Chi poteva immaginarlo? (parte 2)
Dalle colonne del quotidiano La Stampa, lo zelante e puntiglioso economista Carlo Cottareilli ci informava che non c’è ragione di preoccuparsi, perché non si vedono problemi all’orizzonte.
Non tutta la stampa quotidiana in Italia si fida delle parole di Cottarelli, e qualcuno tenta di cavalcare il tema della “paura da inflazione”.
I due titoli del Corriere affiancano il tema “paura dell’inflazione” al tema “cavalcare la ripresa”.
Nel Mondo questa storia, nel frattempo, è già diventata un po’ “vecchia”, e anche nei dati si legge di una “paura dell’inflazione che potrebbe mettere in difficoltà la ripresa”.
Se vogliamo essere precisi e concreti, dobbiamo riconoscere che il “tema della ripresa” è già oggi molto indebolito, e questo a causa del fatto che (come da noi è stato documentato anche nei tre Post della settimana scorsa) tutti i dati pubblicati nell’ultimo mese e mezzo vanno in un’unica direzione, e si possono riassumere come segue: ci era stato annunciato un boom economico che però fino ad oggi non si è visto.
Proprio per questa ragione, Tutti gli investitori che tra dicembre e febbraio si sono fatti trascinare dal tema della “riapertura/reflazione/ripresa” oggi devono guardare in modo preoccupato al grafico dell’indice Nasdaq (tecnologia USA) che sta per ritornare sotto zero, se confrontato con il livello di fine 2020.
Nel frattempo, questi investitori hanno già preso una bella batosta su tutte le posizioni obbligazionarie (fondi Comuni e titoli), ed anche sui loro portafogli bilanciati per conseguenza (la già commentata “asset allocation” del private banking e dei robo-advisors)-
Tutto questo è sano e fa bene. E’ sano e fa bene perché ripulisce (in parte) le acque inquinate dei mercati finanziari internazionali, le acque nere che devono essere buttate via, buttate fuori; ed è sano e fa bene agli investitori, che proprio da esperienze come queste imparano a come investire in futuro, nel loro migliore interesse.
Tutto questo è sano e fa bene, perché aiuta voi lettori ed investitori a ricordare che, al di là dello schermo del vostro i-Pad e del vostro smartphone, c’è la realtà. Al di là di uno schermo a colori, con linee e grafici, con il Bitcoin e Tesla e Marte e l’oro e l’argento e il palladio , c’è il Mondo quello vero. Il Mondo dei supermercati e del mercatino di quartiere.
Il Mondo che noi in Recce’d preferiamo, il Mondo che noi teniamo sempre a riferimento. Il Mondo in cui i prezzi salgono perché “manca la roba”.
Recce’d vi suggerisce, da sempre, di tenere almeno un occhio aperto sul Mondo, sulla realtà, e sui dati, quelli veri: al di là delle filastrocche che vi racconta il wealth manager ed il private banker sulla “più grande ripresa economica di sempre”, magari accompagnata da una “inflazione solo temporanea”.
Vi sarebbe molto utile sfuggire a quelle trappole commerciali, e allargare il vostro orizzonte di informazioni. Va bene leggere l’opinione di Carlo Cottarelli, ma al tempo stesso leggere altre opinioni, di altri economisti, forse più esperti, forse più competenti, forse con una visione più ampia.
Se voi investitori non avete tempo, di andare a cercare tutte queste opinioni, almeno pretendete chi lo faccia chi pretende di dirvi dove andare ad investire. Se il vostro consulente non fa per voi questo lavoro, allora non fa nulla. E non avete motivo di riconoscergli le commissioni.
E non finisce qui: perché non sapete neppure come e perché avete investitor i vostri soldi, se non sapete di che cosa si sta parlando qui sopra nell’immagine. Buona fortuna.