Ah come ci voleva! (parte 1) Come tutti avevano bisogno di un anno come il 2017!

Ci voleva proprio: un anno come il 2017, con le sue mille anomalie e i suoi cento record, ci voleva proprio.

Era indispensabile, anzi: si era arrivati ad un passaggio critico, sia per le economie, sia per l'industria del risparmio.

Per le economie, ci voleva un anno nel quale campeggiasse la parola OTTIMISMO sulle prime pagine dei giornali. In caso contrario, che cosa si sarebbe detto e scritto, della fine delle politiche di QE? Che sono servite a nulla? Almeno, in questo 2017, tutti gli indici di fiducia sono ai massimi di ogni tempo.

Certo, uno poi si sente un po' idiota, se mette a confronto tutto quell'ottimismo con il grafico che segue. Grafico che è di OGGI ed è di Bloomberg, non di Recce'd.

Nel grafico, vedete che cosa è cambiato durante il 2017 alle previsioni per la crescita economica. NIENTE; NULLA; ZERO. Chi dei due è l'idiota, allora?

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Chi è l'idiota? Ma noi di Recce'd, è ovvio, e quelli che la pensano come noi in giro per il Mondo (in Italia, si sta sempre quasi tutti allineati).

Proprio questa è la ragione per la quale ci voleva, un anno come il 2017, per l'industria del risparmio e dei servizi all'investimento.

Un anno come il 2017 infatti dimostra che noi di Recce'd abbiamo sbagliato tutto, visto che:

  1. è inutile perdere tutto quel tempo a analizzare dati, e a effettuare simulazioni e test; non serve ... farla tanto complicata, basta andare con la massa, e si vince SEMPRE, perchè i mercati non sendono, MAI; occuparsi di "gestione del rischio" poi è un'attività del tutto superata
  2. ed è inutile dare tutte quelle informazioni ai Clienti, sui costi dei prodotti (Fondi Comuni, polizze, GPM, eccetera) e sulle scelte di portafoglio, quando un qualsiasi venditore/promotore con quattro frasi su Trump e Draghi risolve ogni problema di investimento, grazie a Fondi Comuni e GPM che costano il 3-4% a chi investe, ma SALGONO SEMPRE

Quindi, tutto a posto? E' il 2017 la vittoria finale dello Ancien Regime? Si torna alla Restaurazione?

Sembra di sì, ma solo ad un primo sguardo. Chi invece utilizza un po' più di attenzione, magari abbiandola con un po' di senso critico, trova anche altre cose su cui riflettere.

E non siamo solo noi di Recce'd ad essercene accorti. Le stesse Case di Fondi, ovvero quelli che (dopo anni difficilissimi) hanno avuto nei primi 10 mesi del 2017 la loro rivincita, lo sanno benissimo, che non ha vinto lo Ancien Regime, e che non si tornerà mai più indietro, alle cose "come stavano prima". Non ci sarà la Restaurazione.

Leggete con attenzione Larry Fink, il gran capo di Blackrock (la casa di Fondi più grande del Pianeta): pochi giorni fa ha detto quello che segue.

Fink also told CNBC that investors should brace for annual returns of just 4% over the next decade in a balanced portfolio of stocks and bonds.

While 2017 will turn out better than that, thanks to this year’s continued equity rally, some years will be rough, he said.

“There are going to be some times where you’re going to have a market setback where you could lose 20, 30, to 40% of the market,” he said.

BlackRock isn’t alone in looking for low returns. Morgan Stanley has forecast 4.2% annual returns over the next decade for a traditional portfolio made up of 60% stocks and 40% bonds.

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Qui c'è qualche cosa che non va. Fink ci dice che il rendimento medio del prossimo DECENNIO (10 anni!!!) sarà del 4% per il vostro portafoglio tradizionale di Fondi Comuni, quello con un po' di azioni ed un po' di obbligazioni. Ma allo stesso tempo vi dice anche che non è possibile escludere una fase, o meglio più di una, con cali del "20%, 30%, oppure 40% per i mercati". E quindi, è necessario per sostenere questa visione metterci anche la fiducia che tutti i cali saranno comunque e sempre recuperati.

Ora, fateci capire meglio: la proposta è di investire, con costi dal 2% al 4% in soluzioni di portafoglio con una media di rendimento del 4% per 10 anni e con un potenziale ribasso (downside) del 20%, 30% oppure anche 40%?

Questa vi sembra una proposta accettabile, da un investitore razionale? Per voi, è accettabile, con il vostro portafoglio di Fondi comuni diviso tra azioni ed obbligazioni? Una proposta decente? Vi sta bene così?

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Oppure, forse, magari, Recce'd ha ragione a dire (da anni) che oggi, in una situazione come questa, è INDISPENSABILE investire con strategie e metodi di valutazione del tutto diversi?

E forse ha ragione Recce'd, quando dice che oggi è INDISPENSABILE adottare tra Cliente e gestore forme di comunicazione, informazione e coinvolgimento del tutto nuove, del tutto diverse, più trasparenti, più immediate, più efficaci, più analitiche, più tempestive?

Noi abbiamo in testa una risposta, che è chiarissima. A voi di trovarne una che sia la migliore nel vostro interesse.

Ricordatelo sempre: oggi operate ed investite in un contesto di mercato che è del tutto nuovo. Non è quello delle precedenti generazioni. E' quello degli anni dopo il 1996, della bolla dot.com, e della Grande Crisi Finanziaria, la Grande Depressione del dopoguerra. Il mercato oggi è quello.

Non siamo noi di Recce'd a dirlo: come autorevole esempio, a noi sembra utile farvi rileggere alcune frasi di Martin Feldstein, economista emerito dell'Università di Harvard, già con responsabilità nella Amministrazione USA (Presidenza Bush Senior) ed anche candidato Chairman per la Federal Reserve (poi vinse Bernanke).

Feldstein ha scritto di recente, per Project Syndicate, un articolo dal titolo chiarissimo: "La BCE ha vinto questa battaglia. Ma è rimasta senza munizioni per la prossima". Come sempre riporteremo i brani in lingua originale, per lasciare intatto il senso che l'Autore voleva dare.

Quello che a noi interessa qui NON è tornare sui (gravi) errori commessi prima dalla Federal Reserve e poi dalla BCE con le loro politiche di acquisti illimitati ed indiscriminati (il brano che riportiamo sotto comunque ne accenna, in una frase iniziale che abbiamo messo in neretto).

A noi qui ed ora interessa un'altra frase di Feldstein. Ci interessano le parole che Feldstein utilizza per illustrare quali erano gli scopi, le modalità di queste politiche monetarie anomale. Finalmente, dopo anni ed anni di fumo negli occhi, con poche e semplici parole, Feldstein spiega come le Banche Centrali abbiamo "utilizzato" gli investitori ed i risparmiatori per i loro scopi, che erano quelli "ufficiali" ma anche altri che Feldstein omette di elencare.

But the ECB’s policies also mean that it has no ammunition left to fight the next recession, which could be caused by a collapse of asset prices, starting with the price of long-term bonds. German 10-year bond prices are extremely high, reflecting a current yield  of less than 0.5%.

A fall in U.S. stock and bond prices, which are also out of line with past experience, could cause European asset prices to decline in sympathy.

Alternatively, European exports could fall in response to geopolitical events in Asia or the Middle East, depressing overall economic activity in Europe. An end to the U.S. expansion, now in its ninth year, could pull down demand in Europe. Although the U.S. economy is now performing very well, the excessive level of asset prices — the result of a decade of near-zero interest rates — poses a threat to stability.

Whatever the cause of the next downturn, ECB policies that helped in the past would no longer be available. The conventional response — reducing interest rates — is impossible, because current short-term interest rates in the eurozone countries are already near zero or negative.

To be sure, the ECB could expand its purchases of long-term bonds. But doing so would not have the same effect that it did in the past.

One of the goals of large-scale bond purchases — so-called quantitative easing — was to drive down long-term interest rates in order to stimulate business investment and housing construction. But with long-term interest rates now close to zero, bond purchases would not be able to lower them any further.

Another goal of lowering the yield on long-term bonds was to stimulate demand for equities. Higher stock prices would lower the cost of equity-financed business investment and increase household wealth, thereby stimulating consumption.

This was never as successful in Europe as it was in the United States, where share ownership is more widespread. But now, with long-term bond yields already close to zero, it could not even be tried.

In short, the ECB would be unable to respond to an economic downturn by lowering interest rates and buying long-term bonds. And without the ability to reduce interest rates, the ECB also would be unable to stimulate net exports by reducing the value of the euro.

A noi di Recce'd, che lo diciamo con insistenza da una decina di anni, sembra utilissimo leggere una esplicita dichiarazione (che abbiamo messo in neretto) dove si dice che "un obbiettivo era spingere verso l'alto i prezzi delle azioni". Comunque. A prescindere.

La frase di Feldstein è diretta, semplice, e chiarisce anche ... chi è l'idiota di cui scrivevamo qualche riga più sopra.

Frase che noi di Recce'd dedichiamo a chi va in giro a raccontare ai Clienti che "le Borse salgono spinte dagli utili".

Mercati oggiValter Buffo