Chi lo poteva prevedere? (parte 3)
Abbiamo chiamato in causa Totò, nel nostro Blog su “petrolio e crisi energetica” di metà ottobre, perché come sapete a noi faceva un po’ ridere tutto quello che si leggeva (da ogni parte) sulla “inevitabile corsa del petrolio verso i 100$”. Ottimismo e sicurezza.
Non vogliamo certo dire che la corsa del petrolio verso i 100$ non possa avvenire in futuro: i mercati finanziari sono stati spinti verso il caos da mani potenti, e tutto, ma proprio tutto, deve essere preso in considerazione, perché tutto è possibile.
Nel caso del petrolio, in modo particolare.
E tuttavia, oggi è il caso di parlarne, per ricordare una cosa che Recce’d ha scritto e detto più volte, in particolare ai propri Clienti.
A noi continua a risultare ridicolo lo sforzo, a volte eccessivo, di giustificare i recenti movimenti del petrolio con domanda ed offerta di carburante. Un esempio è l’immagine qui sopra, nella quale è scritto che “i traders sul petrolio si comportano come se fossero sinceramente sorpresi e costretti a valutare il significativo impatto su economia, viaggi e consumo di petrolio.”
Questa è una nota di ieri, venerdì 26 novembre.
Sotto, la prima pagina del Corriere della Sera di tre giorni prima.
“Sinceramente sorpresi”???
Recce’d ripete anche oggi che le ragioni che hanno spinto prima giù e poi su il prezzo del petrolio, nel 2020 e nel 2021, sono altre. Aggiungendo che l’altalena non si è ancora fermata.
In questo senso, il mercato di venerdì 26 novembre toglie ogni dubbio al proposito. A nostro giudizio, chiude la questione eliminando ogni dubbio.
Mentre è giustificato domandarsi se questa variante sudafricana sarà “transitoria”. Sì, proprio “transitoria” come l’inflazione.
Se siete interessati ad approfondire, contattateci. Ci troverete a vostra disposizione.
Ma in ogni caso …