Il petrolio? Noi abbiamo le idee molto chiare
Negli ultimi due mesi, è stato davvero difficile capirci qualche cosa: siamo partiti, un anno fa, con il petrolio in rialzo per effetto del boom economico ed il boom dei consumi di carburante, e siamo arrivati, dopo 12 mesi, ad una situazione nella quale i problemi si sono del tutto spostati dal lato della produzione e dell’offerta, come diceva ieri il Wall Street Journal.
Il dubbio sorge spontaneo: quanto sono affidabili queste analisi? Quanto dobbiamo crederci?
In che misura vengono influenzate da spinte improprie, come quelle di chi vuole “creare interesse” sul tema petrolio?
Diciamo con chiarezza che Recce’d una risposta da offrire non ce l’ha. Eppure, noi per conto dei Clienti gestiamo anche posizioni sul petrolio. In che modo, e sulla base di quali valutazioni?
La risposta non è difficile: in Recce’d, ovviamente, seguiamo da vicino i dati per il settore, selezionando i dati di maggiore affidabilità e significato, e mettendo da parte quelli che sono, evidentemente, manipolati. Un esempio ve lo offriamo qui sopra.
A questa analisi del mercato del petrolio, noi associamo anche la nostra esperienza e conoscenza dei mercati finanziari. Che è particolarmente utile in anni come il 2021 ed il 2022.
Un esempio concreto ve lo offriamo attraverso l’immagine qui sotto: che vi aiuta a ricordare il 2008, ovvero ad andare indietro di 13 anni.
13 anni fa, nel 2008, un portafoglio ipotetico composto per metà di petrolio (LONG) e per metà di azioni delle banche (SHORT) fece segnare un rialzo del 150% tra gennaio e luglio, ma chiuse l’anno (quel 2008) sotto zero, ovvero con un valore negativo rispetto al valore di partenza.
Si tratta di dati di fatto: si ricorda qui una esperienza utile, che ci arriva dal recente passato ma che ci aiuta anche a decidere oggi che cosa fare nel futuro, ed in modo particolare delle nostre posizioni di portafoglio sul petrolio e sulle materie prime in generale.