Fatevi almeno qualche domanda (parte 7): il Bitcoin è il senso di questa fase di mercato

Questa nostra serie di Post, che iniziò un paio di settimane fa, si propone di aprire gli occhi al lettore, allo scopo di sfuggire alla trappola dei media. Quando sulla stampa specializzata e non, ed in televisione, si legge e si ascolta con grande frequenza la parola "fiducia", la parola "ottimismo", la parola "entusiasmo" e la parola "crescita", allora potete essere certi che si sta per cadere con entrambi i piedi un una profonda buca.

Facciamo subito un esempio concreto: oggi, Bloomberg (che è la fonte più autorevole di informazione finanziaria insieme a Reuters) pubblica un articolo che è titolato così: "Il rally di Borsa è stimolato dall'ottimismo dei CEOs", ovvero degli Amministratori Delegati. Lo potete leggere qui: leggendolo, noterete che non c'è un solo accenno, neppure vago, ai risultati della stagione delle trimestrali che è in corso, ed è un fatto stranissimo, visto che l'andamento delle trimestrali è la sola cosa che conta per valutare i prezzi di Borsa. Stranissimo davvero: neppure una riga. Viene quasi il sospetto che ... non si parlarne. Per non essere costretti a dire che i risultati a tutto oggi sono INFERIORI alle attese, e che questo avrà quasi certamente una ricaduta anche sul PROSSIMO trimestre degli utili, che è poi quello in corso (ottobre-novembvre 2017).

Allarghiamo l'orizzonte e spieghiamo meglio: nonostante il tono  dei media, quelli che stiamo vivendo insieme non sono certo mesi ed anni paragonabili ai "favolosi Anni Sessanta", e lo dimostra sopra ogni altra cosa l'atteggiamento di allarme che ogni giorno trapela dalle parole e dalle azioni dei Banchieri Centrali, che a tutto oggi hanno una paura terribile anche se poi al pubblico NON spiegano di che cosa. Fate caso al feroce dibattito in Eurozona, tra settembre ed ottobre, per tagliare gli acquisti di titoli obbligazionari, ed allo psicodramma collettivo nel Regno Unito per portare il costo del denaro dallo 0,25% allo 0,50%. Osservate poi che in Eurozona il denaro costa ancora MENO 0,40%, e non c'è bisogno di aggiungere altro.

Sui mercati finanziari e soprattutto sulla stampa, nonostante queste evidenze clamorose, domina la parola "ottimismo". Negli Stati Uniti, poi, la Presidenza Trump fa un uso indiscriminato e forse irresponsabile della parola "entusiasmo", anche se poi colpisce il fatto che la popolarità dello stesso Trump sia appena scesa ai minimi assoluti per un Presidente in carica da meno di un anno (38%).

L'entusiasmo, dice Trump con le banche di investimento internazionali, lo vedete nei prezzi di azioni ed obbligazioni, che esplodono tutti verso l'alto, in una corsa tanto ottusa quanto pericolosa. Ed ecco che il simbolo di tutto questo è, ovviamente, il Bitcoin: dove si può mai trovare più entusiasmo di così?

Oct_27_006.png

Non abbiamo mai trattato con dettaglio questo tema prima sul nostro sito (lo avevamo fatto per SoldiOnline.it), perché ci sembrava banale: come in dieci, cento occasioni già vissue, le cose si avvitano fino a portare ad una situazione di panico o follia collettiva, e poi un giorno (senza alcun preavviso) tutto esplode.

La ragione per la quale oggi ve ne scriviamo è questa: il tema Bitcoin, che fino a pochi mesi fa era un tema "di nicchia", adesso occupa la prima pagina del quotidiani (per il nuovo contratto future, ed anche per il probabile split in unità più piccole): e qui qualche cosa interessa anche a noi, perché proprio dalla esplosione della bolla "Bitcoin" potrebbe partire un effetto a catena, che coinvolga anche azioni ed obbligazioni.

Riportiamo qui alcuni recentissimi commenti, non banali, di alcuni dei CEO delle grandi banche di investimento:

  • Speculation around bitcoin is the “very definition of a bubble,” Credit Suisse Group AG CEO Tidjane Thiam told reporters in Zurich on Thursday. “The only reason today to buy or sell bitcoin is to make money,” and such speculation “has rarely led to a happy end,” Thiam said.
  • Themis Trading LLC raised a red flag this week after CME Group Inc. announced plans to introduce bitcoin futures, saying the world’s largest exchange owner appeared to have “caved in” to pressure from clients. “A bitcoin future would be placing a seal of approval around a very risky, unregulated instrument that has a history of fraud and manipulation,” the firm said in a blog post.
  • JPMorgan Chase & Co. CEO Jamie Dimon remains one of Wall Street’s most strident bitcoin opponents, saying in October that people who buy the currency are “stupid” and that governments will eventually crush it.

 

  • While CME’s decision to offer bitcoin futures by the end of the year appears to be an endorsement of the currency’s viability, CEO Terry Duffy demurred when asked whether he’s concerned about a potential bubble. “I’ve seen a lot of different bubbles over the last 37 years,” he said on Bloomberg TV. “It’s not up to me to predict if it’s a bubble or not -- what I’m here to do is to help people manage risk.”
  • Goldman Sachs Group Inc. CEO Lloyd Blankfein isn’t sure what to make of bitcoin and is unwilling to reject the digital currency just yet. “I know that once upon a time, a coin was worth $5 if it had $5 worth of gold in it,” Blankfein said in another Bloomberg TV interview. “Now we have paper that is just backed by fiat ... maybe in the new world, something gets backed by consensus.”

Se fosse così, ovvero se è ragionevole pensare che una fase di instabilità del Bitcoin avrebbe la forza di coinvolgere l'intero mercato finanziario internazionale, allora dobbiamo tutti stare molto pronti: perché (e se guardate bene il grafico sopra lo potete capire da soli) noi ci stiamo avvicinando, rapidamente, al punto dell'esplosione.

Quanto alla opportunità di fare profitto, certo anche a noi avrebbe fatto piacere cavalcare un rialzo di queste dimensioni: nessuno, tra i nostri investimenti di portafoglio, potrà mai avvicinarsi a rendimenti di questo tipo. Ma questo a voi sembra corretto chiamarlo "investimento"? Leggete bene Thiam qui sopra: The only reason today to buy or sell bitcoin is to make money,” and such speculation “has rarely led to a happy end,” Thiam said. Le parole di Thiam a noi sembrano condivisibili: molto meno accettabile la scarsa responsabilità di chi, come Balanfkein qui sopra, dice "Finché la musica va, noi balliamo: e poi si vedrà". La stessa, famigerata, frase di John Mack nel 2008, solo nove anni fa.

Il nostro consiglio è di fare bene attenzione anche alle cifre in questione: ecco un esempio

  • chi avesse investito 1000 euro in Bitcoin a gennaio, oggi ne avrebbe 7500, naturalmente se non avesse mai pensato di vendere prima;
  • ma chi, arrivando un po' più tardi, ne avesse investiti 1000 a fine agosto 2017, 20 giorni dopo ne avrebbe avuti solo 750, un -25% in 20 giorni (grafico qui sotto).

In quel preciso momento, chiedetevi, voi che cosa avreste fatto? La domanda è cruciale perché:

  • se immaginiamo che la vostra decisione in quel preciso momento sia stata quella di chiudere, avreste ovviamente portato a casa una perdita del 25%.
  • se al contrario la vostra decisione allora fosse stata quella di tenere i Bitcoin, oggi avreste un +50% come risultato. Domani, nessuno lo può dire.

Questo è un esempio molto concreto: è questo, che vi interessa di fare con i vostri soldi?

Oct_27_007.png
Mercati oggiValter Buffo