Profezia 2023
Siamo, tutti noi investitori, coinvolti in un processo che durerà anni: questo processo è un processo di ridimensionamento.
La nuova epoca (che molti hanno definito “paradigm shift” oppure “regime shift”) è la conseguenza non evitabile di quindi anni di eccessi. Gli ultimi anni, poi, sono stati definiti, in modo molto appropriato, “la bolla di tutto” oppure la “Disneyland” dei mercati.
Chi non lo ha anticipato, oggi, e domani, e dopodomani, si trova e si troverà in gravi difficoltà. Il 2022 è stato soltanto un inizio: ed un inizio decisamente morbido. Non tutto, in futuro, sarà “soft”.
Abbiamo scritto ridimensionamento: il ridimensionamento tocca e toccherà sia i prezzi sui mercati finanziari (e non: anche sul mercato degli immobili), sia le strutture dei mercati e degli operatori di mercato, coinvolgendo sia la cosiddetta “sell side” (le banche globali di investimento) sia la cosiddetta “buy side” (le Società di Fondi Comuni, ma soprattutto le Reti che vendono questi Fondi Comuni). Ed in aggiunta toccherà anche i media, a cominciare proprio da CNBC.
Ormai, tutti sono rassegnati: tutti si sono resi conto che era impossibile proseguire con gli errori del periodo precedente, il periodo (disastroso) del QE.
In questa nuova epoca, potrà investire con successo (e fare grandi guadagni) solo chi utilizzerà criteri diametralmente opposti a quelli degli ultimi quindici anni: dalla scelta del consulente finanziario, alla scelta dei cosiddetti “prodotti finanziari” (che vanno ELIMINATI dai portafogli titoli) fino alla scelta dei mercati sui quali investire (che però nel nuovo contesto è solo L’ULTIMA in ordine di importanza, se si guarda al risultato finale.
Quello che leggete nell’immagine qui sopra è, a giudizio di Recce’d, il tweet più importante di tutto il 2022: in questo tweet si spiega che i Fondi ARK, e Cathie Wood che li gestisce e li pubblicizza in TV, mai hanno avuto a che vedere con il tema di investimento “INNOVAZIONE”.
Ripetiamo. Il tweet ci spiega che ARK, e tutti i fenomeni osservati negli ultimi anni simili ad ARK, ed anche tutti i media che hanno aiutato a gonfiare la bolla di ARK, non hanno mai avuto nulla a che vedere con il tema di investimento “INNOVAZIONE”.
Tutto era spiegato, invece, da un altro fattore, e da UN SOLO fattore. Questo fattore si chiama “espansione monetaria”, ed ha causato in modo diretto la “bolla di tutto” che ha trasformato i mercati finanziari in una ridicola e patetica scena simile a Disneyland.
Se non avete realizzato questo, voi ma soprattutto i vostri investimenti siete tutti in una situazione di grave rischio, guardando al futuro.
I Fondi ARK hanno già perso lo 80% dai massimi, e la loro performance dal 2017 è pari a zero (in sei anni).
Ma i Fondi ARK non resteranno isolati: altri asset, ed altre categorie di asset finanziari, vanno incontro a perdite di questo tipo.
Utilizziamo il termine “PERDITE” invece del termine “MINUSVALENZE” per una ragione semplicissima:
puoi subire delle minusvalenze quando (a titolo di esempio) hai aperto una posizione SHORT sul BTp decennale ed il BTp decennale rende lo 0,50%: quelle sono soltanto MINUSVALENZE;
al contrario, se la tua posizione è LONG su Tesla a 400 euro ed oggi Tesla fa fatica a tenere i 100 euro, devi pensare ad una PERDITA.
Se non te ne rendi conto, e se non riesci a vedere da solo la differenza, allora … il nostro suggerimento è di SMETTERE di investire sui mercati finanziari.
Il grafico qui sopra ci aiuterà ad essere più chiari: nel grafico, si mette a confronto l’andamento di ARK negli ultimi anni e l’andamento dell’indice Nasdaq negli anni intorno al 2000 (la bolla “dot.com”).
Il grafico vi può essere utile per ricordare tre cose:
l’indice Nasdaq ha recuperato i livelli dell’anno 2000 solo 15 anni dopo
il recupero è stato reso possibile UNICAMENTE da manovre straordinarie di politica monetaria (il QE) che nel futuro NON si ripeteranno per la ragione che hanno FALLITO
l’indice Nasdaq era composto di una ampia varietà di titoli, mentre il portafoglio dei Fondi ARK si concentra su un certo numero di Aziende, ma tutte dello stesso tipo, come si deduce anche dal dettaglio del prossimo grafico.
Questo Post non è centrato su ARK: anzi, questo Post proprio non parla di ARK. Questo Post parla di voi che state leggendo, o quanto meno di molti di voi, tutti quelli che ancora a inizio 2022 erano sicuri che ARK fosse una realtà di avanguardia, nel mondo degli investimenti, che garantisse risultati sopra la media, che fosse una “scommessa senza rischio”.
Avete sbagliato. Avete ragionato male. Oppure, siete stati consigliati male. Il vostro financial advisor, il vostro private banker, il vostro wealth manager avrebbe dovuto dirvi esattamente queste cose già a metà del 2021.
Noi di Recce’d, noi lo abbiamo fatto, e detto, e scritto. E già alla metà del 2020. Questa è professionalità, questa è affidabilità. Il Resto? Non c’è altro, nel mondo degli investimento: è questa la sola QUALITA? che un gestore, un gestore di portafogli modello tanto quanto un gestore cosiddetto “personalizzato” deve avere.
Il resto, il contorno, la pubblicità, le parole, i benefit ... quella è tutta fuffa, solo fuffa.
Non conta nulla: alla fine del 2022, del 2021, del 2020, del 2019, conta solo il risultato. Anche alla fine del 2023.
Purtroppo però, ed anche l’esempio di ARK lo conferma, la grande massa degli investitori continua a “comperare quello che sale e vendere quello che scende”, che poi vuole dire “comperare quando il prezzo è alto e vendere quando il prezzo è basso”.
La più grande stupidaggine che si può fare con i propri soldi.
Abbiamo già detto, e ripetiamo, che questo Post non è dedicato all’argomento ARK, anche perché ARK nel 2023 conterà quasi nulla, e gli stessi media che prima “pompavano” ARK faranno in fretta a mettere ARK e Cathie Wood da parte.
Questo Post è dedicato, invece a voi, che ci leggete, ed alla prossima ARK che ancora non sappiamo come si chiama ma che sicuramente arriverà sugli schermi di CNBC: la loro professione, di fatto, è basata sul “pompare” qualche cosa, poi metterlo velocemente da parte, e passare subito alla prossima storia da “pompare”.
Ovviamente il discorso non riguarda solo ARK (che è già nel passato): ricordate quando, durante l’estate 2022, comodamente seduti sulla sdraio, avete letto sul vostro quotidiano decine di articoli che descrivevano la “crisi energetica”?
Recce’d in quei mesi scriveva nel proprio The Morning Brief: “La crisi energetica NON esiste”. Avevamo ragione noi, la crisi energetica è stata un invenzione dei media e di alcuni interessati operatori finanziari (le banche globali di investimento), e faceva gioco per “piazzare la merce”.
Ma non è mai esistita, e lo leggete sotto nell’immagine.
Anche la crisi energetica, però, è una cosa del passato, proprio come ARK: se volete fare oggi il vostro interesse, e ripensare ai vostri investimenti sui mercati finanziari, il suggerimento di Recce’d è di utilizzare questi due episodi semplicemente come due esempi, e di chiedervi che cosa vi aspetta nel 2023, che ha le medesime caratteristiche, e la medesima natura di ARK e della “crisi energetica 2022”.
Potremmo fare qui e subito un certo numero di concreti esempi, spiegando come vanno applicati alla gestione dei vostri portafogli.
Ma noi di Recce’d riserviamo questo tipo di indicazioni ai nostri portafogli modello.
Ci limitiamo quindi, in questa sede, a proporre un solo esempio, che è anche il più ovvio, visto quello che ormai si legge su tutti i quotidiani (anche in Italia). L’esempio è questo: un investitore guardando al 2023 è costretto (dai fatti) a domandarsi quali sono le ragioni che hanno spinto un imprenditore americano molto noto, che opera nel settore delle auto elettriche, ad ossessionarsi fino a diventare ridicolo sul tema dei tassi ufficiali di interesse.
Negli Stati Uniti, il rialzo dei tassi di interesse dallo 0% al circa il 4% è stato provocato da una inflazione che è salita al 9% ed oggi si colloca sopra il 7%: quale di questi numeri potrebbe mai mettere in pericolo l’esistenza stessa di una Società attiva nel settore automotive? Esistono forse ALTRE motivazioni? Quali motivazioni potrebbero giustificare tutta quella preoccupazione, tutta quell’ansia, tutta quell’acredine?
Oggi, come avete visto, anche i quotidiani in Italia si occupano di questo imprenditore: Recce’d, che per professione si occupa di gestire i portafogli modello, lo fece nel 2020, e poi nel 2021, con scelte chiare, nette e anche forti, che ci esposero allora a molte critiche.
Parlare oggi di quell’imprenditore, con i toni utilizzati dai giornali, è soltanto un fatto di costume: dal punto di vista della gestione del portafogli di investimenti finanziari, è INUTILE perché arriva con due anni di ritardo.
La ragione per la quale noi abbiamo suggerito ai lettori del Post di riflettere su questa storia non è il futuro di questa specifica azienda, bensì è quella che avete letto nella prima immagine che apre il Post, e che ricordiamo: gli effetti DISTORSIVI delle scelte (tragiche) fatte nel biennio 2020 - 2021 si sono già manifestati, ma soltanto in parte.
La Nuova Era dei mercati finanziari è appena cominciata: altre storie arriveranno in prima pagina, ed altre realtà salteranno per aria.
Come si legge nell’immagine che trovate poco più sotto, se volete gestire il vostro portafoglio di investimenti a partire da lunedì 2 gennaio in modo da produrre risultati positivi, allora dovete capire che da lunedì 2 gennaio 2023 si passerà
da un mercato finanziario internazionale dominato dalle notizie sull’inflazione ed i tassi di interesse
ad un NUOVO mercato guidato dalle notizie su utili e credito.
Dei problemi relativi al credito, noi di Recce’d abbiamo già scritto, e scriveremo poi ancora, qui nel Blog in una serie di Post dedicata ai tre grandi rischi per i mercati finanziari nel 2023.
Di utili invece oggi scriviamo nel Blog, in un secondo Post, e poi approfondiremo, con la nostra analisi di elevata qualità, per tutto gennaio in The Morning Brief.
A proposito proprio di utili, uno dei più noti gestori di portafoglio del Mondo ha scritto proprio a Natale (nell’immagine sotto che chiude il nostro Post) quanto segue:
“Io non credo che rimanere accampati sulle scelte degli ultimi anni, con il rosario tra le mani, a pregare per un “rimbalzo”, sia la strategia vincente per il 2023”.
Ecco: lui sicuramente si rende conto. Ascoltate il suo consiglio, e ascoltate anche noi di Recce’d. Contattateci.