finanziari invece i prezzi sono a livelli tali, che sarebbero sostenibili solo se la crescita delle economie "al 3% per 10 anni" fosse ormai in tasca, al di là di ogni più piccolo dubbio?
Perché noi investitori dobbiamo essere ottimisti e loro pessimisti? Dove sta ... il trucco? Fatevi almeno questa domanda, se non volte a breve ritrovarvi con una serie di guai da cui non sapete uscire.
E non fatevi prendere in giro, stavolta.