Lo Zeppelin del risparmio gestito (parte 5): il destino delle SGR

Come vedete bene qui sopra, il Mondo intero ha già decretato la fine della storia, breve per altro, e piena di insuccessi, del "risparmio gestito". Prodotti come i Fondi Comuni, ma pure le GPM e le GPF, non servono a nulla e per questo adesso il pubblico dei risparmiatori li evita.

Che faranno, adesso, le Case di Fondi, e le nostre SGR? Noi di Recce'd abbiamo scritto più di sei mesi fa in merito alla difficile situazione delle SGR italiane, mentre andava in onda la triste vicenda di Pioneer, una delle più grandi SGR italiane, offerta a mezzo mondo (ed anche all'altra metà) senza che nessuno mostrasse il minimo interesse.

Perché e come Pioneer poi è finita ai francesi di Amundi, per mano del francese Mustier, lo hanno scritto i giornali. A noi qui interessa invece di segnalare a chi ci legge che oggi le SGR italiane sono Società con un valore di avviamento negativo perché non hanno creato valore a favore dei loro Clienti: le scelte di quel modello di business si sono rivelate sbagliate, a partire dalla scelta dei "contenitori", dei "prodotti finanziari", quelle GPM e quei Fondi Comuni che non producono alcun vantaggio per chi ci investe, fino ad arrivare alle scelte organizzative.

Ricordate? Ci fu una stagione in cui ci si vantava di dire "abbiamo lo specialista dei mercati emergenti", oppure "abbiamo lo specialista dell'Europa dell'Est". Quanto fossero specialisti, lo hanno dimostrato i risultati, ma oggi è soprattutto il Web ad avere spazzato via ogni (ipotetico) vantaggio.

Nessuno oggi ha più l'esclusiva dell'informazione: trenta anni fa, solo chi disponeva di un terminale Reuters poteva avere notizie in tempo reale sul mercato dei cambi, mentre al contrario oggi ci sono migliaia di piattaforme, che danno notizie in tempo reale su tutto, dai cambi ai Paesi emergenti all'Europa dell'Est.

Ne deriva un bel "chissenefrega" del Cliente investitore al (presunto) specialista dei Mercati Emergenti: non si può più "fare il bullo" dicendo "solo io so le cose", e si deve puntare tutto invece sulla competenza, la capacità professionale, gli strumenti di analisi, e la capacità di definire un metodo.

Ed è propri lì, che la grandissima parte dei vecchi operatori cade in ginocchio.