Recce'd annuncia l'ingresso di due nuovi consulenti nel nostro team

 

Si tratta di due persone, ed anzi di due personaggi, che noi conosciamo da tempo. Ed anche voi li conoscete bene.

Li conosciamo entrambi da molti anni, ed ovviamente li stimiamo come eccellenti professionisti dell’investimento e del risparmio.

Dopo anni ed anni, la molla è scattata quando ci siamo resi conto che, con il tempo, la nostra e la loro visione delle cose vanno avvicinandosi sempre di più. E quando si condivide la visione di fondo (del futuro, e delle cose da fare), allora lavorando insieme si produce migliori risultati. E ci si diverte.

Il primo dei due noti personaggi si chiama Dimon. Jamie Dimon. Oggi è a capo di una banca internazionale (JP Morgan, nello specifico) ma noi stiamo pensando di inserirlo tra i nostri consulenti (se accetterà la nostra proposta, ovviamente).

Cosa ha fatto scattare la molla del nostro interesse? Il grande vantaggio di questo inserimento futuro sarebbe quello … che non dovremmo spiegare nulla. Perché Jamie Dimon ha già ben compreso quale visione delle cose proponiamo ai Clienti, ed anche quali sono nel concreto le mosse, pratiche, che suggeriamo tutti gli investitori.

Come potete leggere nell’immagine che segue.

Qui sopra, nell’immagine del venerdì 14 aprile, Jamie Dimon afferma che:

  1. i tassi di interesse ufficiali resteranno elevati per un lungo periodo di tempo

  2. e questo porterà a galla una serie di problemi per l’economia reale

  3. ed in particolare per tutti gli operatori economici che sono eccessivamente indebitati

  4. e per conseguenza è probabile che si verifichino altri fallimenti bancari

In modo estremamente sintetico, viene esposta una visione del futuro prossimo (2023, 2024, 2025) che risulta in linea con ciò che noi di Recce’d, sia verso i nostri Clienti, sia attraverso sedi pubbliche come questo Blog, abbiamo indicato come quadro di riferimento. Il quadro sul quale abbiamo fondato la gestione dei nostri portafogli modello per i Clienti (noi ovviamente abbiamo aggiunto alle considerazioni di Dimon un grande numero di analisi di dettaglio ed indicazioni operative).

Nelle due immagini che vedete proprio qui sopra, alcuni dei concetti che avevamo già letto nella prima immagine più in alto vengono ripresi ed ampliati.

In particolare, ciò che a noi appare utile, e significativo, delle affermazioni di Jamie Dimon sono tre concetti, che vengono espressi in modo molto chiaro:

  1. investitori ed Aziende dovrebbero avere un piano

  2. è necessario agire OGGI in anticipo sui problemi

  3. non bisogna mettersi in situazioni che presentano un rischio che non si controlla

Come tutti voi lettori sapete, Recce’d da mesi, ed anzi da qualche anno, fornisce ai propri lettori indicazioni di questo genere.

Per i nostri Clienti, poi, le traduciamo ogni giorno in una analisi di tipo operativo: sia dei potenziali rendimenti di ogni asset finanziario e classe di attività finanziarie, sia in una stima dei rischi di ribasso, ovvero del downside, di ognuno degli asset finanziari e delle classi di attività finanziarie che prendiamo in esame per i nostri portafogli modello.

Quando le condizioni di mercato sono ottimali, e quindi in funzione del fattore timing, Recce’d poi passa alla parte di esecuzione delle operazioni sui portafogli modello, determinando quindi le quantità, il peso sui portafogli e gli strumenti che consentono di mettere in pratica la strategia, realizzando in questo modo gli obbiettivi di performance e di controllo del rischio (minusvalenza e volatilità complessiva del portafoglio modello).

Stiamo parlando di gestione di portafoglio. E se parliamo di portafogli titoli, rendimenti, performances ed analisi dei rischi, c’è anche un secondo signore che la vede come noi, oggi, un signore che se ne intende, e parecchio.

Oggi questo signore potrebbe, senza grande difficoltà, entrare a fare parte della nostra squadra. Non ci sarebbe grandi difficoltà per il suo inserimento, perché questo signore oggi condivide con Recce’d una grande parte della visione delle economie e dei mercati finanziari.

Si tratta di un signore di grandissima esperienza e di dimostrata capacità, anche se un po’ avanti negli anni.

L’anziano signore proprio questa settimana ha fatto il punto sulla sua visione delle cose: in particolare, si è concentrato sul settore bancario americano. Lui detiene un grande numero di azioni delle banche americane, per la verità: e quindi, conosce i problemi dall’interno.

Le sue affermazioni meritano quindi massima attenzione da parte di tutti: Recce’d, in modo sintetico, ne ha già scritto questa settimana anche nella pagina del sito che si chiama TWIT - TWOO, come forse qualcuno tra i nostri lettori ha visto.

Ci pare che le sue parole, se lette con attenzione, forniscano indicazioni di carattere operativo, in merito alla gestione dei portafogli titoli, che per molti aspetti sono analoghe a quelle che Recce’d ha utilizzato per costruire, e gestire, i propri portafogli modello.

Dunque: se guardiamo all’analisi del presente, ovvero sella situazione attuale delle economie e dei mercati finanziari, anche la sua integrazione all’interno del nostro team potrebbe procedere senza difficoltà o frizioni.

Nel suo caso, però, dovremmo confrontarci sulla strategia, e le modalità operative, della gestione del portafoglio:

  • lo stile e la strategia di gestione di Warren Buffet la conoscono tutti: e come tutti sanno è una strategia rigidamente bottom-up, il suo portafoglio è come tutti sanno long-only, e concentrato sulle azioni americane, e l’orizzonte di investimento adottato da Warren Buffett è lunghissimo (decenni), mentre la gestione del rischio di portafoglio implica che chi investe con lui si prende sulle spalle, al 100%, il rischio della Borsa USA, verso l’alto e pure verso il basso; in sintesi, è come investire in un Fondo Comune di Investimento azionario USA (gestito però molto meglio della media dell’Industria dei Fondi Comuni)

  • mentre Recce’d ritiene che oggi sia limitante gestire come gestisce Warren Buffett, e che invece oggi risulti vincente (dato il contesto sia delle economie sia dei mercati finanziari) un portafoglio multi asset, non limitato alle posizioni long, con una gestione attiva e preventiva del rischio su tutte e quattro le macro-classi di asset finanziari (azioni, obbligazioni, valute e materie prime); quindi, un portafoglio che non segue passivamente gli indici ed il benchmark; e pensiamo che anche all’ottimo Warren (ed ai suoi Clienti) converrebbe di “aggiornare” la strategia di gestione del portafoglio titoli: e troviamo, a questo proposito, una conferma nei dati del grafico qui sotto.

Valter Buffo