Non c'è bisogno di commenti: il buonsenso è più che sufficiente
Sono molti quelli che si esaltano, quando leggono di “nuovi record” alla Borsa di New York: alcuni si compiacciono (molti), ed altri si preoccupano (meno).
Noi, in Recce’d, né una cosa né l’altra. Quando chiudemmo gli short di Borsa lo scorso dicembre, era in noi chiarissimo il fatto che era inevitabile una reazione massiccia, e congiunta, di politici, banche centrali, media ed industria per “salvare la baracca” (e la poltrona).
Almeno, nel brevissimo termine.
Ma noi oggi NON vogliamo commentare situazioni di estrema euforia mediatica che abbiamo già analizzato e commentato per i lettori. E sulle quali abbiamo operato, e guadagnato, per i Clienti.
I fatti di queste ultime settimane si commentano da soli. Anche il grafico qui sopra si commenta da solo. Oggi noi ci limitiamo a sfruttare un commento di altri, che leggete sotto.
E’ sufficiente questo, ovvero un pizzico di buon senso. Ed ogni eccesso emotivo scompare, senza la minima fatica. Regole pratiche come quelle che leggete sotto non tradiscono mai l’investitore.
There’s an old Wall Street adage that if everyone is leaning in the same direction, it’s better to bet in the opposite direction. As famed economist John Maynard Keynes supposedly explained, the central principle of investment is to go against the general opinion, because if everyone is bullish, that investment is inevitably expensive and therefore unattractive.
And on a short-term basis, the idea is that if you’re wrong, the stock won’t run too far against you, because everyone has already bought the stock; if you’re right, the bang-for-the-buck will be greater because sellers may have a hard time finding a buyer since everyone had already bought, which could result in a bigger-than-warranted selloff.