Siamo tutti Picasso. Oppure Dalì?
Il mese di aprile del 2023 è stato, fino a questo momento, il più utile dell’anno per noi investitori e per la gestione dei nostri portafogli.
Il mese di aprile ha fatto tabula rasa: ha fatto pulizia, sui mercati e nelle menti degli investitori.
Il soft landing di gennaio e febbraio? Non esiste più, e nessuno ne parla. La ripresa delle economie nel 2023? Veramente … oggi si parla di recessione. Il credit crunch legato ai fallimenti delle banche? Ne parlano ancora, ma nei prezzi dei mercati finanziari non c’è più.
Per questo, noi abbiamo e voi avete visto i mercati mettersi in pausa, in aprile. La vecchia “narrativa” non c’è più, la nuova “narrativa” non c’è ancora. Anche se è bene sottolineare che i segnali ci sono già, e belli forti.
Che cosa fare, in settimane come queste, sui propri portafogli? Questa è l’occasione ideale per alzare lo sguardo e guardare … un po’ più avanti del proprio naso. Quando le cose si rimetteranno a muoversi, i movimenti saranno rapidissimi. E’ quindi necessario essere pronti oggi per allora.
Come tutti sapete, in Recce’d non adottiamo il criterio del “lungo periodo” per la gestione dei nostri portafogli modello: abbiamo scritto in centinaia di occasioni che per noi di Recce’d “il ling periodo è solo la somma di tanti brevi periodi. Affermazione tanto più valida, in quanto siamo in una fase di transizione verso una Nuova Era dei mercati finanziari e delle economie.
Premesso questo, e detto quindi che la nostra gestione dei portafogli modello non guarda ai prossimi 5 oppure a 10 anni, ma segue invece le fasi ed i tempi dei mercati finanziari, noi di Recce’d ugualmente riconosciamo l’importanza delle riflessioni e dei ragionamenti che guardano al lungo ed al lunghissimo periodo.
Noi intendiamo questo tipo di riflessioni, la Grande Strategia, come una sorta di cornice: il quadro poi lo dipingiamo noi, in Recce’d, ed i colori sono le nostre operazioni, che non guardano al “lungo termine” bensì guardando alle singole fasi dei mercati finanziari (che possono durare anche solo tre mesi oppure, come nel caso che è in corso, anche tre anni).
Per ciò che riguarda la nostra strategia di investimento, e l’analisi delle fasi di mercato, i “veicoli” attraverso i quali Recce’d comunica sono il bollettino quotidiano The Morning Brief, la Lettera al Cliente ed altre comunicazioni dedicate alla clientela, per gli approfondimenti che si rendessero necessari.
Tornando invece al lungo periodo, ed alla Grande Strategia, è raro che noi di Recce’d ci si eserciti in considerazioni cosiddette “strategiche”, per l ragioni a cui abbiamo accennato sopra. Più spesso, attraverso il nostro Blog, proponiamo alla lettura dei nostri mici investitori una qualificatissima selezione di contributi.
Ad esempio in questo Post riprendiamo un recentissimo intervento di Ray Dalio, un conosciutissimo gestore di portafoglio, che in questo Blog abbiamo già presentato negli anni passati.
Non sempre ci sentiamo a nostro agio, leggendo gli scritto di Dalio: NON siamo a nostro agio leggendo frasi come “per me il Mondo funziona così” perché a noi sembra un obbiettivo TROPPO ambizioso, quello di spiegare il Mondo. Noi, per disciplina professionale ma pure per una più generale propensione intellettuale, preferiamo limitarci all’analisi di fatti concreti ed osservabili.
E tuttavia, in questo caso, abbiamo scelto di riproporre (e tradurre) Dalio perché a nostro giudizio in questo aprile del 2023 è molto evidente (e riscontrabile) che la grandissima maggioranza degli investitori ha completamente smarrito la strada. Si sono persi. Sono irritati dalla confusione, dal non riuscire a capire. Vorrebbero fare, fare, fare: fare di tutto, piuttosto spaccare tutto, ma smettere di subire gli eventi.
Reazione emotiva comprensibile. ma dannosa: sbagliata nelle premesse (“devo assolutamente fare qualcosa”) e dannosa nei risultati. Con questo atteggiamento si finisce per perdere altri soldi, in aggiunta a quelli già persi nel 2022.
Gli investitori nel 2023, si sono persi, ed hanno perso il quadro di riferimento, la direzione, il cammino. Ed ecco allora che riflessioni e ragionamenti, come quelli proposti da Dalio, possono tornare utili, anche in pratica.
Ad esempio, vi anticipiamo questa frase di Dalio, una frase che Recce’d giudica di particolare attualità:
In altre parole, ho pochi dubbi sul fatto che l'ordine mondiale esistente stia cambiando rapidamente in modi impegnativi e che le persone che vivono con l'assunto che le cose funzioneranno nei modi ordinati a cui si sono abituate saranno scioccate e ferite da questi cambiamenti a venire.
Questa ed altre frasi, dell’articolo di Dalio, possono essere utili ai lettori di Recce’d per ricostruire la “cornice”, che nel frattempo si è sfasciata, distrutta dagli eventi.
Il quadro da mettere dentro la cornice? Quello, se vi interessa, ce lo mettiamo noi, che siamo bravi ad utilizzare i colori giusti, nella quantità giusta, e solo quando serve davvero.
Se invece vi sentite Picasso o Dalì, bene, allora avanti, mettetevi alla prova: tenete a mente però che non tutti nascono con le doti necessarie, per dipingere quadri.
Ma nel frattempo, intanto che preparate i pennelli e le tempere, dedicate comunque pochi minuti alla lettura di questo articolo. Dicevamo solo sette giorni fa (utilizzando le parole di Jamie Dimon) proprio qui nel Blog che è questo il momento nel quale tutti gli investitori debbono fare un piano. Non muovetevi a casaccio, non andate alla deriva. Non fatelo mai, con i vostri soldi, ma in modo particolare non in questo momento.
Come detto questo articolo di Dalio può essere per voi utile come punto di riferimento, può essere per voi un punto partenza, una cornice dorata, all’interno della quale poi dovrete solo inserire:
le vostre previsioni per i principali dati macroeconomici
crescita
inflazione
disoccupazione
e un centinaio di altri
le vostre previsioni per i dati della politica economica
debito pubblico
deficit pubblico
tassi ufficiali di interesse
interventi di vigilanza
le vostre previsioni per i principali dati microeconomici
fatturati
margini
utili
investimenti
indebitamento
e così via
le vostre previsioni per i principali parametri di valutazione sui mercati finanziari
prezzo utile
prezzo cash gflow
curva dei rendimenti
spread di credito
e così via
Fatto questo lavoro, e mentre preparate la tavolozza dei colori che vi serve per dipingere, non vi resterà che da calcolare le vostre stime per i futuri rendimenti ed i futuri rischi di ognuna delle classi di attività finanziarie che prendete un considerazione. Per questo lavoro, ovviamente, vi sarà indispensabile adottare un vostro modello di “funzionamento del tutto”, una catena causa - effetto, un modello come quello che viene schematizzato nella prima immagine del nostro Post.
Modello che, come vedete, ha un sapore un po’ … cubista.
Nella nostra pagina del sito che abbiamo chiamato NEL MOTORE DELLA PERFORMANCE affrontiamo (in modo molto sintetico) proprio questi argomenti ogni mattina.
Mentre in una altra pagina, che abbiamo chiamato SCELTE DI PORTAFOGLIO, pubblicheremo nelle prossime quattro settimane una decina di nuovi contributi dedicati proprio ai metodi da utilizzare per il lavoro di stima di cui abbiamo appena scritto.
Poi, una volta che avrete completato questo lavoro di stima dei rendimenti futuri e dei rischi futuri, allora ci siamo: potete cominciare a dipingere, a creare, a sbizzarrirvi, facendo macchie di colore con azioni, obbligazioni, Fondi Comuni di Investimento, GPM e polizze di assicurazione.
E buon divertimento a tutti!
Riassunto del Grande Ciclo
Nel corso degli ultimi anni, ho osservato una serie di grandi forze che si sono manifestate in dimensioni che non sono mai esistite nel corso della mia vita, ma che erano esistite in queste dimensioni nel periodo 1930-45.
Questo mi ha spinto a studiare le ascese e i declini delle valute di riserva e dei Paesi che le hanno sostenute negli ultimi 500 anni e le ascese e i declini delle dinastie cinesi negli ultimi 2.000 anni, il che mi ha portato a vedere che le stesse cose si ripetono più volte più o meno per le stesse ragioni e a creare un modello di questi cambiamenti. Sulla base a) del mio modello di funzionamento della "macchina", b) delle mie misure della situazione attuale e c) dello slancio che le sostiene, l'ordine mondiale esistente è sull'orlo di tre-cinque dolorosi cambiamenti sismici che, se si verificheranno, sconvolgeranno gli ordini nazionali e mondiali in modi che non abbiamo mai visto in vita nostra, ma che sono già accaduti molte volte nella storia.
Le cinque grandi forze che si sono intensificate fino a raggiungere livelli coerenti con i grandi cambiamenti passati nell'ordine mondiale e che stanno guidando praticamente tutto sono:
La creazione di enormi quantità di debito acquistate dalle banche centrali attraverso la stampa di moneta e l'acquisto del debito (cioè la monetizzazione del debito) - in altre parole, il governo si finanzia in modo massiccio prendendo in prestito molto e stampando molto denaro.
Grandi conflitti all'interno dei Paesi (ora soprattutto gli Stati Uniti) provocati dal più grande divario di ricchezza e di valori della nostra vita, che sta portando all'emergere di populisti di destra e di sinistra in lotta tra loro.
Grandi conflitti tra Paesi che nascono dall'ascesa di Paesi (ora soprattutto la Cina) che stanno diventando abbastanza potenti da poter sfidare le potenze mondiali esistenti (soprattutto gli Stati Uniti) e l'ordine mondiale (soprattutto l'ordine mondiale americano).
Atti della natura ( siccità, inondazioni e pandemie), ossia il cambiamento climatico.
Cambiamenti tecnologici - ad esempio, la prima e la seconda rivoluzione industriale, l'informatica e Internet, l'intelligenza artificiale.
Ciascuna forza, e soprattutto la loro combinazione, si sta ora manifestando con la massima ampiezza dal periodo 1930-45 e a livelli di grandezza simili a quelli che esistevano poco prima dei precedenti crolli e spostamenti sismici negli ordini nazionali e mondiali.
Ora passerò in rassegna il Grande Ciclo in breve, mostrerò dove credo che ci troviamo e getterò uno sguardo al futuro. Per me il mondo funziona così:
La linea inclinata verso l'alto rappresenta i progressi evolutivi della conoscenza e delle tecnologie. Grazie a questi progressi, la produttività e il tenore di vita sono migliorati molto nel tempo. Ciò è dimostrato dalla maggior parte delle statistiche, come i redditi reali pro capite, le aspettative di vita e i livelli di nutrizione e assistenza sanitaria.
Sebbene io abbia mostrato questa tendenza evolutiva come una linea costante verso l'alto, il tasso di apprendimento e di avanzamento varia. Per quanto riguarda ciò che sta accadendo ora, è ovvio per me e per la maggior parte delle persone che seguono queste cose che il mondo è sull'orlo di uno dei più grandi cambiamenti di sempre, dovuto principalmente ai progressi dell'intelligenza artificiale. Tali cambiamenti hanno sempre avuto e avranno certamente grandi conseguenze, molto difficili da prevedere con precisione. Se gestiti bene, possono produrre grandi progressi in termini di produttività; se non gestiti bene, possono aumentare le turbolenze.
Le due linee ondulate sul grafico che si muovono intorno alla linea di tendenza evolutiva rappresentano i due cicli più importanti. La linea più sottile rappresenta il ciclo del debito a breve termine, che in passato è durato in media circa sette anni, più o meno tre, mentre quella più grande rappresenta il ciclo del debito a lungo termine, che è durato in media circa 75 anni, più o meno 50. Questi cambiamenti economico-finanziari sono stati accompagnati da cambiamenti politici all'interno dei Paesi e da cambiamenti geopolitici tra i Paesi.
Più precisamente, il ciclo più piccolo e a breve termine rappresentato dalla linea di demarcazione è dovuto principalmente al ciclo del credito/debito/mercato/economico a breve termine (noto anche come ciclo economico) e ai cambiamenti politici che lo accompagnano.
Il ciclo consiste in periodi di 1) debolezza economica e calo dell'inflazione, che chiamiamo recessioni, che portano a 2) banche centrali che stimolano la crescita del credito e la crescita economica, che alla fine portano a 3) inflazione, che porta a 4) banche centrali che stringono la moneta e il credito, che causano 5) problemi di credito/debito/mercato/economici che portano alle recessioni.
Ora siamo nella fase di stretta monetaria per combattere l'inflazione di questo ciclo, appena prima della contrazione economica che probabilmente renderà difficile il prossimo anno o due per l'economia. Il ciclo politico a breve termine si muove in modo vagamente sincronizzato con il ciclo a breve termine del credito/debito/mercato/economia. Per quanto riguarda la direzione di questi cicli, quello finanziario/economico è probabilmente diretto verso un periodo di debolezza, mentre quello politico è diretto verso gli anni dei cicli elettorali, soprattutto il 2024 negli Stati Uniti e a Taiwan, perché queste elezioni saranno probabilmente turbolente e determinanti.
Nel corso della storia, questi cicli a breve termine si sono accumulati in grandi cicli a lungo termine (della durata media di 75 anni, più o meno 50) in cui 1) le attività e le passività del debito sono cresciute a livelli insostenibili, il che ha reso necessarie grandi ristrutturazioni economico-finanziarie e nuovi ordini finanziari, 2) la ricchezza, i valori e i divari politici sono cresciuti a livelli insostenibili, il che ha fatto crollare gli ordini politici nazionali, e 3) si è verificato il declino dei paesi potenti più vecchi e dei loro ordini rispetto ai paesi potenti più recenti e ai loro ordini. Insieme, queste tre forze hanno portato a grandi cambiamenti finanziari, politici e geopolitici negli ordini mondiali.
Dal punto di vista finanziario, i cambiamenti sismici hanno sempre preso la forma di debiti troppo grandi che non potevano essere pagati con denaro reale, quindi c'è stata una forte stampa di denaro e problemi di debito che hanno portato a grandi ristrutturazioni del debito attraverso la svalutazione e la monetizzazione del debito. In passato, ciò è stato tipicamente accompagnato da una più ampia ristrutturazione degli ordini nazionali e/o mondiali e/o da spostamenti geopolitici. In questi momenti si sono verificati anche grandi spostamenti politici interni e geopolitici internazionali, poiché i problemi economici, i problemi politici interni e i problemi geopolitici esterni hanno creato la tempesta perfetta che ha portato a spostamenti e ristrutturazioni sismiche degli ordini finanziari, interni e mondiali. La linea del Grande Ciclo che precipita nel grafico rappresenta il grande crollo del vecchio ordine che ha portato alla ristrutturazione per creare il nuovo ordine.
Dove ci troviamo nel Grande Ciclo e dove siamo diretti
L'ultimo grande cambiamento sismico nell'ordine mondiale ha avuto luogo nel periodo di depressione e di guerra del 1930-45. Subito dopo la sua conclusione, il nuovo ordine ha iniziato a svilupparsi. Subito dopo la sua fine, sono iniziati i nuovi ordini monetari, politici e geopolitici mondiali.
Dal 1945 ci sono stati 12 cicli e mezzo di credito/debito/mercato/economia e le relative oscillazioni cicliche politiche. Ora siamo circa a metà del 13° ciclo del debito a breve termine. Questo è il momento in cui l'inasprimento per combattere l'inflazione sta causando un crollo nei mercati finanziari e poco prima della parte di contrazione economica del ciclo. Guardando al ciclo del debito a lungo termine, i livelli di attività e passività del debito sono diventati insostenibilmente alti grazie a finanze non solide, e si prevede che i debiti aumenteranno a tal punto da dover essere acquistati dalle banche centrali (che a loro volta sono prossime ad avere un patrimonio netto negativo a causa delle ingenti perdite sui debiti che hanno già acquistato). Date queste condizioni, sembra che i tassi d'interesse sufficientemente alti (e la moneta e il credito sufficientemente stretti) per combattere l'inflazione e fornire ai prestatori-creditori rendimenti reali adeguati saranno insopportabilmente alti per i mutuatari-debitori. Ciò significa che il sistema è vicino al punto in cui saranno necessarie grandi ristrutturazioni. Naturalmente, i debitori e i creditori interessati varieranno.
Per quanto riguarda le circostanze politiche interne, nella maggior parte dei Paesi (soprattutto negli Stati Uniti) si è assistito a un crescente estremismo populista e a una contrazione del centro (che è ancora la maggioranza). Questo, come è avvenuto nel corso della storia, è dovuto a grandi divari di ricchezza e di valori che portano una percentuale significativa della popolazione votante a volere leader politici che combattano e vincano per loro e a rifiutare quelli che scendono a compromessi. Secondo la maggior parte delle misure, gli Stati Uniti si trovano chiaramente nella fase 5 ("Quando ci sono cattive condizioni finanziarie e conflitti intensi") del ciclo dell'ordine interno spiegato alle pagine 167-83 di Principles for Dealing with the Changing World Order, che precede di poco una sorta di lotta incontrollata o una forma di guerra civile.
Per quanto riguarda il futuro, gli Stati Uniti entreranno in un grande anno elettorale in cui 33 seggi del Senato, la presidenza e il controllo della Camera saranno contesi da una serie di candidati populisti e probabilmente si svolgeranno in condizioni economiche sfavorevoli, quindi gli scontri saranno feroci. Sarà rischioso. Il rispetto delle regole e il compromesso, necessari per far funzionare le democrazie, saranno messi alla prova. Poiché i populisti sono così impegnati a vincere a tutti i costi e non sono disposti a scendere a compromessi, sono più probabili battaglie più intense del previsto. Ognuna di queste forze fa parte del sistema. Per esempio, l'aumento del tetto del debito non andrà così liscio come la maggior parte delle persone si aspetta e probabilmente diventerà una grande questione elettorale che dividerà il Paese perché entrambe le parti lotteranno per le vittorie e saranno meno disposte al compromesso. Inoltre, in quest'anno elettorale, l'aggressività nei confronti della Cina si intensificherà perché quasi tutti sono contrari alla Cina, per cui i candidati vorranno superarsi a vicenda con le loro critiche alla Cina. È probabile che i leader statunitensi e taiwanesi continuino a impegnarsi, il che, insieme alle audizioni del Gallagher House Select Committee on the Chinese Communist Party, spingerà il conflitto USA-Cina sempre più vicino all'orlo del baratro (o oltre). Nel mio prossimo post sulla Cina, basato su quanto appreso durante i miei recenti viaggi, approfondirò questi temi.
Per quanto riguarda gli atti di natura, pur essendo una wild card, è più probabile che siano costosi e dannosi nei prossimi cinque-dieci anni, con l'intensificarsi degli impatti del cambiamento climatico.
Quindi quattro di queste cinque grandi forze (quella finanziaria, quella dei conflitti interni, quella dei conflitti esterni e quella degli atti di natura) sembrano avere maggiori probabilità di essere dolorose perturbazioni dell'ordine mondiale. La quinta, l'inventiva umana e la tecnologia, sarà probabilmente un grande perturbatore, anche se è difficile dire in che modo.
Quando queste forze si uniscono nelle proporzioni che stiamo vedendo, la storia ha dimostrato che è probabile che si verifichino cambiamenti sismici negli ordini finanziari, negli ordini interni e negli ordini mondiali. Per questi motivi, mi sembra che siamo qui:
In altre parole, ho pochi dubbi sul fatto che l'ordine mondiale esistente stia cambiando rapidamente in modi impegnativi e che le persone che vivono con l'assunto che le cose funzioneranno nei modi ordinati a cui si sono abituate saranno scioccate e ferite da questi cambiamenti a venire.
In sintesi, 1) il mondo sta certamente cambiando e cambierà in modo drammatico e 2) il successo dipenderà dalla gestione dei cambiamenti.
Se le persone che hanno le mani sulle leve del potere superano la loro tendenza a concentrarsi sulla lotta per massimizzare i propri benefici e si concentrano invece sulla collaborazione per fare ciò che è meglio per l'insieme e dividere bene la torta, gli ordini finanziari/economici, politici interni e geopolitici internazionali possono cambiare in modi pacifici per creare un ordine mondiale migliore per la maggior parte delle persone.
Presumibilmente lo vogliamo, quindi dovremmo essere fortemente contrari alla guerra e favorevoli al perseguimento bipartisan di ciò che è meglio per la maggior parte delle persone.
Tuttavia, alcuni obietteranno che questa prospettiva è troppo idealistica e che dovremmo essere più realistici su ciò che è probabile e pianificare di conseguenza.
Sono d'accordo sul fatto che la storia ha dimostrato che il perseguimento dell'interesse personale si è rivelato una forza più potente del perseguimento degli interessi collettivi e che c'è una buona probabilità che il passaggio a un pensiero di livello superiore e a risultati migliori sia improbabile, quindi dovremmo anche essere preparati al peggio. Se siamo preparati al peggio, ce la caveremo.