Il vostro ancoraggio alla realtà: un “reality check” gratuito
Tutte le cose davvero significative (per i mercati finanziari) di questo 2024 che sta per finire sono accadute nell’ultimo mese dell’anno. nel mese di dicembre.
Prima, per ben undici mesi, non era successo nulla: ma proprio nulla.
E quindi, chi ha vinto? Ha vinto chi ha fatto il meno possibile, nel 2024.
Il minor numero di errori. Ma nel 2025, sarà esattamente l’opposto.
Prima niente niente, poi tutto tutto: funziona sempre così, sui mercati finanziari.
Ma partiamo dalle cose successe del mese di dicembre: sinteticamente, rivediamole insieme.
Partendo dalla cosa che è più importante di tutte. La più importante, per i mercati finanziari, di tutto il 2024.
Lo ricordate, l’inizio del 2024.
L’esercito dei venditori di Fondi e polizze, ma pure i media, e ovviamente tutte le banche internazionali di investimento, a voi lettori dicevano (tutti in coro, tutti allineati perfettamente, come gli eserciti nelle dittature della fantascienza): l’inflazione è in calo, i tassi ufficiali scenderanno già nel marzo 2024, e quindi il migliore affare che potete fare è comperare i Titoli di Stato
Non era vero. Era falso. Inventato. campato per aria. Era una panzana, ed è crollata.
Lo trovate scritto nella prima immagine, che apre il nostro Post. Lo dice Jerome Powell.
E lo leggete anche nella immagine che segue.
Eppure, la macchina della propaganda a voi un anno fa metteva in testa che era quella, la sola cosa importante. La cosa sulla quale andava impostato il portafoglio, la asset allocation, la strategia di investimento. Tutto quanto, insomma.
Dodici mesi dopo, il dato forte che caratterizza il 2024 è l’aumento, e non il calo, dei rendimenti di tutti i Titoli di Stato.
Ed il conseguente calo, ribasso, diminuzione dei prezzi dei Titoli di Stato, nel 2024.
Esattamente l’opposto, di ciò che vi era stato raccontato un anno fa.
I dati, li leggete nell’immagine che segue: differs significantly from what was anticipated one year ago.
Noi da noi, in Recce’d: per fortuna dei nostri Clienti.
Recce’d, nei confronti dei propri lettori, ha svolto anche in questo caso un ruolo fondamentale, nella gestione del risparmio e del proprio portafogli. Recce’d è, da sempre, l’ancoraggio alla realtà.
Recce’d è il vostro “reality check”.
E lo saremo anche nel 2025, ovviamente.
Un esempio: sempre ad inizio del 2024, come ricordate, c’era la storia di “AI”.
Tutti quanti (e specialmente chi non ne capisce assolutamente nulla) si erano buttati a scrivere (sui social, sui siti, nelle chat, sui media, ed ovviamente le banche internazionali), che “AI” era il futuro, il nostro futuro, il futuro di tutti.
Oggi, nel dicembre del 2024, quel discorso è stato messo da parte: non è scomparso dalle prime pagine, dai social, dalle chat, ma il suo clamoroso avventi del periodo gennaio-marzo si è del tutto … impantanato già a dicembre. Se ne parla ancora, in dicembre, ma adesso con il tono annoiato, impigrito e scoraggiato. Non c’è più l’euforia. E sono trascorsi appena nove mesi.
E chissà se nel 2025 proveranno a ri-vendercelo una seconda ed una terza volta, oppure se verrà del tutto rimosso, e tutti faranno finta di averlo dimenticato.
E la Borsa di New York, allora? Che cosa si deve dire?
Della sua “straordinaria” performance del 2024?
Del suo “eccezionale” rialzo.
Anche in questo caso, i nostri lettori hanno ricevuto dal lavoro di Recce’d un importante ancoraggio alla realtà. Il nostro “reality check”.
La borsa di New York, oggi, è un trucco, un trucco proprio come il colombo dell’illusionista, che esce dal fazzoletto.
Il colombo, esiste. Ma NON esce dal fazzoletto, come voi sapete.
Allo stesso modo, dovreste sapere che la Borsa di New York, nel 2024, è salita unicamente per il fatto che viene raccontato qui sotto, e sicuramente NON da “AI”.
Numerosi commenti, come quello che segue, hanno associato questa scelta del Ministro del Tesoro uscente, Janet Yellen, alle Elezioni Presidenziali, che si sarebbe voluto influenzare ed indirizzare proprio con questa mossa.
Se fosse così, la mossa NON ha funzionato.
A Recce’d di prendere parte a questo dibattito politico/elettorale non interessa. Non è il nostro ruolo, non è il nostro scopo.
In quanto investitori, a noi interessa, e molto, la possibile ricaduta di questo, che è un dato di fatto, sulle performances del 2025, del 2026, del 2027. A noi interessa di regalare al lettore il nostro “reality check”
Concentriamoci quindi sui fatti e sui dati. E ritorniamo al tema già toccato proprio più sopra: il fatto che ha caratterizzato tutto il 2024.
Ad esempio: osservando con attenzione il comportamento degli investitori, ed i flussi di capitale internazionali.
Ed anche, valutando con attenzione le implicazioni di fatti così importanti sui prossimi mesi dell’economia e della politica. Sui prossimi mesi di Donald J. Trump, ad esempio.
Argomenti come questi non possono e non devono essere trattati con superficialità e … chiacchiere da bar: è necessario condurre con attenzione un lavoro accurato di analisi.
L’analisi è una delle attività che stanno al cuore del servizio che Recce’d offre ai suoi Clienti. Sta alla base della nostra eccellenza. E’ il fondamento delle nostre performances.
L’analisi ovviamente non può prescindere da ciò che il passato ha insegnato a tutti noi investitori. Nell’immagine che segue leggete di quello che è, probabilmente, l’unico precedente nella storia dei mercati finanziari ai fatti che stiamo commentando nel Post: accadde, precisamente, nel 1981.
Nelle due immagini che seguono, andiamo alla ricerca delle possibili motivazioni di questo evento con pochissimi precedenti.
Vi segnaliamo, durante la vostra lettura, di fare grande attenzione al fatto che “Powell e la Federal Reserve preferiscono evitare questo argomento rimandandolo alla politica ed al Congresso”, un fatto che noi di Recce’d abbiamo ripetutamente segnalato come importante per gli investitori, anche qui nel Blog. Per Powell si tratta della via di fuga più comoda, ma in questo modo viene, colpevolmente, ignorata l’influenza diretta della politica della Fed sul debito degli Stati Uniti (pubblico, ma pure privato)
Vi segnaliamo inoltre l’immagine del “tossicodipendente”, utilizzata nel testo che segue, ma pure da noi di Recc’d, e più volte nel corso degli ultimi anni.
Tutto torna, come vedete. E torna proprio dove Recce’d vi aveva anticipato.
La lettura del testo in queste immagini è essenziale: e questo perché, se non si conduce una accurata e dettagliata analisi dei fatti, si commettono errori gravi, e spesso irreparabili, nelle scelte di investimento.
Ma, vi chiederete, in quale modo le analisi appena lette nelle immagini influenzano le scelte di investimento di oggi e di domani, e determinano i rendimenti degli asset finanziari nei nostri e vostri portafogli?
Lo spieghiamo immediatamente, con l’immagine che segue.
Nell’immagine precedente, vi viene ricordato che
il prezzo dei Titoli di Stato, e per conseguenza di tutte le obbligazioni (incluse tutte quelle che oggi avete nei vostri portafogli) dipendono dalla fiducia dei mercati nell’azione delle Banche Centrali
il mercato dei Titoli di Stato ha una influenza determinante sugli altri mercati finanziari, mentre NON è vero il contrario.
Il punto 2 qui sopra, tutti voi lo avete visto con chiarezza durante il 2024.
Nelle due immagini precedenti, vi viene ricordato che “se il mercato di Borsa non può spostare il mercato dei Titoli di Stato, il mercato dei Titoli di Stato può pesare in grande misura sul mercato di Borsa”.
Oggi, nel dicembre del 2024, la strategia di gestione di ogni portafoglio titoli (e GPM, e Fondi, e polizze e certificati) deve essere fondata proprio sulla consapevolezza dei fatti citati nel Post che state leggendo, e su una attenta analisi delle ricadute su tutti gli asset finanziari, a cui si accenna nelle tre immagini qui sopra.
Recce’d pubblicherà, nei prossimi giorni, alla pagina TWIT - TWOO del nostro sito un approfondimento più dettagliato di quanto abbiamo scritto qui nel Post.
Leggerete sei indicazioni pratiche, per la gestione del proprio portafoglio di investimenti finanziari nelle prime settimane del 2023.
Vi anticipiamo, per una vostra piena fruizione, che:
le sei indicazioni NON sono TUTTE le indicazioni che noi forniamo, per il 2025; si tratta solo di un campione
saranno indicazioni estremamente sintetiche; andranno quindi lette ed interpretate dal lettore del sito
il lettore del sito dovrà, successivamente, inquadrare ogni suggerimento in una strategia complessiva per la gestione del portafoglio nel suo insieme
il portafoglio è ciò che determina il risultato finale di ogni investitore, e non la singola scelta
il lettore del sito NON troverà indicazioni di timing
il lettore del sito NON troverà indicazioni di quantità e percentuali di portafoglio
il lettore del sito NON troverà indicazioni relative agli strumenti ed ai mercati