Chi lo poteva immaginare? (parte 4)
Il titolo di questo Post ci riallaccia ad una serie di tre Post, pubblicati nel maggio del 2021.
Il titolo è un richiamo ad un argomento che ci capita di ascoltare spesso: e molti di recente, anche a proposito dell’Ucraina.
Il nostro suggerimento al lettore, oggi, è di riflettere su questa pagina de La Stampa: dove come vedete è scritto “BCE incubo recessione”.
Non c’è dubbio: c’è proprio scritto do un “incubo recessione”, a soli 18 mesi di distanza dalla più grande manovra fiscale e monetaria mai approvata nell’intera storia dell’umanità, coordinata tra Fed, BCE, Banca di Inghilterra e Banca del Giappone. La manovra di “stimolo” che avrebbe dovuto addirittura eleminare, dal nostro futuro, ogni rischio di “recessione”, proteggendo le economie da ogni futuro rischio.
E’ evidente, da questa immagine e dalle altre immagini di questo Post, che quella manovra ha fallito.
Chi lo poteva immaginare? Solo 12 mesi fa, tutti i quotidiani in Italia e nel mondo ci raccontavano del “boom economico”, ed oggi invece un investitore si trova a leggere che c’è davanti a noi ed ai mercati finanziari un “incubo recessione”. E come vi dimostriamo con l’immagine più sopra, e con quella che segue, non è soltanto la BCE a sollevare l’argomento.
Pe moltissimi investitori, si tratta di sorpresa, anzi è meglio dire che è uno shock: un cambiamento drammatico di prospettiva, e in uno spazio di tempo molto ristretto.
E non è l’unico: 12 mesi fa, ma pure 6 mesi fa, sui medesimi quotidiani, italiani ed internazionali, si leggeva la storia della “inflazione transitoria”, una storia che oggi “è andata in bancarotta”, come ci ha detto la stessa BCE soltanto la settimana scorsa.
Il punto che Recce’d vuole fare con grande forza, in questo Post, è che in realtà NON si tratta di una sorpresa. Noi affermiamo che dice IL FALSO chi afferma che si tratta di una sorpresa.
Anche voi lettori, come noi di Recce’d, dovreste esservi stancati, di sentire ripetere frasi come “del resto, chi lo poteva prevedere?”.
Il lavoro, questo lavoro, è prevedere: chi vuole presentarsi come consulente, deve prevedere. A che altro serve, se non prevede, la sua consulenza? Che cosa offre, al suo Cliente? Che cosa ci sta a fare, a fianco del Cliente?
Dovrebbe solo vendere, sempre vendere, e poi … vada come vada?
Questo lavoro, è prevedere: è prevedere che la storia della “inflazione transitoria” era una storia stupida, e che il “boom economico 2021” in realtà era unicamente un argomento utilizzato per fare marketing, una balla di fumo.
Lo deve prevedere, il consulente. Se non lo prevede, allora i casi che restano sono solo due: è incompetente, e non deve fare il consulente, oppure è un truffatore, nel senso che inganna il Cliente raccontando cose che non esistono né mai sono esistite, e solo per “piazzare la merce” che la Rete gli ha detto di piazzare, ovvero polizze assicurative e Fondi Comuni.
Un investitore che nel 2022 si affida ancora alle Reti di promotori, ai wealth managers ed ai Private bankers, è lasciato solo di fronte agli improvvisi “cambi della narrativa dominante”, cambiamenti radicali di prospettiva, e quindi anche di rendimenti futuri degli asset finanziari, come quello che documentiamo qui nel Post.
Il Cliente delle Reti oggi è totalmente abbandonato, e si sente dire soltanto di “non farsi prendere dal panico” dal proprio promotore finanziario, per il quale la sola cosa che conta è che il Cliente non disinvesta mai e rimanga investito in quei Fondi Comuni che rendono, al promotore finanziario, il 3% ogni anno in media.
Noi suggeriamo, a questi investitori, di riflettere attentamente e velocemente, e ci proponiamo per una autentica consulenza, non viziata dal conflitto di interesse. Noi di Recce’d non siamo costretti a “piazzarvi” né Fondi, né polizze, né alcun altro “prodotto finanziario”. Perché i prodotti finanziari, per voi investitori finali, sono solo costi, e costi inutili oppure dannosi.