PTSD: persone troppo stressate delirano (parte 3)
Sul vostro divano, oppure la sera mettendovi a letto prima di dormire, avete sicuramente controllato sul vostro smartphone oppure sul tablet almeno una dozzina di siti finanziari, con tutti quei bei numeri colorati, per non dire dei fantastici grafici, quelli che vanno un po’ su e un po’ giù.
Sicuramente vi siete fatti un’idea, un’opinione, un parere: anche due, tre, cinque, dieci. E sicuramente vi siete fatti due conti, su quanto avreste potuto guadagnare, investendo su quel certo titolo, o magari acquistando quell’altra opzione call, risolvendo così ogni problema.
Il fenomeno sociale è stato già etichettato come “gamification”: è la trasformazione dei mercati finanziari in un grandissimo videogioco, videogioco al quale tutti possono partecipare, e ognuno più legittimamente sperare di vincere. Non ci sono regole, ognuno fa ciò che vuole come vuole. Ognuno ha diritto a sognare, e poi magari di scriverne sui social, proprio per commentare Signal, o Tesla, oppure il Bitcoin..
Sicuramente, molti tra di voi lettori di questo Blog hanno glà letto la buffa storia del titoli SIGNAL: i quotidiani, i supplementi economici come PLUS del Sole oppure il Corriere Economia, e le TV specializzate (Class CNBC) e non adorano mettere in prima pagina elementi di colore come questi. Noi frequentiamo poco, e quindi non ne siamo informati.
Pensateci: un titolo azionario che guadagna il 1000% in poche ore! Che opportunità da sogno: quello si, che fa sognare.
Come detto, siamo convinti che la gran parte di voi ha già letto di questa vicenda, ed è quindi già informato del Tweet di Elon Mask, dell’unico dipendente di questa Società. che non ha fatturato, e di ciò che è successo al prezzo del titolo.
I pochi che ancora non sono informati, sul Web potranno senza la minima difficoltà trovare centinaia di articoli e commenti.
Parlare del nulla, in queste settimane di PTSD, è un’attività che eccita la gran parte del pubblico dei social networks, e che ne scrive su Facebook, su Twitter, su Whatsapp, su Telegram. E su Signal (che però, purtroppo per tutti loro, non è quello del titolo azionario).
Noi vogliamo utilizzare questo Post per ritornare su un argomento già trattato: ovvero, vogliamo documentare in questo Post che per quanto Signal sia eclatante, non si tratta di una novità assoluta. Episodi come questi si verificarono anche nel passato, più o meno recente, e proprio il passato ci offre utili termini di paragone.
A titolo di esempio, ricordiamo l’episodio che interessò il titolo Volkswagen, nel pieno delle Grande Crisi Finanziaria 2007-2009. Il grafico qui sotto ci aiuta a ricostruire quella vicenda, che potrete approfondire sul Web senza alcuna difficoltà.
Ed è esattamente per questa ragione, ovvero perché in Recce’d abbiamo solidi punti di riferimento nella storia dei mercati finanziari, aiutati dalla nostra memoria, che non ci impressiona in alcun modo il vedere sui mercati finanziari episodi di questo genere.
Così come non proviamo alcuna emozione nel vedere quello che succede a titoli come Tesla, oppure leggere nelle cosiddette “ricerche” delle banche globali di investimento argomenti come quello che leggete qui sotto, e precisamente che:
Tesla sale perché Tesla sale; più sale e più è aiutata a salire, e questo perché un valore più elevato del titolo azionario le permette di raccogliere denaro a buon mercato per gli investimenti; e quindi, abbiamo appena inventato una spirale di crescita infinita a costo zero; resta soltanto da comprendere perché non lo fanno anche tutti gli altri: fai salire il prezzo di Borsa, piazzi nuove azioni, investi, il prezzo sale ancora, tu piazzi nuove azioni … all’infinito
ma non basta, perché c’è una seconda cosa meravigliosa: Tesla è corretto valutarla 25 volte il fatturato, e non più 12,5 volte il fatturato come prima; le altre Società automobilistiche? Sono valutate 1,5 (uno virgola cinque) volte il fatturato, ma la colpa è loro, perché sono dei fessi
Come leggete qui sotto, c’è poi chi (UBS) ha qualche rimorso di coscienza ed informa i propri Clienti (nel 2021, con un … notevole ritardo) che acquistando i Bitcoin è possibile anche perdere tutto ciò che si è investito, perché il Bitcoin potrebbe andare a zero.
Per sentirsi rispondere (ed è giustificato) che però il Bitcoin può andare anche da zero a 42000 dollari. Il che è vero, ed è indiscutibile.
Ed infatti il problema non è quello: ma per il momento a tutti conviene fare finta di non capirlo, persino alla BCE ed alla Federal Reserve.
Perché noi di Recce’d ne scriviamo oggi? Perché siamo bene informati, sia di ciò che accade, sia delle opportunità che ne derivano.
Opportunità che, tutte, stanno dal lato di chi ne rimane FUORI.
E poi, sa approfittarne.