L'Italia: un mondo a parte

 

Cosa ci colpisce, della recente evoluzione della vita politica in Italia? Che nel momento in cui il Mondo intero trema per la tensione tra le due più grandi potenze militari ed economiche, in Italia si apre la crisi di Governo.

Potrebbe quindi succedere che l’Italia si ritrova senza un Governo con pieni poteri a fronteggiare una grave crisi economica internazionale.

Si dovrebbero tenere riunioni di emergenza sulla finanza pubblica e per contrastare la recessione in atto: ma nei dibattiti della televisione sentiamo però parlare solo di decreto sicurezza e si riforma della giustizia. Due temi, sia chiaro, di una enorme rilevanza: ma da trattare in un contesto di stabilità, e non se si cammina sull’orlo di un vero precipizio.

Francamente: non riusciamo a capire né a seguire. Per noi, è come ascoltare dibattiti in una lingua straniera.

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Una seconda considerazione merita, a nostro giudizio, la vostra attenzione. E parliamo di allarmismo.

La linea di Recce’d, da mesi, è chiara: per l’Italia, il fattore chiave non è il rapporto con Bruxelles, ma è la tenuta dei rapporti tra i partiti che compongono il Governo.

Questo punto era rilevante, per gli investitori, a gennaio. A marzo. A maggio. Ma non oggi.

Oggi, la crisi di Governo c’è già. A che serve parlarne? Solo per imbrattare la carta?

Un investitore, oggi, deve già concentrarsi sui prossimi sei mesi: deve agire, e modificare il portafoglio, sulla base di ciò che sarà la politica italiana a fine anno.

E questo conferma ciò che noi più volte abbiamo detto: non esistono allarmisti e non allarmisti. Non esistono pessimisti ed ottimisti. La realtà è una sola: e messi a confronto con la realtà, esistono soltanto quelli che la vedono nel modo giusto e quelli che non capiscono ciò che succede intorno a loro. Nella realtà dei fatti.

Mercati oggiValter Buffo