Wyle E. Coyote (Parte 5)
Il grafico qui sopra descrive (anche con il suo commento) alla perfezione le Borse del 2018, invariate ed inchiodate nei loro indici maggiori, con DAX, Dow Jones e Shanghai ben sotto i livelli di fine 2017, ma con un esplosivo settore Tech negli Stati Uniti che tiene in piedi tutto.
Nel secondo grafico, vedete la divergenza clamorosa negli ultimi tre mesi tra l'indice delle small caps USA (linea di colore blu) e l'indice della Borsa di Shanghai (di colore rosso): come se le due realtà appartenessero ad Universi paralleli.
La responsabilità per questa schizofrenia, che come vedrete fra poco tempo è pericolosissima (e purtroppo, non solo per chi crea la situazione), e di tutti quelli che spingono da sempre per "comperare quello che sale" come formula per operare in Borsa, e di quelli che poi cavalcano questa ubriacatura emotiva generale, incluse le grandi banche di investimento. Per questo (oltre che per alcune manipolazioni dall'esterno), accade quello che vedete qui sopra nei due grafici.
La Banca di Investimento Merrill Lynch è solo una tra quelle che hanno gridato all'allarme, con il grafico qui sopra: quelli che vedete sono i flussi di investimento verso Fondi ed ETF specializzato nel settore Tech USA, anno per anno (il dato per il 2018 è annualizzato: si prende il dato per sei mesi e si moltiplica per due). Come vedete bene, una vera e propria mania.
La stessa cosa, la avete vista fino a dicembre 2017 per i Bitcoin.
Purtroppo, quando arriverà il crash inevitabile, la ricaduta negativa sarà per tutti, o quasi, gli investitori (non per i portafogli di Recce'd, va precisato): sarà un danno generale, provocato soltanto da una piccola fetta di operatori, quelli che corrono dietro alle "medie mobili" spinti ovviamente dai promotori finanziarie dalle banche di investimento. Quelli che dicono: "i fondamentali ... ma non farmi ridere!".
Il crash ormai non si può evitare: è solo questione di tempo. La responsabilità è di questi forsennati delle medie mobili, ma allo stesso tempo è di quelli che avevano promesso interventi risolutivi, dopo la Grande Crisi Finanziaria, ed invece poi si sono fatti stordire dalla politica monetaria ultra accomodante, accontentandosi di dire che "non si vedono segnali di crisi", quando al contrario era necessario stroncare, togliere le radici a certe forme di esercizio dell'attività di servizio ai risparmiatori.
Quando quei signori vedranno "i segni della crisi", sarà tardi. Proprio come quando Wyle E. Coyote si rende conto di dove si trova.