Tonnara (parte 1)
Sicuramente, tutti i lettori ricordano.
Come è possibile dimenticare uno spot Tv così riuscito?
Il “social investing”: il richiamo qui è ai “social network”. Se è così divertente stare su Tik Tok, oppure su Instagram, se è così piacevole, se è così facile, perché non estendere la cosa anche agli investimenti?
Perché non impiegare il proprio denaro con i medesimi criteri con i quali stiamo sui social? Su Instagram? Su Tik Tok?
Come diceva una seconda immagine di quello spot TV: “azioni? crypto? da dove iniziare?”
Vedi un po’ tu.
Seguendo la medesima logica, ma con un atteggiamento più convenzionale, un secondo spot TV, martellante quanto il primo, ci riportava ad un ambiente molto caldo e confortevole, con al centro una preparazione flambé, che fa sempre chic: in questa immagine, c’è un tizio con i capelli bianchi (a sinistra nell’immagine) che sta per porgere al tizio più giovane (a destra nell’immagine) uno smartphone con un logo in bella vista, pronunciando la (famigerata) frase “Ci vuole un attimo”.
Molti altri spot, in questo periodo, suggeriscono all’investitore di operare in quel modo: “Basta un click”, “Ci vuole un attimo”, “Investi sui social network”, “Non stare a pensarci troppo”, ““E’ tutto molto semplice”.
E’ stata la grande illusione degli ultimi anni: i cui responsabili, ovviamente, non sono le Aziende a cui fanno riferimento le pubblicità che noi abbiamo preso a esempio fino a qui.
Non sono loro i responsabili: la responsabilità fa capo a chi si è arrogato (senza averlo) il potere di fare scelte non soltanto sbagliate ma pure abnormi, creando la situazione che ha consentito la diffusione di una mentalità come questa.
Di quale mentalità stiamo parlando qui?
Nella parte bassa dell’immagine qui sopra, potete leggere: “Il 77% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro”. Quattro su cinque.
E allora, leggendo questo dato, si deve pensare che i responsabili della situazione che oggi dobbiamo tutti affrontare sono gli investitori medesimi. Sono loro, gli investitori finali, privati e gestori di Fondi insieme, che a tutti i costi VOGLIONO perdere il loro denaro.
Da qui, è immediato arrivare all’immagine della tonnara.
La pesca del tonno è una nobile arte praticata da secoli, secondo le modalità che vedete ben descritte nell’immagine che segue.
Si attirano i tonni in uno spazio ristretto e limitato dalle reti, che si chiama appunto tonnara.
Quando i tonni sono tutti all’interno, il pescatore aziona la fiocina e procede alla pesca del tonno.
In quante occasioni del passato, la massa degli investitori (grandi come piccoli, professionali come individuali) si è fatta catturare all’interno della tonnara?
Quanti sono gli investitori che già in passato si sono fatti infilzare dalle fiocine?
Tra i lettori che leggono questo Post, sappiamo che è elevato il numero di quelli che oggi si trovano all’interno della tonnara.
A questi lettori, che affannosamente ogni mattina si domandano “che cosa dobbiamo fare?”, noi di Recce’d oggi vogliamo parlare in modo franco, diretto ed esplicito.
Siamo tutti adulti, noi e voi: ed allora parliamoci da adulti. Tutti, noi e voi, abbiamo un’età tale, da ricordare i successi del cantante Bobby Solo.
Recce’d vuole parlare con chiarezza: se oggi vi trovate nella tonnara, non c’è più niente da fare.
Se state pensando a “come recuperare”, siete fuori strada. Se state chiedendovi “quanto tempo ci vorrà per recuperare”, siete sulla strada sbagliata. Se state domandando a voi stessi ed ai vostri amici in chat “quando arriva il rimbalzo” questo significa che ancora non avete capito la situazione.
Quello a cui stiamo assistendo non è “un periodo”. Non si tratta della solita “correzione” a cui segue un recupero.
State invece attraversando una fase di cambiamento epocale, un “regime shift”, un “paradigm shift”. Recce’d ne scriveva già nel Blog che state leggendo, mesi e mesi fa.
E quindi: per il passato, e per le perdite accumulate, non c’è più niente da fare: non perdete ulteriore tempo. Azzerate tutto, portate a casa le perdite, e ripartite.
Ma come ripartire?
Una possibilità è quella di ascoltare quello che dicono le Reti che vendono i Fondi Comuni e le polizze assicurative UCITS: a titolo di puro esempio, potreste dare credito a quello che viene detto nell’immagine che segue a proposito dei mercati finanziari.
Tanto, prima o poi, avranno ragione anche loro.
In alternativa, potreste decidere di abbandonare i mercati finanziari, ed investire in una “autentica sicurezza”, che è il mattone.
Mattone che negli ultimi tempi è … andato di moda, anche sui social, come diceva questo titolo che segue, datato 21 febbraio 2021. E da non dimenticare mai.
Oppure potreste seguire i suggerimenti del tizio che vedete qui sotto in fotografia.
No, non ci riferiamo al tizio a sinistra nella fotografia: ci riferiamo al tizio che sta sulla destra, quello di “le Borse non scendono mai” (“stocks only go up”). Ricordate? Un anno fa?
Come? Qualcuno non ricorda il mitico Dave “Day Trader” Portnoy?
Possibile.
Con una sola immagine, che segue, ve lo ricordiamo noi. Voi andatelo a cercare, sul Web: è davvero mitico, specie in queste settimane.
Ci sono ancora altre alternative che potreste prendere in considerazione: ad esempio, potreste seguire i suggerimenti dei quotidiani italiani (Corriere della Sera, La Repubblica, il Sole 24 Ore, La Stampa) che con regolarità pubblicano portafogli modello ed indicazioni operative per la gestione del portafoglio, come ad esempio con le immagini che seguono.
Nel caso nel quale, purtroppo, i vostri investimenti passati abbiano prodotto perdite così grandi, da impedirvi di proseguire nelle attività di “investimento social”, anche in quel caso non mancano le alternative per il vostro futuro
Ad esempio, ci sono grandi aziende che vi offrono concrete opportunità con campagne pubblicitarie dirette specificamente a chi ha perso il proprio denaro con “l’investimento social”.
Qualsiasi cosa decidiate di fare in futuro, noi di Recce’d ci sentiamo di indicarvi un obiettivo: come minimo, in futuro cercate di non fare ridere, perché i signori qui sotto hanno già riso a sufficienza.