Nelle spire del boa constrictor (parte 1)

Il cambiamento di tono è drammatico: e non può essere un fatto casuale che tutte le Banche Centrali (persino quella di Svezia!) abbiano scelto la fine del primo semestre 2017 per comunicare al Mondo che la stagione dello "easy money" è finita.

Ma sarà davvero così? Il motivo della nostra cautela nell'interpretare i fatti è presto spiegato.

La disastrosa situazione in cui questi Banchieri centrali ci hanno cacciato (tutti quanti) è la seguente: loro oggi VORREBBERO tirare indietro la mano, e ridurre lo "stimolo" perché hanno capito che il gioco presto potrebbe sfuggire dal controllo loro e di chiunque.

Al tempo stesso, devono fare i conti con una durissima realtà: sgonfiare la bolla dei mercati finanziari oggi ha ricadute immediate sull'economia reale. Le cose hanno raggiunto dimensioni così tanto eccessive, che una discesa dei prezzi sui mercati finanziari potrebbe essere non la conseguenza, ma la causa di una recessione dell'economia reale.

Il dilemma, nelle attuali condizioni dei mercati e delle economie, non ha una soluzione. Le Banche Centrali sono "costrette" alla bolla finanziaria, ma allo stesso tempo sanno che tutte le bolle esplodono e non possono più aspettare oltre. Danni da una parte, ma danni anche dall'altra parte. Danni in ogni caso.

Noi scrivevamo, già due anni fa, che la sola via di uscita sarà aumentare l'inflazione di cinque punti, e distruggere in quel modo la ricchezza artificiale. Potrebbero arrivare anni di stagflazione, come negli Anni Ottanta: e pensate che quello non è neppure lo scenario più negativo. Non serve di certo la laurea in Economia, per comprendere come pesa sul nostro futuro un grafico come quello che segue.