Come gestire il 2018 (parte 2): cosa significherà per voi la MIFID II? Che salta la "catena"
Scriviamo questo secondo Post della nuova serie dedicata al 2018 per mettere alla attenzione dei lettori e dei Clienti che ... non ci sono solo i mercati.
Alla grandissima parte dei nostri lettori, qualcuno (più di uno) avrà già spiegato che MIFID II, la normativa che sarà in vigore dal 3 gennaio, "in buona sostanza non cambierà nulla".
E' falso. E' una bugia. Nella realtà, nella vostra realtà di investitori, cambierà tutto.
MIFID II è una nuova regolamentazione dei servizi al risparmiatore che si propone un'obbiettivo: eliminare, o quanto meno ridurre in una misura che sia significativa, il conflitto di interesse. E' documentato (e Recce'd lo ha documentato proprio in questo Blog) che il promotore finanziario, ovvero il Private Banker, ovvero il venditore consulente, NON ha come primario obbiettivo quello di mettere davanti a tutto gli interessi dell'investitore finale.
Il conflitto di interesse è il principio-base sul quale si è sviluppata negli ultimi trentacinque anni l'industria dei "prodotti finanziari" nel Mondo.
I cosiddetti prodotti finanziari, i "prodotti del risparmio gestito", sono però tutti basati su premesse ingannatrici: promettono una extra-performance rispetto ai loro benchmarks, che però nel 95% dei casi NON si è mai realizzata.
Questo lo sanno tutti, è scritto sui giornali: ma l'industria fa tutta la resistenza possibile, perché proprio da questi prodotti finanziari gestiti derivano le commissioni (3-4% annuo) che i Clienti versano per pagare gli stessi venditori che vanno poi a casa loro a "piazzare" i prodotti in questione.
Gli intermediari, le banche globali di investimento, esistono solo perché l'industria dei Fondi Comuni di Investimento garantisce a loro le commissioni necessarie per pagare "la lussuosa sede di Londra, di Hong Kong, di Tokyo". Purtroppo per voi, non producono alcun valore aggiunto per i Clienti finali.
In Italia, poi, ci sono molti casi nei quali grazie ai Fondi Comuni di Investimento e al cosiddetto Private Banking sono le stesse banche commerciali, quelle con gli sportelli, a tenere in piedi i loro bilanci.
Tutto questo è possibile solo perché il Cliente finale non ha vie di fuga. O meglio, non aveva: oggi, la crescita di strumenti come gli ETF ha già messo in dubbio la tenuta di tutta l'impalcatura che abbiamo appena descritto.
La MIFID II, costringendo le Reti di vendita a spiegare (dopo venti lunghissimi anni!!!) ai loro Clienti quanto costa ... essere loro clienti, costringerà le stesse Reti a spiegare quale valore sono in grado di aggiungere. Chi produce valore per il Cliente? Come, in che modo? Quando?
Questo semplice fatto determinerà in breve tempo l'abbattimento dei vecchi steccati. Le vecchie regole verranno travolte, perché utili solo per chi VENDE ma non per chi investe. E nuove categorie di operatori del settore prenderanno in mano il mercato, sfruttando in particolare le nuove opportunità del Web e del digitale.
L'intero mercato del risparmio ne sarà rivoluzionato in poco tempo. Questo perché il Cliente finale sempre più spesso:
- cercherà servizi e supporti che garantiscano NON IL RISULTATO bensì un concreto valore aggiunto in materia di analisi, tempestività, e qualità della comunicazione al Cliente; e
- che al tempo stesso garantisca l'abbattimento dei costi almeno ad 1/3 di quelli pagati oggi dal Cliente di una Rete, ed una completa trasparenza; e
- che infine garantisca NON IL RISULTATO bensì un metodo, una strategia, una disciplina della gestione che in una BUONA PARTE dei casi porterà poi proprio al risultato in termini di performance.
Ecco come, anni fa, è nata Recce'd. Ed ecco spiegato, semplicemente, che mestiere facciamo noi in Recce'd.
Noi di Recce'd vi dimostriamo che tutta quella lunghissima catena, che parte dalle banche di investimento internazionali, passa attraverso i Fondi Comuni, e arriva a voi attraverso una Rete di vendita, la potete spezzare. Perché, semplicemente, a voi non serve, e costa moltissimo.