Il 2020 in sintesi (parte 2)

 
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Da sempre Recce’d si rifiuta di partecipare a quello stupidissimo giochini di fine anno, i cui protagonisti sono le banche di investimento globali, che raccontano nelle loro pubblicazioni (che chiamano “ricerca”) dove andrà a finire il Nuovo Anno.

La settimana scorsa, però, siamo … caduti in tentazione ed abbiamo commesso un errore, come succede persino a Papa Francesco in queste settimane di Festività; e come Papa Francesco, il minimo che possiamo fare è scusarci.

Scusarci di avervi fatto perdere del tempo, la settimana scorsa: dire dove finirà questo 2020, per i mercati finanziari, oggi è impossibile. Quando su twitter un “tema trend” è “La Terza Guerra Mondiale”, a che serve spingersi fino al dicembre 2020? Qui si tratta di fare bene, anzi benissimo, fin dalla settimana prossima.

Non ha senso fare previsioni al 31 dicembre 2020. E’ possibile, al contrario dire ai nostri Clienti dove finiranno i loro portafogli titoli investititi con noi. Perché i mercati sono una cosa, e i portafogli titoli sono un’altra cosa.

La storia, sia lontana sia recente, ci documenta che “guadagnare quando guadagnano tutti” è un fatto che non dice nulla. I conti si fanno soltanto alla fine.

Ma torniamo al tema del Post. Quante volte, in quante diverse sedi, abbiamo ripetuto ai nostri Clienti che il rischio geopolitico tornerà al centro dell’attenzione dei mercati? E che Trump avrebbe senza dubbio fatto ricorso a qualche iniziativa clamorosa per ribaltare le sue sorti elettorali? E che nei portafogli era necessario dare importanza a questo tipo di rischio? E tenere conto di possibili scenari “fuori controllo” se non “catastrofici”, facendo scelte tempestive e concrete?

Bene, siamo certi di avere fatto bene il nostro mestiere, almeno da questo punto di vista.

Mercati oggiValter Buffo