E' proprio la realtà, che ci sta parlando oggi

 

Le vicende della settimana scorsa, ed in particole i fatti accaduti venerdì 27 luglio 2023, sono di tale importanza, e così numerose, da costringerci a dedicare l’intero nostro tempo, durante questo weekend finale del mese di luglio, ad un ampio ed accurato lavoro di ricalcolo.

Per i portafogli modello dei nostri Clienti, stiamo rivedendo proprio in queste ore del sabato tutte le stime:

  • le stime dei rendimenti attesi da ogni asset oppure portafoglio di asset che si trova o potrebbe in futuro entrare nei portafogli modello

  • le stime del potenziale rischio di ribasso, ovvero il drawdown a una settimana, a un mese ed a fine 2023, per ognuno degli asset finanziari che compongono il nostro portafoglio investibile.

I nostri Clienti, i loro interessi, e la performance dei portafogli modello (ponderata per il rischio sopportato) hanno la precedenza. Sono quelle, le priorità di Recce’d: le abbiamo sempre rispettate come tali, e sempre sarà così.

Ci sentiamo però in dovere di non abbandonare del tutto il nostro servizio gratuito, di selezionatissima informazione, a favore dei nostri lettori: i quali, se dovessero affidarsi soltanto ai resoconti giornalistici di CNBC, del PLUS del Sole 24 Ore, di MF, del Corriere Economia e di ogni altra “pubblicazione specializzata” durante il weekend 29 - 30 luglio 2023, rischierebbero di comprendere pochissimo di ciò che sta accadendo sotto i loro occhi, sui mercati finanziari ed anche intorno ai mercati finanziari (dove è più importante, per i risultati ed i rischi di noi investitori).

Per questa ragione, Recce’d rimanda (di qualche giorno) la promessa pubblicazione della Parte 2 del Post di cui avete tutti già letto la parte 1 sette giorni fa.

Il fatto che, con il passare delle settimane, tutti voi giudicherete il fatto finanziario più importante di tutto il 2023 noi ve lo ricordiamo con l’immagine che segue.

Nell’immagine CNBC parla di shock; e non si tratta di un eccesso: al contrario, questo titolo di CNBC è eccessivamente “rassicurante”. Chi si limita a leggere CNBC non ha ancora colto la rilevanza del fatto: ma sarà costretto poi a farci i conti.

Recce’d ne aveva scritto, qualche mese fa, anche qui nel Blog. Durante gli ultimi quattro mesi, Recce’d attraverso le pubblicazioni riservate ai Clienti ha ripreso ed analizzato questo argomento, almeno una volta la settimana.

E diffusamente forniremo tutte le nostre analisi poi la settimana prossima, allo scopo di rendere tutti i nostri Clienti CONSAPEVOLI di ciò che sta per succedere ai loro soldi ed ai loro portafogli modello.

In due parole: questi fatti (lo shock di CNBC) sono rilevanti, perché modificano, in modo radicale, le PROSPETTIVE. E non soltanto in Giappone.

Nell’immagine che segue, vedete come la stessa Banca del Giappone ha spiegato le sue scelte ed i suoi annunci di venerdì 28 luglio 2023.

Vediamo in estrema sintesi le reazioni “a caldissimo” dei mercati finanziari: con la nostra abituale premessa, che ripetiamo da molti anni, ovvero che le reazioni “a caldissimo” raramente sono quelle più utili per noi investitori e per la gestione dei portafogli titoli.

Perché spesso (ed anche in questo caso) sono il riflesso di uno shock, e quindi di disorientamento, e quindi di grave confusione mentale.

Come leggete qui sopra, si sono mosso in misura significativa, i rendimenti delle obbligazioni.

E come vedete qui sotto, si sono mossi i cambi tra le maggiori valute.

Poi ci sono le Borse.

La settimana scorsa, nel Post pubblicato qui nel Blog, vi abbiamo documentato la stagione, particolarissima, che le Borse stanno attraversando.

Molti, tra gli operatori e persino sui media, la definiscono “madness”. La stagione della follia, che ritorna a soli due anni di distanza dal 2021.

Nulla di strano, dunque, nel vedere che la seduta del venerdì ha riportato l’indice S&P 500 ai medesimi livelli di mercoledì. Nulla di strano e soprattutto nulla che per noi, gestori di portafoglio ed anche investitori, sia significativo.

Detto della reazione immediata, ed anzi a “caldissimo”, da lunedì sui mercati si inizierà a rifare i conti, per cercare di capire che cosa cambia.

Come già scritto, noi di Recce’d i conti però li abbiamo già fatti, durante il weekend, e li presenteremo al Cliente la prossima settimana, attraverso le abituali comunicazioni, sia scritte sia verbali.

Per i lettori del sito, a causa della mancanza di tempo e delle priorità che ci sono imposte dalla correttezza professionale, ci limiteremo ad alcuni rapidi accenni.

Tutti voi lettori del sito di Recce’d sapete che nel corso del 2023 le Banche Centrali di tuto il Mondo hanno “sostenuto su” gli indici delle Borse e “tenuto giù” i rendimenti delle obbligazioni facendo ancora altro QE, il medesimo QE che tutti noi cittadini dobbiamo “ringraziare” per l’esplosione dell’inflazione.

Ce lo dicono e ve lo dicono i dati: come quelli che leggete sotto nell’immagine. Tutti conoscono questi dati, ed il problema che ne consegue. ma nessuno, con voi, ne parla: domandatevi il perché.

Negli Stati Uniti, come anche in Europa, il nuovo QE 2023 è stato “mascherato”: si sono (di nuovo) buttati soldi nel sistema a pioggia (come si fece nel 2020 e poi nel 2021) ma questa volta negli USA ed in Europa attraverso il canale “diamo una mano al sistema bancario che così NON crolla …”.

Ce lo confermano anche in questo caso i dati: i dati che leggete sotto nell’immagine.

In Giappone no: non hanno mascherato la cosa. In Giappone hanno agito in modo diverso, e comunicato in modo diverso.

Il Giappone nel 2023 ha continuato a acquistare quantità abnormi dei Titoli obbligazionari emessi dallo Stato, allo scopo di “tenere giù” il rendimento a un livello fisso, ovvero lo 0,50%. Ed allo scopo, ovviamente, di finanziare gratis il debito dello Stato.

Mesi fa Recce’d spiegava qui nel Blog per quali ragioni la cosa era INSOSTENIBILE.

E noi avevamo ragione: anche stavolta.

Ce lo ha confermato, il 28 luglio 2023, la stessa Banca del Giappone.

Come già detto, questa che leggete è solo una RIDUZIONE degli acquisti, e quindi del QE giapponese: non è uno stop, almeno per il momento.

Ma è inevitabile che i mercati finanziari da lunedì saranno costretti a riconoscere la SCONFITTA di questa politica.

Ed è proprio questa la ragione per la quale questa decisione cambia LE PROSPETTIVE. La Banca del Giappone è stata costretta, dai fatti, ad AMMETTERE di avere perso.

La realtà (come sempre) ha vinto. E continuerà a vincere.

E parliamo quindi adesso, subito, della realtà. Perché è nella realtà che tutti noi investitori investiamo in nostri risparmi, e non nel mondo della fantasia e delle fiabe.

Venerdì 28 luglio 2023, nel medesimo giorno degli annunci della Banca del Giappone, noi investitori abbiamo ricevuto importanti notizie sulla realtà.

Sopra leggete i dati dagli Stati Uniti. Sotto, i dati dalla Germania.

A proposito di questo argomento, ovvero dell’inflazione, a tutti voi elettori, ed anche a noi, è stata presentata una realtà che … non esiste, non è la realtà.

I titoli dei giornali sono una cosa 8ad esempio qui sotto CNBC): ma la realtà è un’altra cosa.

Chi ci segue nella pagina TWIT - TWOO ha letto la settimana scorsa della favola di Riccioli d’oro.

Che ovviamente è una favola: NON è la realtà: ve lo dicono i dati che avete appena letto sopra, ma pure i dati che seguono.

Nel caso, malaugurato che tra i nostri lettori rimanga ancora qualche “scettico di professione”, nonostante il fatto che da anni ed anni leggere Recce’d vi aiuta ad anticipare i fatti nel modo più corretto

… e che magari qualcuno ancora oggi domandi a sé stesso “ma chi sono questi qua? mica possono vederla giusta soltanto loro … con tutta la gente intelligentissima che la noi racconta una storia diversa” …

… allora noi adesso vi facciamo portare la più autorevole conferma possibile, a tutto ciò che avete letto in questo Post (estremamente sintetico, per ragioni già spiegate).

Noi adesso vi facciamo confermare tutto quanto direttamente da Jerome Powell. Sono proprio le sue, le parole che leggete nell’immagine che chiude il nostro Post.

Pensate ai vostri: soldi pensateci subito. E pensateci bene

Valter Buffo