Le opportunità di fine 2018 (9): non ci vuole un genio
Le domande che i mercati finanziari di tutto il mondo si stanno facendo sono semplici. Talmente semplici, che non serve avere esperienza di finanza per rispondere.
Domanda che aiutano a capire, senza particolare difficoltà, quale è la grande trappola che è stata preparata per la grande parte degli investitori.
Domande che partono dagli Stati Uniti: perché è proprio dagli Stati Uniti che parte il problema.
In questo mese di ottobre, i mercati si domandano:
se è vero, che l’economia degli Stati Uniti è in uno stato di forma eccezionale (lo dice Trump, ma anche la Federal Reserve) allora perché oggi per comperare un euro servono ancora 1,1500 dollari USA, proprio come nel 2014?
se è vero, che l’economia USA va così forte, con un PIL che cresce del 3% annuo e l’inflazione al 2,5% (due dati che sommati fanno il 5,5%) allora perché le obbligazioni del Tesoro rendono solo il 3%? Tutti quelli che hanno in mano i Titoli di Stato USA sono … degli idioti, che non si rendono conto che è facilissimo ottenere rendimenti più alti investendo altrove?
e se invece non è vero, che l’economia USA è in una condizione eccezionale, allora che cosa ci fa la Borsa di New York ai suoi massimi di ogni tempo?
Da qui, poi, le migliaia e migliaia di pagine e di considerazioni su argomenti come la divergenza e la compiacenza. Parole che sembrano arrivare da Marte, che sembrano occuparsi di cose che non esistono, che non si vedono, che non si toccano.
Per settimane, e settimane: fino a che, poi, i rendimenti non salgono al 3,23%.
In quel momento, qualcuno inizia a domandarsi se tutto questo non sia poi … una grande fregatura. E se quello che ti consiglia di investire sui FAANG è veramente in grado di dare consulenza su argomenti come questi.