Cartoline dall'estate 2021: ancora una dall'Afghanistan
La triste immagine qui sotto mostra una lunga fila di donne, uomini e bambini in attesa di essere imbarcati su un volo militare che li porterà via da Kabul. Questa è a nostro giudizio l’immagine che segna, e segnerà, l’agosto 2021, sia dal punto di vista geopolitico, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista dei mercati finanziari.
Questa immagine triste, ma come detto estremamente significativa, a noi di Recce’d suscita un grande numero di riflessioni. Qui nel Blog ne metteremo due in evidenza, riservando poi le altre ai nostri Clienti.
La prima riflessione riguarda la geopolitica, ma non soltanto: alla grandissima maggioranza dei commentatori, è sembrato importante nelle ultime due settimane accendere i riflettori sui temi dell’evacuazione da Kabul e del rischio di attentati.
Si tratta evidentemente di argomenti delicatissimi, ma pure di grande impatto mediatico. Minore impatto mediatico, ma a nostro giudizio ben maggiore importanza strategica, hanno i temi che venerdì scorso ha messo in prima pagina il settimanale The Economist.
Anche Recce’d, come The Economist, vede nei fatti di Kabul un autentico punto di svolta, un punto di svolta che è in grado di rinvigorire e rilanciare le ambizioni di tutti l’Islam cosiddetto militante. Questo elemento è stato fino ad oggi sottovalutato dalla maggior parte dei commenti, e dovrebbe invece essere utilizzato da tutti per rifare i propri conti sul futuro.
Ed in primo luogo, da tutti gli investitori sui mercati finanziari.
Questa consapevolezza ci metterà un po’ a diffondersi, ma allo stato dei fatti è inevitabile (così come era già molti mesi fa inevitabile l’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, ad esempio).
Gli investitori dovrebbero rifare tutti i loro conti, sui rendimenti che sono attesi dai loro investimenti, e sui rischi che oggi hanno preso in carico nei loro portafogli.
E qui veniamo alla seconda delle due considerazioni che volevamo proporvi: l’immagine della lunga fila di donne, uomini e bambini in attesa di imbarcarsi sull’aereo dovrebbe fare ritornare alla vostra mente di lettori gli anni 2008 e 2009. Dovreste dedicare del tempo a ricordare quanto grande, fu, in quei mesi, la vostra paura, ed il vostro desiderio di “imbarcarvi e fuggire”. Dovreste soprattutto ricordare come, proprio in quegli anni, fosse del tutto assente un luogo dove fuggire: dovreste ricordare che non esisteva alcuna via di fuga.
Il 2008 ed il 2009 furono anni durissimi, per gli investitori: non c’erano, in quegli anni, voli speciali per fuggire da Kabul.
Perché tutto il Mondo, tutti i mercati, erano Kabul. E durò per molti mesi.